2010/autunno - CAI Sezione di Mantova

CONSIGLI DI EMILIO COMICI AL GIOVANE ALPINISTA
(di Ledo Stefanini) solitaria la via Comici-Dimai sulla Nord della che l'alpinista ha nei propri mezzi e dalla sua
Grande di Lavaredo. In Lui, come in altri esperienza. Quando il piede che poggia
Emilio Comici, forse il maggior rocciatore grandi (Maestri, ad esempio) convivevano sull'esile scaglia comincia a tremare è segno
italiano, aveva in animo di pubblicare (siamo un'audacia sovrumana e una grande che è necessario prendere una decisione. In
n e g l i a n n i ' 3 0 ) u n “ M a n u a l e prudenza; la consapevolezza che quando tempi brevi.
dell'arrampicatore” che invece non vide mai sei in parete, chi guida il gioco è Lei. La cosa
la luce, per la morte dell'autore, più pericolosa è sottovalutarLa, per bonaria
sopravvenuta nel '40 per un banale incidente che appaia.
9) In un passaggio che per te è molto difficile,
non salire mai a caso sperando di trovare un
appiglio, non proseguire mai quando hai le
in una palestra di roccia a Selva di Val 3) Fa sempre la sicurezza con la corda alla mani gelate o rattrappite per la stanchezza,
Gardena. Di questo “Manuale” si sono spalla e, possibilmente, attraverso uno non arrischiarti mai se non hai almeno un
trovate solo alcune bozze manoscritte che, spuntone di roccia o un chiodo. chiodo sicuro al massimo quattro metri sotto
tuttavia, rivestono ancora interesse per gli Una raccomandazione diventata inutile - anzi di te.
storici e per gli alpinisti. Da queste bozze da rigettare - a causa dell'evoluzione dei Un comandamento condivisibile in teoria, ma
ricaviamo i “Dieci comandamenti di croda” materiali e delle tecniche. Prati e Bianchi, i non sempre nella realtà dell'arrampicata. È
che Comici proponeva ai “giovani primi a precipitare dalla Preuss al Campanil necessario tener conto del fatto che
arrampicatori”, riservandoci qualche breve Basso, facevano assicurazione a spalla. l'alpinista medio oggi dispone di informazioni
commento di carattere tecnico e storico. 4) Osserva sempre con massima attenzione che non erano accessibili agli alpinisti degli
tutti i movimenti del capocordata.
anni '30. Oggi conosciamo il grado di
Un consiglio che conserva interamente la difficoltà del singolo tiro di corda e spesso
sua validità. La cordata costituisce un sappiamo in anticipo che la soluzione per
tutt'uno, in cui il secondo partecipa ai rischi superare un certo passo risiede in una buona
del primo di cordata e fa quanto è in suo maniglia magari invisibile dal basso: vedi la
potere per limitare le conseguenze di un “Fessura Wilkler”.
possibile volo. Che, tra l'altro, potrebbe Interessante la valutazione del rischio che
comportare gravi conseguenze per il Comici fornisce: un volo di otto metri su una
secondo stesso. corda di canapa legata intorno al torace, su
5) Quando avanza il secondo di cordata, se un singolo chiodo, per il campione triestino
tu fai sicurezza non sporgerti mai per parlare sarebbe un evento accettabile.
o per vederlo. 10) Ubbidisci sempre a quella “ voce
È un comandamento che ha ragion d'essere interiore” che ti dice di non attaccare quel
solo nel caso di assicurazione a spalla, oggi, dato giorno la parete.
come si diceva, totalmente abbandonata, se Un comandamento che conserva intatta la
non su terreni particolarmente facili. sua validità. Tra le “abilità” necessarie per
6) Non muovere sassi. Ricordati che uno dei inoltrarsi su una parete – e che non si
maggiori pericoli dell'alpinismo in genere possono imparare ai corsi di roccia – vi è la
sono i sassi fatti cadere dal compagno che capacità di ascoltare questa voce, che
avanza.
scaturisce dalla valutazione complessiva
La raccomandazione ha conservato tutta la delle condizioni ambientali (difficoltà della
Emilio Comici ripreso da Severino Casara sulla vetta del “Salame”
del Sassolungo, dopo la storica salita della Nord, il 29 agosto ‘40.
sua validità. Solo che, oggi, non si riferisce
solo al primo di cordata, quanto piuttosto alle
numerose cordate che si riuniscono sulle vie
via, qualità della roccia, condizioni del tempo)
e di quelle interiori (risorse energetiche
fisiche e psicologiche, allenamento allo
IL DECALOGO DEL ROCCIATORE più famose. Il pericolo è ancora più alto sulle sforzo e alla verticalità, capacità di
ferrate che attirano legioni di alpinisti che non “interpretare” quella roccia).
1) Non affrontare mai la montagna con hanno idee chiare sulla montagna.
leggerezza: cioè senza una buona 7) Non essere mai inquieto e non imprecare Chi si occupa di storia della scienza sa che,
preparazione tecnica, fisica e morale.
mai contro il compagno.
per capire come le conoscenze si evolvono,
È noto che la preparazione fisica si riflette su Personalmente, sono dell'opinione che le è bene non dare troppo credito a come gli
quella psicologica, in una sorta di feed-back divergenze di vedute, esplicitate durante la scienziati descrivono il percorso che li ha
positivo: la stanchezza fisica induce scalata, fanno parte della normale dialettica e condotti a concepire un'idea nuova o a fare
insicurezza psicologica e questa, a sua volta, siano manifestazioni, anche se rudi, di una scoperta sperimentale. Nell'attività di
richiama un maggior consumo di energie. Le amicizia. Tra i miei ricordi più belli ho alcuni ricerca vi è una componente irrazionale che
risorse psichiche e fisiche sono solo due litigi alpinistici con il mio compagno più caro la rende simile alla creatività poetica o
comparti di una stessa riserva a cui l'alpinista (Carlo Carli) sul percorso da scegliere o sul musicale. Così, l'attività alpinistica si sviluppa
può attingere.
riconoscimento di una “caratteristica sul sottile crinale che separa la prudenza dal
2) Ricordati che in montagna si cela sempre nicchia”. rischio. Ciò che fa grande anche un piccolo
l'insidia: perciò assicurarsi sempre 8) Quando ti trovi in difficoltà, mantieniti alpinista è la capacità di valutare
vicendevolmente, anche nei passaggi calmo e non aggrapparti disperatamente alla l'accettabilità dell'uno rispetto all'altra. E su
apparentemente facili.
roccia.
questo non vi sono regole.
È curiosa e interessante questa indicazione Come si fa a non sottoscrivere questo
di un alpinista che, nel '37, percorse in consiglio? Certo, tutto dipende dalla fiducia
L. S.
ALPINISMO
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