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2010/autunno - CAI Sezione di Mantova

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(<strong>di</strong> Alessandro Giorgetta)<br />

MONTAGNA E PITTURA<br />

Al giorno d'oggi può sembrare obsoleto, se non rappresentato attraverso l'inserimento della figura<br />

anacronistico, parlare <strong>di</strong> pittura <strong>di</strong> montagna, quin<strong>di</strong> umana nel paesaggio che <strong>di</strong> volta in volta ha un ruolo<br />

<strong>di</strong> paesaggismo, dal momento che lo scenario storico, religioso, militare o scientifico. Sulle Alpi<br />

internazionale dell'arte “figurativa” è dominato da ve<strong>di</strong>amo all'opera pittori soprattutto svizzeri e<br />

espressioni come “installazioni”, “concept art” e via francesi quali Courbet, Doré, Vallotton. Ma ecco nella<br />

<strong>di</strong>cendo. seconda metà dell'800 il ribaltone. Un gruppo <strong>di</strong><br />

Ho detto obsoleto perché effettivamente nell'arte pittori francesi, per liberarsi dal chiuso degli atelier e<br />

contemporanea non si vede come possa inserirsi dai vincoli dell'accademismo portare cavalletto e<br />

una raffigurazione della natura oggettiva o colori all'aperto, per cogliere le impressioni che la<br />

soggettiva che sia legata ai gran<strong>di</strong> movimenti natura ispira: è la nascita dell'Impressionismo al<br />

culturali, com'è stato in passato. Ma in questo quale neppure la rappresentazione della montagna<br />

articolo vorrei chiarire come proprio attraverso questi sfugge grazie ai famosi pennelli <strong>di</strong> Cézanne, Signac,<br />

movimenti, e le espressioni artistiche connesse, è Giacometti e altri. Intanto si assiste al <strong>di</strong>ffondersi del<br />

venuta formandosi la nostra “immagine” della turismo alpino e soprattutto dell'alpinismo; tra i<br />

montagna. praticanti vi sono anche pittori che portano la<br />

Com'è noto, prima dell'Illuminismo la montagna non tavolozza in alta montagna: da qui ha origine il<br />

faceva parte del bagaglio culturale comune, genere della pittura <strong>di</strong> montagna in senso stretto che<br />

conosciuta com'era per necessità o per obbligo da segue gli stilemi del Verismo. Sono quin<strong>di</strong> i pittoripastori,<br />

cacciatori, pellegrini o militari, categorie che alpinisti come E. T. Compton. Loppé, Gos, Platz e lo<br />

non realizzavano alcun collegamento estetico con stesso Whymper che autonomamente, o per<br />

l'ambiente in cui si trovavano a operare. Ciò avviene illustrare libri e riviste riportano suggestive immagini<br />

solo in seguito all'esigenza illuministica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are dalle alte quote. Nell'ultimo quarto dell'800 si assiste<br />

oggettivamente la natura, e quin<strong>di</strong> anche quel anche alla <strong>di</strong>ffusione della fotografia, la cui<br />

particolare naturale che è l'ambiente montano. Così, restituzione delle immagini in copia inizia a<br />

al seguito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi e scienziati nell'ultimo quarto del soppiantare in parte la pittura verista, sia per una<br />

'700 (la conquista del Monte Bianco è del 1786), maggior aderenza alla realtà, sia per un più agevole<br />

ve<strong>di</strong>amo operare pittori, <strong>di</strong>segnatori, incisori il cui impiego e<strong>di</strong>toriale. La pittura reagisce, con una<br />

scopo era raffigurare gli aspetti naturalistici della ricerca della luce e del colore ancor più approfon<strong>di</strong>ta<br />

montagna nel modo più oggettivo possibile al e intensa: è il puntinismo e soprattutto il <strong>di</strong>visionismo<br />

servizio della scienza, cionon<strong>di</strong>meno producendo che coglie le impressioni della scomposizione dei<br />

raffigurazioni paesaggistiche <strong>di</strong> grande pregio colori che satura le immagini <strong>di</strong> luce: in Italia il<br />

artistico. Sono soprattutto pittori svizzeri, come i caposcuola è G. Segantini, che va oltre aggiungendo<br />

Linck, Birmann, De Saussure, il geologo secondo a connotati simbolici dando luogo appunto al<br />

salire il Monte Bianco, De La Rive. Ma nell'arte, come simbolismo, e poi Longoni, Morbelli, Fornara e la<br />

nella fisica e nella vita, a ogni azione segue una scuola torinese dell'Accademia Albertina. Ma<br />

reazione <strong>di</strong> segno opposto: così alla pittura l'evoluzione non si ferma, si sente la necessità <strong>di</strong><br />

