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mensile - Amici di Monte Mario

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Impaginato 17-06-2008 9:51 Pagina 5<br />

Le attività sociali delle parrocchie <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

Santa Rita da Cascia a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong><br />

La cappellina de<strong>di</strong>cata a Santa Rita<br />

da Cascia fu e<strong>di</strong>ficata per le necessità<br />

pastorali nel 1954, su un lotto<br />

donato da una signora perché la<br />

chiesa <strong>di</strong> Nostra Signora da Guadalupe<br />

era troppo lontana. In un<br />

primo tempo vi si celebrava la<br />

messa domenicale, poi fu utilizzata<br />

come asilo, per ritornare successivamente<br />

alla sua primitiva funzione<br />

finché fu eretta a parrocchia, nel<br />

1981, dal car<strong>di</strong>nal vicario Ugo<br />

Poletti e affidata ai sacerdoti della<br />

Pia Associazione Sacerdotale Gesù<br />

Divin Operaio. Il territorio <strong>di</strong> sua<br />

competenza è tuttora delimitato<br />

entro via Siro Corti (all’intersezione<br />

con via delle Benedettine), via<br />

Giovanni Agostino De Cosmi, prosegue<br />

perpen<strong>di</strong>colarmente fino al<br />

fosso della Valle della Rimessola,<br />

lo percorre per un tratto, passa<br />

idealmente tra via Pietro Paolo Vergerio<br />

e via Maria Pederzoli Danieli<br />

e via Luigi Alessandro Parravicini<br />

per ricongiungersi all’intersezione<br />

<strong>di</strong> via delle Benedettine con via<br />

Siro Corti.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una superficie molto<br />

limitata rispetto alle altre parrocchie,<br />

come piccola e graziosa è la<br />

chiesa, minuscolo lo spazio coperto<br />

a <strong>di</strong>sposizione, nullo il terreno per i<br />

campi da gioco. Tutta la vita <strong>di</strong><br />

questa zona si sviluppa lungo la<br />

stretta via Antonio Parato che si<br />

snoda a ferro <strong>di</strong> cavallo in forte<br />

pen<strong>di</strong>o entro l’angusta valle presso<br />

il parco dell’Insugherata.<br />

“Qui, fino al 1951 c’erano solamente<br />

campi <strong>di</strong> granturco – ci <strong>di</strong>ce<br />

Giuseppe Pisciaroli, il fabbro della<br />

zona e valido aiuto per le tante iniziative<br />

parrocchiali – poi sono state<br />

costruite le prime case abusive e<br />

infine la lottizzazione”.<br />

“Ci sono solamente abitazioni: non<br />

c’è un negozio né uno stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co<br />

o <strong>di</strong> qualsiasi altro genere, non<br />

c’è nemmeno un bar, le scuole<br />

sono lontane e scomode da raggiungere,<br />

non ci sono mezzi pubblici<br />

e l’unica struttura pubblica<br />

dove potersi riunire è la parrocchia”<br />

si lamenta don Carlo Quadracci,<br />

parroco <strong>di</strong> Santa Rita da 35<br />

anni, che ama e cura questa chiesa<br />

come fosse casa sua, anche perché<br />

manca la casa parrocchiale e ogni<br />

giorno impiega un’ora nel traffico<br />

per poter raggiungere il posto <strong>di</strong><br />

lavoro.”Tutte le iniziative sono<br />

sacrificate dalla mancanza <strong>di</strong> spazio”<br />

prosegue. “Si, è vero – interviene<br />

Rita Brunetti, chiamata «la<br />

parrochessa» per il suo impegno<br />

costante e <strong>di</strong>sinteressato de<strong>di</strong>cato<br />

alla comunità – ma noi riusciamo a<br />

fare quello che si fa nelle altre parrocchie<br />

mettendo a <strong>di</strong>sposizione le<br />

nostre case e le nostre attrezzature.<br />

Siamo isolati, il nostro è un paese<br />

Santa Rita da Cascia a <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>. (Foto <strong>di</strong> Andrea Baldacci).<br />

