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50 - Il Calitrano

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N. <strong>50</strong> n.s. – Maggio-Agosto 2012 IL CALITRANO<br />

OCCORRE FARE CRESCERE LA CULTURA DELLA CORRESPONSABILITÀ<br />

I DOVERI DI CITTADINANZA<br />

Quando si parla di persone, e perciò di cittadini, ci si riferisce sia alla irriducibile identità e interiorità<br />

che costituiscono il singolo individuo, sia al rapporto fondamentale con gli altri che è alla base<br />

della comunità umana (Commissione teologica internazionale, 2005).<br />

on abbiamo alcuna presunzione<br />

Ndi “insegnare” agli altri come deve<br />

girare il mondo, né siamo preventivamente<br />

schierati da alcuna parte<br />

politica, ma sono molti gli interrogativi<br />

che vengono rivolti alle istituzioni<br />

locali nel momento storico presente,<br />

che vede una enorme frattura fra<br />

responsabili della cosa pubblica e la<br />

cittadinanza, emarginata e ghettizzata,<br />

come inutile zavorra.<br />

Le complessità del nuovo quadro socio-culturale<br />

e le sue trasformazioni<br />

quantitative e qualitative, che con<br />

impressionanti accelerazioni investono<br />

il mondo, sollevano inquietanti<br />

problemi e severe domande, che ci<br />

lasciano quanto meno perplessi quando<br />

volgiamo lo sguardo, ad oltre un<br />

anno dalle elezioni comunali, per<br />

constatare le realizzazioni effettuate:<br />

a noi pare di vedere un arido deserto.<br />

Solo in un campo, poco invidiabile<br />

d’altronde, non temiamo concorrenze,<br />

e cioè nella insostenibile trafila<br />

di reciproche asprezze, con inutili e<br />

inqualificabili ripicche, gelosie o durezze:<br />

conclusione, ognuno delle due<br />

parti (maggioranza e minoranza) è<br />

rimasta ossessionata dai suoi crucci,<br />

e non considera possibile nessun<br />

cambiamento, nessuna rinunzia, nessuna<br />

seria trattativa, a discapito dell’intera<br />

popolazione.<br />

È assolutamente negativo impantanarsi<br />

negli inutili odi e nelle contese<br />

senza fine mentre il paese va allo sfascio,<br />

costringendo i cittadini a vivere<br />

in una squallida mediocrità, avulsi e<br />

refrattari ad ogni tipo di “fraternità”<br />

in chiave civile; perché possiamo costruire<br />

case, strade, quartieri, ma non<br />

il “paese” se una parte dei cittadini<br />

vengono esclusi e sono costretti a vivere<br />

gli uni accanto agli altri, allinea-<br />

ti, accontentandosi, senza accorgersene,<br />

di non urtarsi reciprocamente.<br />

Proviamo almeno ad usare le parole<br />

a tempo e a luogo; fermiamo questa<br />

orrida frenesia di parole; impariamo<br />

ad amare questo nostro paese, a conoscerlo,<br />

a cercarne l’anima nascosta,<br />

perché coesione, amicizia, accoglienza<br />

siano finalmente il nostro segno<br />

distintivo.<br />

Si nota una estrema confusione nello<br />

stabilire le priorità del Paese, e<br />

questo porta con se l’opacità degli<br />

obiettivi da perseguire e il conseguente<br />

operare che deve essere finalizzato<br />

per il loro ottenimento. Se<br />

il Paese deve scegliere di essere una<br />

meta turistica, bisogna darsi da fare,<br />

accorciarsi le maniche ed operare affinché<br />

questo sia reso possibile, non<br />

possiamo drogarci di parole, ma ci<br />

vogliono dei progetti che necessariamente<br />

avranno la loro attuazione<br />

nel corso degli anni, ma intanto, bisogna<br />

approntarli; ad esempio perché<br />

non pensare a buttare le basi per<br />

la costruzione – nel Corso ingombro<br />

di ruderi pericolanti – di una<br />

passeggiata turistica che vada dalla<br />

piazza fino al bar Tiffany con una<br />

meravigliosa panoramica che domina<br />

l’intera vallata dell’Ofanto? Pochi<br />

Paesi nei nostri dintorni hanno<br />

la fortuna di avere un panorama così<br />

invidiabile.<br />

Questa amministrazione ha un incaricato<br />

che si interessi “sul serio” del<br />

ritorno a Calitri dei reperti archeologici<br />

trafugati, dall’Orto della Corte,<br />

con i loro preziosi corredi? Si dice<br />

che risalgono al nono secolo a.C.<br />

quindi all’epoca della fondazione di<br />

Roma. Se così fosse non può sfuggire<br />

a nessuno l’enorme valore di un<br />

simile rinvenimento: perché, dopo<br />

anni, nessuno se ne interessa?<br />

3<br />

Come è possibile che l’edificio di<br />

fronte alla ex casa dell’ECA è vuoto<br />

da circa un anno? È vero che la ASL<br />

viene trasferita all’Ospedale di Bisaccia<br />

e il Difensore civico a S. Angelo<br />

dei Lombardi? È vero che ci sono<br />

dei cittadini che vorrebbero costruire<br />

delle tombe nel cimitero, e<br />

che si vuole impiantare sul terreno<br />

civico delle pale eoliche?<br />

<strong>Il</strong> popolo ha il diritto di essere informato<br />

dalle autorità competenti e non<br />

dal chiacchiericcio di bottega.<br />

C’è una mancanza di incisività nel<br />

rilancio economico: c’è forse qualcuno<br />

dell’Amministrazione comunale<br />

che sta progettando un piano per<br />

attirare Aziende sul nostro territorio?<br />

non ci sembra, mentre la disoccupazione<br />

sta strozzando interi nuclei familiari.<br />

Per i giovani e la dissacrante disoccupazione<br />

abbiamo sentito soltanto<br />

parole vuote, senza fatti concreti.<br />

Non è legittimabile alcun atteggiamento<br />

di rassegnazione, di disimpegno<br />

o di chiusura egoistica ma occorre<br />

operare con urgenza e responsabilità<br />

dentro un contesto preciso di relazioni<br />

umane, che si esprimono concretamente<br />

tra le persone interessate.<br />

Certo non sono problematiche di poco<br />

conto e diversi sono i servizi e diverse<br />

le competenze, ma la responsabilità<br />

è unica e lo stile proprio del<br />

servizio è “il dialogo”; il nostro lavoro,<br />

l’amore e gli affetti che danno<br />

calore e senso alla vita, i molteplici<br />

impegni che riempiono l’esistenza<br />

quotidiana possono essere trasformati<br />

e assumere in significato nuovo per<br />

una crescita matura e per una comunità<br />

adulta, capace di essere sempre<br />

attenta alle esigenze particolari di<br />

ciascuno.<br />

Raffaele Salvante

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