“topografica” e al classicismo ve<strong>di</strong>amo far seguito esprimere ciò che si prova in conseguenza delle<br />

nella prima metà dell'800 una rappresentazione del vicende storiche che mutano la visione del mondo. È<br />

paesaggio totalmente ispirata alla percezione soprattutto la prima guerra mon<strong>di</strong>ale che cambia<br />

soggettiva, dando forma alle teorie del movimento questa visione. L'Espressionismo nasce così, anche<br />

filosofico e letterario del Romanticismo attraverso un attraverso la rappresentazione delle montagne.<br />

paesaggio montano espressione dei sentimenti che Braque, Kokoschka, Kirchner (questi ultimi due del<br />

esso ispira o che in esso trovano corrispondenza. gruppo <strong>di</strong> “Brucke”), portano i colori violenti e i tratti<br />

Turner e Ruskin in Inghilterra, Friedrich in Germania, decisi atti a esprimere il travaglio interiore <strong>di</strong> una<br />

Calame, Diday, Wolf e Konig della scuola svizzera, generazione sconvolta dalla storia anche nella<br />

danno forma alle teorie <strong>di</strong> Byron e <strong>di</strong> Goethe. Alla raffigurazione della montagna.<br />

pittura del Romanticismo, il cui declino fu dovuto agli Si apre così la porta alla pittura moderna che<br />

eccessi <strong>di</strong> un manierismo sentimentali etico, abbandonando il concetto estetico che ha<br />

ve<strong>di</strong>amo emergere, coerentemente a ciò che con<strong>di</strong>zionato l'arte dalla Grecia classica alle soglie<br />

avviene negli altri generi pittorici, del Realismo che del '900, ha mutato il paesaggio interiore ed esteriore<br />

per alcuni versi si ricollega, soprattutto in Francia, in cui si era andato formando l'immaginario della<br />

sulla scia <strong>di</strong> Lorraine e <strong>di</strong> Poussin al Classicismo, rappresentazione artistica della montagna.<br />

BIBLIOTECA<br />

NUOVI ARRIVI<br />

Vi segnaliamo gli ultimi arrivi nella biblioteca <strong>di</strong><br />

<strong>Sezione</strong>, un vero patrimonio culturale a <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> tutti i Soci.<br />

Teresio Valsesia<br />

Tour Monte Rosa - Cervino<br />

Percorsi da 5 a 9 giorni<br />

Paro<strong>di</strong>-Pockaj-Costa<br />

Sentieri delle Alpi Marittime<br />

73 proposte <strong>di</strong> itinerari<br />

Franz Nicolini<br />

Libero <strong>di</strong> concatenare<br />

18 giorni <strong>di</strong> arrampicate seguenti<br />

Leandro Bertuzzi<br />

Kilimanjaro National Park<br />

Diario <strong>di</strong> viaggio dell'ascesa<br />

Baden-Powel<br />

Scautismo per ragazzi<br />

Manuale del metodo scout<br />

Touring Club<br />

Via Francigena<br />

Dal Gran S. Bernardo a Roma<br />

C.A.I. 98° Congresso Nazionale<br />

Predazzo 18-19/10/08<br />

Identità e ruolo del C.A.I. in una società in trasformazione<br />

Gogna - Raggio<br />

Il Meglio degli anni '60<br />

L'Alpinismo della Rivista del <strong>CAI</strong><br />

C.A.I. Alpinismo: 250 anni <strong>di</strong> Storia e <strong>di</strong> Cronache<br />

Volume II° - Dall'Artificiale al terzo millennio<br />

C.A.I. ARTVA: Apparecchi per la Ricerca <strong>di</strong> Travolti in<br />

Valanga - Fondamenti e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca<br />

C.A.I. Manuale <strong>di</strong> Arrampicata - Vol. I°<br />

Capacità organiche <strong>di</strong> base<br />

C.A.I. Manuale <strong>di</strong> Arrampicata - Vol. II°<br />

Preparazione fisica e psicologica<br />

C.A.I. Me<strong>di</strong>cina e Montagna - Vol. I°<br />

Ambiente montano / Gli adattamenti alla quota / La<br />

montagna come causa <strong>di</strong> malattia (farmaci al seguito)<br />

C.A.I. Me<strong>di</strong>cina e Montagna - Vol. II°<br />

Il malato cronico in alta quota / L'esercizio fisico in<br />

montagna / Siti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> montagna<br />

La pubblicazione <strong>di</strong> questo elenco ci offre l'occasione<br />

per ricordare che la Biblioteca della Sede <strong>di</strong>spone <strong>di</strong><br />

oltre 700 volumi, che purtroppo solo pochissimi Soci<br />

consultano o prendono a prestito.<br />

Un invito alla lettura che appare in TV afferma che i<br />

LIBRI sono l'ALIMENTO del cervello. Anche quelli<br />

della nostra Biblioteca possono contribuire a non<br />

renderlo anoressico.<br />

Inoltre i Manuali permettono <strong>di</strong> acquisire e<br />

approfon<strong>di</strong>re le nozioni necessarie ad affrontare<br />

consapevolmente le <strong>di</strong>fficoltà che l'ambiente<br />

montano ci presenta.<br />

Vi aspettiamo !<br />

CULTURA<br />

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