2 giugno 2003 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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dell’Aeronautica”, l’indennità di imbarco – non recava un espresso riferimento alla valutabilità di tale assegno nella base pensionabile ed era quindi da escludere la computabilità dell’indennità di imbarco a tali fini. Da ultimo, si fa presente che l’articolo 52, comma 5, del D.P.R. 18 giugno 2002, n. 164, concernente il quadriennio normativo 2002/2005 ed il biennio economico 2002/2003, ha previsto la pensionabilità dell’indennità di imbarco. 3. CONCLUSIONI a. Pensionabilità. (1) Pensioni aventi decorrenza fino all’01.01.2002. Preso atto del contenuto dei pareri di cui sopra, si fa presente che l’indennità di imbarco non è pensionabile. Ciò, in particolare, per quanto riguarda la liquidazione della pensione nei confronti del personale che, alla data del 31.12.1992, era in possesso della massima anzianità contributiva. Infatti, nei riguardi del suddetto personale, conservano il loro vigore normativo le disposizioni contenute nel D.P.R. n. 1092/1973. Si precisa che, per quanto riguarda il personale al quale si applica il sistema retributivo (militari che al 31 dicembre 1995 erano in possesso di un'anzianità contributiva di almeno diciotto anni) e che, alla data del 31.12.1992, non era in possesso della massima anzianità contributiva, l’indennità di imbarco può essere computata tra gli emolumenti accessori relativi alla liquidazione della “quota B” della pensione (art. 13, comma 1, lettera b, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503). Ciò è reso possibile, a decorrere dal 1° gennaio 1996, per effetto e con le modalità indicate nell’art. 2, commi 9, 10 e 11 della legge 8 agosto 1995, n. 335. In dettaglio, nel caso in cui l’importo annuo degli emolumenti che hanno formato oggetto di contribuzione, a partire dalla data del 01.01.1996, sia superiore a quello corrispondente alla maggiorazione del 18%, si tralascia quest’ultimo e si considera il predetto importo degli emolumenti accessori (cfr. Circolare n. 57 in data 24.6.1998 del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale -, inviata con nota n. 335938 in data 30.09.1998 del Comando Generale – Servizio Amministrativo – III^ Divisione-). (2) Pensioni aventi decorrenza dal 02.01.2002. Per i trattamenti di quiescenza aventi decorrenza pari o successiva al 02.01.2002, per effetto dell’art. 52, comma 5, del D.P.R. n. 164/2002, l’indennità di imbarco è pensionabile secondo le misure e le modalità stabilite dalla legge 23 marzo 1983, n. 78 e successive modificazioni. Al riguardo, quale utile contributo alla concreta applicazione della norma in esame, si unisce, in allegato 4, un esempio per il calcolo dell’importo pensionabile della particolare indennità. Tale esempio di calcolo si riferisce ad un militare che, alla data del 31.12.1992, era in possesso della massima anzianità contributiva e, pertanto, è destinatario del calcolo della pensione con le modalità antecedenti all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 503/1992. Per quanto riguarda invece i destinatari del calcolo della pensione mediante le due quote di cui all’art. 13, comma 1, del D.Lgs. n. 503/1992, si unisce, in allegato 5, un ulteriore schema di calcolo. b) Istruttoria dei procedimenti amministrativi. Si fa presente che: • premesso che la competenza in ordine all’attribuzione del trattamento di quiescenza spetta, per quel che attiene al personale in forza ad Enti periferici – ad esclusione degli ufficiali a partire dal grado di Colonnello -, ai competenti Enti amministrativi (art. 1 del D.P.R. 19 gennaio 1976 e D.M.. 19 ottobre 1994, n. 678); • stabiliti, ai sensi della Legge n. 241/1990, i criteri identificativi dell’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale nonché dell’adozione del provvedimento amministrativo finale; eventuali istanze o quesiti del personale del Corpo in quiescenza, amministrato da codesti Enti periferici, dovranno essere trattati, per competenza, dagli Uffici preposti. Per le medesime ragioni: • i quesiti precedentemente trasmessi dai vari Enti a questo Comando Generale verranno archiviati; • eventuali ricorsi che dovessero pervenire a questo Servizio Amministrativo verranno trasmessi a codesti Enti per la relativa istruttoria. IL DIRIGENTE DELLA DIVISIONE F/to Dr.ssa Maria Grazia Valente>>. 22 Fiamme Gialle 6 / 2003
Sezione di Foggia VITA NELLE SEZIONI In occasione dell’annuale pranzo sociale il Presidente della Sezione, M.A. Francesco Faranna, ha consegnato la tessera e l’attestato di socio benemerito ANFI al ragioniere Vincenzo Placido, concessogli dal Presidente Nazionale dell’ANFI. Il Gruppo dei soci posa per una foto ricordo durante il convivio. Sezione di Trento Nella seconda quindicina del mese di giugno u.s. la Sezione di Trento, presieduta dal solerte Domenico Solaro, dopo aver lasciato già alla fine di marzo 2003 la vecchia sede posta all’interno della Caserma “L. Bedetti”, a seguito dei lavori di ristrutturazione, ha ottenuto, in locazione, dal Comune di Trento un locale in uno stabile adibito a “Centro per le Associazioni”. L’attuale nuova sede è ubicata in Trento - Largo Nazario Sauro, 11 - Tel. 0461985140. Il locale è accogliente e di sufficienti dimensioni; buona ne risulta la nuova sistemazione. (Vedi foto a lato). Fiamme Gialle 6 / 2003 23
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