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(<strong>di</strong> Alessandro Giorgetta)<br />
MONTAGNA E PITTURA<br />
Al giorno d'oggi può sembrare obsoleto, se non rappresentato attraverso l'inserimento della figura<br />
anacronistico, parlare <strong>di</strong> pittura <strong>di</strong> montagna, quin<strong>di</strong> umana nel paesaggio che <strong>di</strong> volta in volta ha un ruolo<br />
<strong>di</strong> paesaggismo, dal momento che lo scenario storico, religioso, militare o scientifico. Sulle Alpi<br />
internazionale dell'arte “figurativa” è dominato da ve<strong>di</strong>amo all'opera pittori soprattutto svizzeri e<br />
espressioni come “installazioni”, “concept art” e via francesi quali Courbet, Doré, Vallotton. Ma ecco nella<br />
<strong>di</strong>cendo. seconda metà dell'800 il ribaltone. Un gruppo <strong>di</strong><br />
Ho detto obsoleto perché effettivamente nell'arte pittori francesi, per liberarsi dal chiuso degli atelier e<br />
contemporanea non si vede come possa inserirsi dai vincoli dell'accademismo portare cavalletto e<br />
una raffigurazione della natura oggettiva o colori all'aperto, per cogliere le impressioni che la<br />
soggettiva che sia legata ai gran<strong>di</strong> movimenti natura ispira: è la nascita dell'Impressionismo al<br />
culturali, com'è stato in passato. Ma in questo quale neppure la rappresentazione della montagna<br />
articolo vorrei chiarire come proprio attraverso questi sfugge grazie ai famosi pennelli <strong>di</strong> Cézanne, Signac,<br />
movimenti, e le espressioni artistiche connesse, è Giacometti e altri. Intanto si assiste al <strong>di</strong>ffondersi del<br />
venuta formandosi la nostra “immagine” della turismo alpino e soprattutto dell'alpinismo; tra i<br />
montagna. praticanti vi sono anche pittori che portano la<br />
Com'è noto, prima dell'Illuminismo la montagna non tavolozza in alta montagna: da qui ha origine il<br />
faceva parte del bagaglio culturale comune, genere della pittura <strong>di</strong> montagna in senso stretto che<br />
conosciuta com'era per necessità o per obbligo da segue gli stilemi del Verismo. Sono quin<strong>di</strong> i pittoripastori,<br />
cacciatori, pellegrini o militari, categorie che alpinisti come E. T. Compton. Loppé, Gos, Platz e lo<br />
non realizzavano alcun collegamento estetico con stesso Whymper che autonomamente, o per<br />
l'ambiente in cui si trovavano a operare. Ciò avviene illustrare libri e riviste riportano suggestive immagini<br />
solo in seguito all'esigenza illuministica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are dalle alte quote. Nell'ultimo quarto dell'800 si assiste<br />
oggettivamente la natura, e quin<strong>di</strong> anche quel anche alla <strong>di</strong>ffusione della fotografia, la cui<br />
particolare naturale che è l'ambiente montano. Così, restituzione delle immagini in copia inizia a<br />
al seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi e scienziati nell'ultimo quarto del soppiantare in parte la pittura verista, sia per una<br />
'700 (la conquista del Monte Bianco è del 1786), maggior aderenza alla realtà, sia per un più agevole<br />
ve<strong>di</strong>amo operare pittori, <strong>di</strong>segnatori, incisori il cui impiego e<strong>di</strong>toriale. La pittura reagisce, con una<br />
scopo era raffigurare gli aspetti naturalistici della ricerca della luce e del colore ancor più approfon<strong>di</strong>ta<br />
montagna nel modo più oggettivo possibile al e intensa: è il puntinismo e soprattutto il <strong>di</strong>visionismo<br />
servizio della scienza, cionon<strong>di</strong>meno producendo che coglie le impressioni della scomposizione dei<br />
raffigurazioni paesaggistiche <strong>di</strong> grande pregio colori che satura le immagini <strong>di</strong> luce: in Italia il<br />
artistico. Sono soprattutto pittori svizzeri, come i caposcuola è G. Segantini, che va oltre aggiungendo<br />
Linck, Birmann, De Saussure, il geologo secondo a connotati simbolici dando luogo appunto al<br />
salire il Monte Bianco, De La Rive. Ma nell'arte, come simbolismo, e poi Longoni, Morbelli, Fornara e la<br />
nella fisica e nella vita, a ogni azione segue una scuola torinese dell'Accademia Albertina. Ma<br />
reazione <strong>di</strong> segno opposto: così alla pittura l'evoluzione non si ferma, si sente la necessità <strong>di</strong><br />
“topografica” e al classicismo ve<strong>di</strong>amo far seguito esprimere ciò che si prova in conseguenza delle<br />
