2 giugno 2003 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE LA RIFORMA DEL SISTEMA FISCALE STATALE 1. Premessa. Con la legge 7 aprile 2003 n. 80 al Governo è stata conferita la delega per la riforma del sistema fiscale statale secondo la proposta attuazione di un nuovo sistema improntato al federalismo fiscale. In particolare il Governo è stato delegato ad adottare uno o più decreti legislativi recanti la riforma del nuovo sistema, che si basa su cinque imposte ordinate in un unico Codice delle imposte, le cinque imposte sono denominate: imposta sul reddito, imposta sulle società, imposta sul valore aggiunto, imposta sui servizi e accise. Il Codice delle imposte sarà articolato in una parte generale e una parte speciale. Mentre la parte speciale raccoglierà le cinque suddette imposte, la parte generale richiederà al nuovo sistema fiscale l’attuazione di 22 principi generali indicati dall’articolo 2 della legge delega e contrassegnati ciascuno da una lettera alfabetica. 2. I principi generali del nuovo sistema fiscale statale Assumono particolare valore perché sono comuni alle cinque imposte e tendono ad uniformare, armonizzare e semplificare le diverse disposizioni generali attualmente in vigore per i tributi da sostituire. Sono contenuti nell’articolo 2 della legge, mentre le caratteristiche generali dei suddetti nuovi tributi sono riportati nei successivi articoli 3, 4, 5, 6 e 7. Nell’articolo 8 successivo la legge delega prevede poi la graduale progressiva eliminazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) con prioritaria esclusione dalla base imponibile del costo del lavoro e di eventuali altri costi; e nell’articolo 9 si subordina l’esercizio della delega al rispetto del principio di coordinamento con la finanza decentrata agli enti locali al fine di consentire l’attribuzione diretta agli stessi delle somme versate di competenza locale. Nell’articolo 10 è prevista l’attuazione della riforma entro due anni dalla pubblicazione della legge nella Gazzetta Ufficiale, con riferimento al Documento di programmazione economica e finanziaria, mentre l’articolo 11 contiene disposizioni finali relative ai procedimenti da seguire per l’emanazione dei decreti legislativi di attuazione. Questi in sintesi i principi generali in esame. È richiesta la riserva di legge per disciplinare gli elementi essenziali dell’imposizione nel rispetto dei principi di legalità, di capacità contributiva e di eguaglianza ,in linea con i principi costituzionali di diritto tributario (lettera a). Si fissa il riferimento obbligatorio alle norme comunitarie e internazionali imponendo l’adeguamento ai principi fondamentali dell’ordinamento comunitario e il rispetto delle convenzioni internazionali in vigore in Italia, con Convenzioni OCSE e bilaterali (lettera b) e si collega la nuova normativa allo Statuto del contribuente, emanato con la legge n. 212/2002, in quanto essa sarà informata ai principi di chiarezza, semplicità, conoscibilità effettiva e irretroattività (lettera c). Si prevedono inoltre due divieti classici, in quanto proibiscono la doppia imposizione giuridica e l’applicazione analogica delle norme fiscali, che stabiliscono il presupposto, il soggetto passivo d’imposta, le esenzioni e le agevolazioni (lettere d ed e); mentre si garantisce la tutela dell’affidamento e della buona fede nei rapporti fra fisco e contribuente (lettera f) e si richiede una nuova importante impostazione di carattere generale da tempo avvertita per tutti i tributi, in quanto si prevede l’introduzione di una disciplina unitaria per tutte le imposte relativamente ai seguenti elementi: la qualificazione e identificazione del soggetto passivo d’imposta, i termini dell’obbligazione tributaria, le sanzioni varie conseguenti dagli inadempimenti dell’obbli- di Tommaso Santamaria gazione tributaria e degli obblighi connessi, il processo ovvero i vari procedimenti per l’accertamento dell’obbligazione fiscale e per la determinazione e applicazione delle sanzioni; in particolare si includono fra i soggetti abilitati alla assistenza tecnica generale i consulenti del lavoro e i revisori contabili e viene, inoltre, precisato che la disciplina della obbligazione fiscale preveda principi e regole comuni a tutte le imposte su dichiarazione, accertamento e riscossione (lettera g). Si prevedono anche il progressivo innalzamento del limite per la compensazione dei crediti d’imposta (ovviamente da tenere sotto controllo) e la minimizzazione del sacrificio dei contribuenti per l’adempimento degli obblighi fiscali evitando adempimenti e oneri non più accettabili, peraltro, con l’evoluzione dei sistemi informatici e con l’ammodernamento dell’Amministrazione finanziaria (lettere h e i). Mentre si pongono nuovi orientamenti sulle sanzioni amministrative e penali, prevedendo una inversione di tendenza sia sulle sanzioni amministrative (che saranno concentrate sul soggetto che ha tratto effettivo vantaggio dalla violazione, anche se persona giuridica o ente, contro il vigente principio della responsabilità personale della sanzione), sia sulle sanzioni penali, che saranno previste soltanto nei casi di frode fiscale o di effettivo e rilevante danno per l’erario (lettere l e m). La nuova impostazione sanzionatoria richiederà, come rilevasi, una interessante e meditata riflessione sulla previsione della nuova impostazione delle sanzioni, che dovrà tenere conto anche dei vigenti sistemi in atto negli altri paesi della Unione Europea. Infine si tende alla realizzazione di principi etici e di solidarietà sociale, in quanto si prevede l’introduzione di norme, che ordinano e disciplinano istituti giuridici tributari destinati alla realizzazione dei suddetti principi (lettera n). A completamento delle disposizioni generali il punto 3 dell’articolo 2 sulla codificazione prevede anche un 16 Fiamme Gialle 6 / 2003