nella città, ma<br />

siamo uniti e pronti<br />

a dare una mano<br />

quando serve”.<br />

All’incontro è presente<br />

anche<br />

Andrea Baldacci,<br />

un’altra colonna<br />

portante dell’organizzazione<br />

che ci<br />

racconta come, per<br />

esempio, riescono<br />

a fare teatro dentro<br />

la chiesa costruendo<br />

davanti all’altare<br />

il palco completo<br />

<strong>di</strong> quinte e sipario<br />

per le recite <strong>di</strong><br />

Natale e <strong>di</strong> Santa<br />

Rita. Con il ricavato,<br />

attraverso le suore Murial<strong>di</strong>ne,<br />

hanno potuto adottare quattro bambini<br />

argentini che riescono a mantenere<br />

ogni anno con le iniziative<br />

più impensate.<br />

Nell’unica stanzetta a <strong>di</strong>sposizione,<br />

attigua allo stu<strong>di</strong>o del parroco che<br />

funge anche da sacrestia, si alternano<br />

corsi <strong>di</strong> pittura su vetro e su stoffa<br />

e corsi <strong>di</strong> cucito. Esiste anche un<br />

centro <strong>di</strong> ascolto Caritas, con <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>di</strong> vestiario, che si appoggia<br />

a quello <strong>di</strong> Nostra Signora <strong>di</strong><br />

Guadalupe, quando necessario.<br />

Nella sala parrocchiale, un locale<br />

un po’ più grande con i banchi<br />

<strong>di</strong>sposti su due file lungo le pareti<br />

come un’aula scolastica, si tiene<br />

tutto il resto a cominciare dall’intrattenimento<br />

dei più piccoli che,<br />

<strong>di</strong>ventati ragazzi, si allontanano<br />

perché non si sa come interessarli.<br />

Il sogno è avere campi sportivi,<br />

come quelli del Calasanzio che<br />

sembrano così vicini e invece sono<br />

lontani, al <strong>di</strong> là della valle. Poi ci<br />

sono tre cori: quello per le celebrazioni<br />

solenni guidato dal maestro<br />

Tulio Blasi, il coro della messa<br />

domenicale e quello dei bambini<br />

con l’accompagnamento dell’armonium<br />

o della chitarra.<br />

Anche se la situazione è questa,<br />

don Carlo non chiede fon<strong>di</strong>: è un<br />

prete non un manager, ma riesce a<br />

fare molto: oltre alle molteplici<br />

incombenze pastorali, organizza<br />

gite giornaliere specie nell’arcipelago<br />

toscano, presiede agli allestimenti<br />

del presepe o della Via Crucis<br />

viventi realizzati grazie alla collaborazione<br />

<strong>di</strong> tutti, come una grande<br />

famiglia <strong>di</strong> 2500 persone che si<br />

adattano a partecipare secondo le<br />

proprie capacità con inventiva ed<br />

entusiasmo, dal vestiario agli<br />

addobbi, alla carpenteria, alle strutture<br />

metalliche. Non manca la caccia<br />

al tesoro alla quale partecipano<br />

i bambini della zona che possono<br />

bussare dovunque perché tutti<br />

aprono la porta.<br />

Ma il sogno resta sempre quello <strong>di</strong><br />

avere altro spazio per una nuova<br />

chiesa, la casa parrocchiale e i<br />

campi sportivi. Sono stati promessi<br />

11.000 mq della riserva del Fico<br />

con tanto <strong>di</strong> delibere municipali e<br />

comunali, poi improvvisamente<br />

tutto è stato bloccato per motivi<br />

sconosciuti, ma non è detto che non<br />

si riprenda l’argomento in un prossimo<br />

futuro.<br />

Per ora la conclusione è <strong>di</strong> Rita:<br />

“Qui si fa il massimo possibile perché<br />

abbiamo sopperito allo spazio<br />

con il cuore”.<br />

M.C.C.<br />

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