nella prima metà dell'800 una rappresentazione del vicende storiche che mutano la visione del mondo. È<br />
paesaggio totalmente ispirata alla percezione soprattutto la prima guerra mon<strong>di</strong>ale che cambia<br />
soggettiva, dando forma alle teorie del movimento questa visione. L'Espressionismo nasce così, anche<br />
filosofico e letterario del Romanticismo attraverso un attraverso la rappresentazione delle montagne.<br />
paesaggio montano espressione dei sentimenti che Braque, Kokoschka, Kirchner (questi ultimi due del<br />
esso ispira o che in esso trovano corrispondenza. gruppo <strong>di</strong> “Brucke”), portano i colori violenti e i tratti<br />
Turner e Ruskin in Inghilterra, Friedrich in Germania, decisi atti a esprimere il travaglio interiore <strong>di</strong> una<br />
Calame, Diday, Wolf e Konig della scuola svizzera, generazione sconvolta dalla storia anche nella<br />
danno forma alle teorie <strong>di</strong> Byron e <strong>di</strong> Goethe. Alla raffigurazione della montagna.<br />
pittura del Romanticismo, il cui declino fu dovuto agli Si apre così la porta alla pittura moderna che<br />
eccessi <strong>di</strong> un manierismo sentimentali etico, abbandonando il concetto estetico che ha<br />
ve<strong>di</strong>amo emergere, coerentemente a ciò che con<strong>di</strong>zionato l'arte dalla Grecia classica alle soglie<br />
avviene negli altri generi pittorici, del Realismo che del '900, ha mutato il paesaggio interiore ed esteriore<br />
per alcuni versi si ricollega, soprattutto in Francia, in cui si era andato formando l'immaginario della<br />
sulla scia <strong>di</strong> Lorraine e <strong>di</strong> Poussin al Classicismo, rappresentazione artistica della montagna.<br />
BIBLIOTECA<br />
NUOVI ARRIVI<br />
Vi segnaliamo gli ultimi arrivi nella biblioteca <strong>di</strong><br />
<strong>Sezione</strong>, un vero patrimonio culturale a <strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> tutti i Soci.<br />
Teresio Valsesia<br />
Tour Monte Rosa - Cervino<br />
Percorsi da 5 a 9 giorni<br />
Paro<strong>di</strong>-Pockaj-Costa<br />
Sentieri delle Alpi Marittime<br />
73 proposte <strong>di</strong> itinerari<br />
Franz Nicolini<br />
Libero <strong>di</strong> concatenare<br />
18 giorni <strong>di</strong> arrampicate seguenti<br />
Leandro Bertuzzi<br />
Kilimanjaro National Park<br />
Diario <strong>di</strong> viaggio dell'ascesa<br />
Baden-Powel<br />
Scautismo per ragazzi<br />
Manuale del metodo scout<br />
Touring Club<br />
Via Francigena<br />
Dal Gran S. Bernardo a Roma<br />
C.A.I. 98° Congresso Nazionale<br />
Predazzo 18-19/10/08<br />
Identità e ruolo del C.A.I. in una società in trasformazione<br />
Gogna - Raggio<br />
Il Meglio degli anni '60<br />
L'Alpinismo della Rivista del <strong>CAI</strong><br />
C.A.I. Alpinismo: 250 anni <strong>di</strong> Storia e <strong>di</strong> Cronache<br />
Volume II° - Dall'Artificiale al terzo millennio<br />
C.A.I. ARTVA: Apparecchi per la Ricerca <strong>di</strong> Travolti in<br />
Valanga - Fondamenti e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca<br />
C.A.I. Manuale <strong>di</strong> Arrampicata - Vol. I°<br />
Capacità organiche <strong>di</strong> base<br />
C.A.I. Manuale <strong>di</strong> Arrampicata - Vol. II°<br />
Preparazione fisica e psicologica<br />
C.A.I. Me<strong>di</strong>cina e Montagna - Vol. I°<br />
Ambiente montano / Gli adattamenti alla quota / La<br />
montagna come causa <strong>di</strong> malattia (farmaci al seguito)<br />
C.A.I. Me<strong>di</strong>cina e Montagna - Vol. II°<br />
Il malato cronico in alta quota / L'esercizio fisico in<br />
montagna / Siti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> montagna<br />
La pubblicazione <strong>di</strong> questo elenco ci offre l'occasione<br />
per ricordare che la Biblioteca della Sede <strong>di</strong>spone <strong>di</strong><br />
oltre 700 volumi, che purtroppo solo pochissimi Soci<br />
consultano o prendono a prestito.<br />
Un invito alla lettura che appare in TV afferma che i<br />
LIBRI sono l'ALIMENTO del cervello. Anche quelli<br />
della nostra Biblioteca possono contribuire a non<br />
renderlo anoressico.<br />
Inoltre i Manuali permettono <strong>di</strong> acquisire e<br />
approfon<strong>di</strong>re le nozioni necessarie ad affrontare<br />
consapevolmente le <strong>di</strong>fficoltà che l'ambiente<br />
montano ci presenta.<br />
Vi aspettiamo !<br />
CULTURA<br />
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