la riforma delle società a regime orientamenti del ... - TuttoCamere.it
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convocazione è previsto solo un quorum <strong>del</strong>iberativo (“più <strong>del</strong><strong>la</strong> metà <strong>del</strong><br />
cap<strong>it</strong>ale sociale”), mentre in seconda convocazione è richiesto un quorum<br />
cost<strong>it</strong>utivo (“oltre un terzo <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale sociale”) e un quorum <strong>del</strong>iberativo<br />
commisurato non al cap<strong>it</strong>ale sociale ma al<strong>la</strong> quota di cap<strong>it</strong>ale<br />
rappresentata in assemblea (“almeno i due terzi <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale rappresentato<br />
in assemblea”).<br />
Quest’ultima rego<strong>la</strong>, se applicata senza tener conto degli scopi previsti dal<br />
legis<strong>la</strong>tore con <strong>la</strong> previsione <strong>del</strong><strong>la</strong> seconda convocazione, porterebbe, in<br />
certi casi, al risultato di elevare in seconda convocazione i quorum richiesti<br />
per <strong>la</strong> prima (se ad esempio al<strong>la</strong> assemblea straordinaria di seconda<br />
convocazione fossero intervenuti tutti i soci il quorum <strong>del</strong>iberativo richiesto<br />
risulterebbe dei 2/3 <strong>del</strong>l’intero cap<strong>it</strong>ale sociale e cioè di oltre il 66,6 per<br />
cento!)<br />
Una interpretazione teleologica <strong>del</strong><strong>la</strong> norma che faccia leva sul<strong>la</strong> funzione<br />
<strong>del</strong>l’assemblea di seconda convocazione porta ad escludere tale<br />
conclusione.<br />
Infatti non può attribuirsi al<strong>la</strong> previsione <strong>del</strong> terzo comma <strong>del</strong>l’art. 2369<br />
C.C. nel<strong>la</strong> parte in cui prevede, per le <strong>società</strong> per azioni che non fanno<br />
ricorso al mercato <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale di rischio, il quorum <strong>del</strong>iberativo previsto<br />
per <strong>la</strong> assemblea straordinaria di seconda convocazione (due terzi <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
quota di cap<strong>it</strong>ale rappresentata in assemblea), <strong>la</strong> funzione di avere<br />
introdotto una “minoranza di blocco” che subordinerebbe l’assunzione<br />
<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>del</strong>iberazione al<strong>la</strong> inesistenza di una minoranza contraria di oltre un<br />
terzo perché una tale previsione, per avere un senso, dovrebbe riguardare<br />
anche il quorum <strong>del</strong>iberativo richiesto per <strong>la</strong> prima convocazione,<br />
altrimenti <strong>la</strong> maggioranza che non può <strong>del</strong>iberare in seconda finirebbe per<br />
<strong>del</strong>iberare sempre in prima convocazione.<br />
Le conclusioni raggiunte trovano poi conferma nel<strong>la</strong> disposizione <strong>del</strong><br />
quinto comma <strong>del</strong>l’art. 2441 C.C. che nel prevedere <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à che,<br />
quando l’interesse <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>società</strong> lo esige, il dir<strong>it</strong>to di opzione può essere<br />
escluso o lim<strong>it</strong>ato con <strong>la</strong> <strong>del</strong>iberazione di aumento di cap<strong>it</strong>ale prevede, per<br />
l’assunzione di questa <strong>del</strong>ibera, un quorum <strong>del</strong>iberativo di prima e seconda<br />
convocazione pari a “oltre <strong>la</strong> metà <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale sociale”.<br />
Ciò dimostra che per l’assunzione di <strong>del</strong>iberazioni di assemblee<br />
straordinarie di seconda convocazione diverse dal<strong>la</strong> esclusione <strong>del</strong> dir<strong>it</strong>to di<br />
opzione e sicuramente meno rilevanti per gli interessi degli azionisti di<br />
minoranza il legis<strong>la</strong>tore non può avere voluto richiedere, nel caso di<br />
rilevante partecipazione dei soci, maggioranze maggiori di quelle richieste<br />
per l’assemblea in prima convocazione.<br />
44. Quorum <strong>del</strong>iberativo rafforzato <strong>del</strong>l'assemblea straordinaria<br />
di s.p.a. in seconda convocazione (art. 2369, comma 5, c.c.)<br />
Il quinto comma <strong>del</strong>l’art. 2369 c.c. – nel<strong>la</strong> parte in cui prevede che<br />
nelle <strong>società</strong> che non fanno ricorso al mercato <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale di rischio è<br />
necessario, anche in seconda convocazione, il voto favorevole di tanti<br />
soci che rappresentino più di un terzo <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale sociale per le<br />
<strong>del</strong>iberazioni concernenti le materie ivi specificate – va coordinato con<br />
il terzo comma <strong>del</strong>lo stesso articolo e quindi va inteso nel senso che <strong>la</strong><br />
maggioranza richiesta anche in seconda convocazione deve essere<br />
pari:<br />
(i) ad almeno i due terzi <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale rappresentato in assemblea,<br />
nonché;<br />
(ii) a più di un terzo <strong>del</strong> cap<strong>it</strong>ale sociale;<br />
fermo restando che il quorum non potrà mai superare quello stabil<strong>it</strong>o,<br />
dal<strong>la</strong> legge o dallo statuto, per <strong>la</strong> prima convocazione.<br />
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Tuttocamere – Massime Consiglio Notarile di Mi<strong>la</strong>no – 21 Novembre 2005 - Pag. 46/107