altro principio (che in passato ha presentato qualche difetto di applicazione), il quale dispone che il Codice non possa essere derogato o modificato senza una norma espressa in tal senso: nessuna sanzione è prevista però per i casi di deroga o modifica non espressamente indicata nelle leggi successive. 3. Le disposizioni speciali che regoleranno la disciplina dei nuovi tributi Le indicheremo ovviamente nelle linee generali ed essenziali, riservandoci di trattare le singole imposte appena saranno approvati i relativi decreti legislativi. Imposta sul reddito. L’articolo 3 della legge delega individua le caratteristiche essenziali della imposta sul reddito, che vedrà ridotte a due le aliquote (pari al 23 per cento per redditi fino a 100.000 euro e al 33 per cento per redditi di importo superiore) con la previsione di una cosiddetta “no-tax area“ ovvero di un reddito minimo intassabile, e con deduzioni e detrazioni che realizzeranno una progressività nell’applicazione dell’imposta, unitamente ad alcune aliquote progressive aggiuntive di quelle fondamentali. Un regime sostitutivo sarà previsto per i redditi di natura finanziaria soggetti ad aliquota del 12,5 per cento. Imposta sulle società. L’articolo 4 della legge regola la nuova imposta secondo principi tendenti ad incentivare la competitività del sistema produttivo secondo un modello fiscale omogeneo a quelli efficienti posti in essere nei Paesi membri della Unione Europea: l’aliquota sarà del 23 per cento. Sarà introdotto anche un nuovo metodo di tassazione qualificato dal cosiddetto “consolidato fiscale“. Imposta sul valore aggiunto. L’articolo 5 non può che fare riferimento allo standard comunitario, in quanto finora l’IVA è l’unica imposta armonizzata in campo comunitario, mentre per tutti gli altri tributi non si è riusciti ancora a realizzare, se non l’uniformazione, almeno una loro forma di armonizzazione, tanti sono gli ostacoli interposti dai vari Stati, motivati dalle diverse realtà economiche da proteggere autonomamente. Sarà introdotta anche una cosiddetta “de-tax“ intesa come detassazione per iniziative con finalità etiche. Imposta sui servizi. L’articolo 6 regola questo tributo nuovo che vedrà concentrati i seguenti tributi indiretti: imposta di registro, imposte ipotecaria e catastale, imposta di bollo, imposta sulle assicurazioni, imposta sui trattenimenti. La realizzazione del sistema unico di tassazione comporterà ovviamente il superamento di numerosi ostacoli procedurali dovuti alla varietà delle fattispecie da sottoporre a tassazione con procedure unificate. Accisa. L’articolo 7 della legge subordina anzitutto la nuova tassazione alla salvaguardia della salute e dell’ambiente privilegiando l’utilizzo di prodotti ecocompatibili. I prodotti soggetti all’accisa sono i seguenti: oli minerali, alcole, bevande alcoliche e tabacchi lavorati, e i consumi di energia elettrica, di bitumi da petrolio, di carbone coke, di bitumi di origine naturale emulsionati, nonché le emissioni di anidride solforosa e di ossido di azoto da parte di grandi impianti di combustione. 4. Procedimenti speciali per l’emanazione dei decreti legislativi Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha avviato una nuova procedura per l’emanazione dei decreti legislativi, che si impernia sulla pre- Esempi di riduzione dell’IRPEF 2003 ventiva informazione ai contribuenti degli schemi dei decreti, modificando in tal senso la tradizione finora seguita di costituire Commissioni tecniche incaricate di elaborare bozze dei testi legislativi da trasmettere al Parlamento; tradizione che sarà ancora seguita, ma che per la nuova codificazione sarà adottata, in alternativa, l’immissione di un testo base direttamente in rete per tutti gli interessati al dibattito, e al fine prevalente di acquisire la gamma più ampia possibile di materiale rilevante, in vista della presentazione al Parlamento di un testo che andrà in vigore dal 1° gennaio 2004. In particolare la prima bozza è stata già proposta in rete per la codificazione delle nuove imposte. Inoltre è stata già resa pubblica una guida pratica al nuovo sistema di tassazione dei redditi delle persone fisiche, la quale, oltre alle informazioni di base sulle novità da introdurre, le aliquote, la “no-tax area“ e le varie deduzioni e detrazioni, presenta esempi di calcolo dell’imposta confrontandole con l’IRPEF 2002. Fra gli esempi di riduzione delle imposte con il nuovo tributo proponiamo quelli di più immediato interesse per i nostri lettori, ai quali ripresenteremo esempi aggiornati quando i decreti legislativi saranno approvati definitivamente. Lavoratore dipendente Pensionato con (o senza) coniuge a carico con (o senza) coniuge a carico Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 10.000 -517 -517 10.000 -382 -382 14.000 -272 -272 12.000 -258 -258 18.000 -298 -298 14.000 -154 -154 22.000 -224 -224 16.000 -143 -143 26.000 -61 -61 18.000 -199 -199 30.000 -81 -81 20.000 -165 -165 Lavoratore dipendente Lavoratore dipendente con coniuge e un figlio (maggiore di 3 anni) a carico con coniuge e due figli (1 maggiore e uno minore di 3 anni) a carico Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 12.000 -384 -616 12.000 -139 -445 16.000 -251 -482 16.000 -251 -557 20.000 -279 -511 20.000 -279 -585 24.000 -116 -348 24.000 -116 -422 28.000 -83 -315 28.000 -83 -389 30.000 -81 -313 30.000 -81 -387 Fiamme Gialle 6 / 2003 17
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