mensile - Amici di Monte Mario
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Impaginato 17-06-2008 9:51 Pagina 11<br />
peculiarità: manoscritti musicali a<br />
partire da fine Settecento, volumi<br />
con pezzi <strong>di</strong> Galuppi, Cimarosa e<br />
Paisiello, libretti d’ opera relativi a<br />
prime esecuzioni <strong>di</strong> melodrammi a<br />
Roma, più un’ infinità <strong>di</strong> lettere. Le<br />
hanno scritte Rossini, Paganini,<br />
Donizetti, Mendelssohn e molti<br />
altri fino ad arrivare ai giorni<br />
nostri, a Stravinskij, Nono, Berio,<br />
Boulez. Senza contare tutte le<br />
musiche a stampa.<br />
Merita però un cenno anche l’organizzazione<br />
del volume che l’autrice<br />
apre con alcune notizie storiche<br />
sulla biblioteca, specificandone<br />
soprattutto la consistenza numerica:<br />
duemilatrecentonove manoscritti,<br />
trecento e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> musica<br />
profana e strumentale fino ai primi<br />
anni del XIX secolo, oltre tremila<br />
libretti d’opera, programmi <strong>di</strong> sala,<br />
carteggi e documenti vari, con<br />
esclusione <strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> fotocopia<br />
o litografia.<br />
Segue una nota metodologica sulla<br />
composizione delle schede (molto<br />
minuziosa, con notazioni anche<br />
impreviste), mentre le ultime pagine<br />
del volume (ben una quarantina)<br />
sono de<strong>di</strong>cate alla bibliografia<br />
e agli in<strong>di</strong>ci, tanto apprezzati dagli<br />
stu<strong>di</strong>osi: in<strong>di</strong>ce dei titoli e degli<br />
incipit, in<strong>di</strong>ce dei nomi, delle Istituzioni,<br />
degli interpreti, dei personaggi<br />
interpretati, dei teatri con<br />
note sulle rappresentazioni delle<br />
opere, e altri più strettamente tecnici.<br />
Non poteva mancare, dopo la presentazione<br />
<strong>di</strong> un catalogo così<br />
ricco <strong>di</strong> “voci” un esempio <strong>di</strong> musica<br />
”viva”. E così il Coro <strong>di</strong> Santa<br />
Chiara ha eseguito due brani ine<strong>di</strong>ti,<br />
scelti fra i manoscritti de<strong>di</strong>cati<br />
all’Accademia: il primo <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Cristiani (1865-1933), il secondo<br />
<strong>di</strong> Diomede Belli (1821-1898).<br />
Di Cristiani, pianista allievo <strong>di</strong><br />
Sgambati e <strong>di</strong>rettore d’orchestra,<br />
autore <strong>di</strong> musiche operistiche, da<br />
camera e <strong>di</strong> una sinfonia, abbiamo<br />
ascoltato una delicata Ave Maria; <strong>di</strong><br />
Belli, <strong>di</strong>rettore d’orchestra e autore<br />
<strong>di</strong> musica soprattutto sacra, abbiamo<br />
ascoltato La vergine <strong>di</strong> Sunam,<br />
vivacemente composta su versi <strong>di</strong><br />
Arrigo Boito, ispirati al Cantico dei<br />
Cantici. Un’ ottima occasione per<br />
sottolineare ancora una volta l’appassionato<br />
lavoro <strong>di</strong> Mariella Casini<br />
Cortesi e applau<strong>di</strong>rla anche come<br />
abituale componente del coro <strong>di</strong><br />
Santa Chiara, molto presente e<br />
apprezzato anche fuori dal nostro<br />
quartiere in cerimonie religiose,<br />
concerti e festival.<br />
M.R.<br />
Ritmo y Pasion<br />
ai “Due Pini”<br />
L’Associazione Solidarietà Vincenziana,<br />
che cura gratuitamente “gli<br />
ultimi” e le persone più bisognose<br />
accogliendole al Centro dentistico<br />
<strong>di</strong> via Orsini 2, il 14 maggio scorso<br />
all’Au<strong>di</strong>torium Due Pini, ha organizzato<br />
una serata musicale, un<br />
omaggio alla musica e alle danze<br />
spagnole per raccogliere fon<strong>di</strong> a<br />
beneficio della sua attività. La<br />
compagnia, <strong>di</strong>retta dalla danzatrice<br />
Caterina Costa, reduce da successi<br />
in Italia e all’estero, ha entusiasmato<br />
il pubblico che ha applau<strong>di</strong>to<br />
calorosamente gli interpreti.<br />
Un grazie agli intervenuti per la<br />
loro generosità.<br />
San Francesco e<br />
Gran Madre <strong>di</strong> Dio<br />
in concerto<br />
L’associazione “…il sole e l’altre<br />
stelle”, il cui scopo è il benessere<br />
della famiglia e della donna in gravidanza<br />
dal punto <strong>di</strong> vista psicologico,<br />
ha presentato l’orchestra “Violino<br />
Lunare” in un concerto offerto<br />
l’11 maggio presso la parrocchia <strong>di</strong><br />
San Francesco a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>.<br />
Questa orchestra, guidata dal maestro<br />
<strong>di</strong> chitarra classica e psicoterapeuta<br />
Luciano Tancre<strong>di</strong>, ha un organico<br />
inusuale in quanto composta<br />
da una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> elementi fra i<br />
quali primeggiano i flauti, seguiti<br />
da quattro chitarre e due salteri. Il<br />
suo carattere amatoriale non influisce<br />
sul repertorio che va dalla musica<br />
classica a quella popolare, né sull’impegno<br />
e l’entusiasmo degli esecutori,<br />
“musicisti per passione e per<br />
<strong>di</strong>letto”, che hanno suonato brani<br />
popolari irlandesi, peruviani, brasiliani,<br />
gallesi ed altri, nonché composizioni<br />
classiche. Molti applausi<br />
e un arrivederci.<br />
Il 16 maggio nella parrocchia Gran<br />
Madre <strong>di</strong> Dio, il Coro Santa Chiara<br />
Rai Senior e il Coro Taschler Voices<br />
si sono esibiti in favore del<br />
“Consultorio e centro <strong>di</strong> assistenza<br />
Barone Gabriele Ussami d’Escobar”.<br />
Il consultorio ha lo scopo <strong>di</strong><br />
offrire gratuitamente assistenza<br />
sanitaria, psicologica, legale, religiosa<br />
alle coppie e alle famiglie in<br />
<strong>di</strong>fficoltà. Il programma molto<br />
vario spaziava dai canti me<strong>di</strong>oevali<br />
agli spiritual, passando per Mozart<br />
e Ver<strong>di</strong>.<br />
L.R.<br />
Un premio<br />
alla memoria<br />
Nell’Au<strong>di</strong>torium <strong>di</strong> via della Conciliazione,<br />
gremito <strong>di</strong> persone dello<br />
spettacolo, il 4 giugno i premi per il<br />
doppiaggio. Il premio speciale<br />
della giuria è andato a Oreste Rizzini<br />
per aver dato la voce all’interprete<br />
principale <strong>di</strong> Sleuto, Michael<br />
Caine. Oreste Rizzini faceva parte<br />
della “Gente <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>” ed è<br />
scomparso il 18 marzo <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Nella sua attività aveva doppiato<br />
tanti famosi attori, fra i quali<br />
Michael Douglas e Dustin Hoffman.<br />
S.G.<br />
Paolo Cristiano e Luciano<br />
Buttiglia alla R.D.F. Arte<br />
Paolo Cristiano Albero e bidoni.<br />
Luciano Buttiglia La vecchiezza,<br />
olio su tela.<br />
Due interessanti artisti hanno tenuto<br />
una propria mostra personale nella<br />
scorsa primavera presso la galleria<br />
R.D.F. Arte in via Festo Avieno:<br />
Paolo Cristiano (dal 19 al 30 aprile) e<br />
Luciano Buttiglia (dal 10 al 20 maggio).<br />
Prati ver<strong>di</strong> e viola intrisi <strong>di</strong> rugiada.<br />
Alberi dai tronchi sottili affiancati<br />
l’uno all’altro. Bidoni <strong>di</strong>menticati e<br />
posati come per caso accanto ad un<br />
albero solitario. O una nuvola scura<br />
che si addensa, inquietante, in un<br />
cielo chiaro e luminoso.<br />
Paolo Cristiano ci presenta un mondo<br />
fatto <strong>di</strong> colori morbi<strong>di</strong> e tenui, imbevuti<br />
<strong>di</strong> luce, e <strong>di</strong> immagini sempre più<br />
concise ed essenziali, che non appartengono<br />
alla realtà, ma al sogno: e<br />
vivono in una <strong>di</strong>mensione fantastica,<br />
dove c’è silenzio, e solitu<strong>di</strong>ne, e la<br />
natura si rivela in tutta la sua bellezza.<br />
Visioni estatiche, nelle quali l’immaginazione<br />
si coniuga con la poesia, e<br />
la memoria fa riaffiorare emozioni<br />
che sembravano <strong>di</strong>menticate.<br />
Eppure, a volte, qualcosa si insinua<br />
in quello scenario i<strong>di</strong>lliaco, lasciando<br />
il posto ad una vaga inquietu<strong>di</strong>ne.<br />
Partendo da una pittura espressionistica,<br />
nel corso del tempo l’artista ha<br />
sentito sempre più il bisogno <strong>di</strong> stemperare<br />
la drammaticità del suo linguaggio<br />
artistico, e <strong>di</strong> creare immagini<br />
lievi e quasi rarefatte – sempre in<br />
bilico fra figurazione ed astrattismo –<br />
nelle quali il colore è l’elemento<br />
determinante ed esclusivo.<br />
Quando <strong>di</strong>pinge, Cristiano usa la<br />
tempera, ed oltre al pennello, anche<br />
degli stracci imbevuti <strong>di</strong> colore, per<br />
creare preziose alchimie, e quelli<br />
effetti <strong>di</strong> morbidezza e luminosità<br />
che rendono le sue composizioni così<br />
vibranti e inimitabili.<br />
Conosco Paolo Cristiano da molti<br />
anni. Ho avuto il piacere <strong>di</strong> incontrarlo<br />
<strong>di</strong>verse volte, in occasione <strong>di</strong> alcune<br />
altre mostre personali e collettive<br />
nella stessa galleria. Questo artistapittore,<br />
poeta e scrittore – che non<br />
<strong>di</strong>mostra affatto i suoi 89 anni – continua<br />
con lo stesso entusiasmo e la<br />
stesa passione <strong>di</strong> sempre a de<strong>di</strong>carsi<br />
alla pittura, riuscendo a trasformare i<br />
propri sogni e le proprie emozioni in<br />
immagini poetiche.<br />
Luciano Buttiglia è un artista <strong>di</strong><br />
talento, che riesce a sorprenderci<br />
mettendoci <strong>di</strong> fronte ad immagini<br />
strane ed impreve<strong>di</strong>bili. Attraverso<br />
un gioco sottile ed ironico, Buttiglia<br />
introduce nelle sue composizioni<br />
forme eterogenee che si mescolano o<br />
si accostano fra loro in modo bizzarro.<br />
Volti <strong>di</strong> donna, figure o immagini<br />
che appartengono al patrimonio artistico<br />
<strong>di</strong> ogni tempo, citazioni <strong>di</strong> celebri<br />
icone rinascimentali, che il pittore<br />
recupera, dando loro una nuova identità.<br />
Ma ecco che lì accanto l’artista<br />
<strong>di</strong>spone forme geometriche <strong>di</strong> ogni<br />
colore e <strong>di</strong>mensione, tracce <strong>di</strong> alberi<br />
e <strong>di</strong> paesaggi, gioielli, oggetti curiosi,<br />
inconsueti, che si inseriscono nel<br />
contesto in modo imprevisto, creando<br />
una atmosfera arcana, che intreccia<br />
le suggestioni del simbolismo a<br />
quelle del surrealismo.<br />
Così, ad esempio, ve<strong>di</strong>amo una figura<br />
che domina il centro <strong>di</strong> un polittico,<br />
e che, proprio per la sua collocazione<br />
e lo strano rapporto che riesce a<br />
creare con gli altri elementi figurativi<br />
della scena, fa emergere una sorta <strong>di</strong><br />
ambiguità, che affiora e carica il<br />
<strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> vibrazioni misteriose.<br />
Ma se in queste opere tutto sembra<br />
fermo, immobile, in altre, invece, un<br />
moto convulso viene a scuotere e<br />
frantumare le immagini, che vengono<br />
poi ricomposte secondo una formula<br />
nuova, <strong>di</strong> chiara matrice futurista.<br />
Quello <strong>di</strong> Luciano Buttiglia è il linguaggio<br />
<strong>di</strong> un artista che non si ferma<br />
in superficie, ma sotto l’apparenza<br />
del gioco e della finzione, vuole scavare<br />
nel profondo <strong>di</strong> chi guarda,<br />
lasciandovi un seme <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne.<br />
Annamaria Marchesini<br />
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