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l´ecosistema urbano a Bologna - Arpa

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Numero di superamenti dei valori limite per l’ozono (O 3 )<br />

L’ozono è un inquinante tossico per l’uomo, irritante per tutte le membrane e mucose.<br />

Può essere particolarmente tossico anche per le piante, con effetti visibili (necrosi foliare)<br />

e meno (riduzione dell’attività di fotosintesi).<br />

Le stazioni di monitoraggio della rete provinciale nel quale rientra l’ecosistema di <strong>Bologna</strong>,<br />

dotate di analizzatori automatici di ozono, sono quattro: Zanardi, Giardini Margherita,<br />

Monte Cuccolino, Castenaso.<br />

Gli indicatori scelti per descrivere l’andamento di tale inquinante, richiesti anche dalla<br />

normativa (D. Lgs. n. 183/04) sono:<br />

- soglia di informazione, per la media di 1 ora: 180 µg/m 3 (livello oltre al quale vi è un<br />

rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente<br />

sensibili della popolazione);<br />

- soglia di allarme, per la media di 1 ora: 240 µg/m 3 (livello oltre al quale vi è un rischio<br />

per la salute umana in caso di esposizione di breve durata della popolazione in generale).<br />

Tale superamento deve essere misurato o previsto per 3 ore consecutive.<br />

La Fig. 1 rappresenta i superamenti delle soglie di informazione e di allarme nelle stazioni<br />

dell’ecosistema <strong>urbano</strong>, per gli anni 2007 e 2008. Il grafico di Fig. 2 mostra invece i superamenti<br />

della “soglia di informazione” di 180 µg/m 3 per tre stazioni poste nell’ecosistema<br />

<strong>urbano</strong>, nel trend temporale che va dal 2002 al 2008.<br />

Osservando l’andamento temporale dei dati si evidenzia che la concentrazione di ozono è<br />

nettamente superiore negli anni in cui il periodo estivo è caratterizzato da lunghi episodi<br />

di pressione alta e livellata e scarse precipitazioni (ved. anno 2003 Fig. 2).<br />

L’ozono è un inquinante secondario prodotto da un ciclo di reazioni foto-chimiche tra<br />

precursori quali ossidi di azoto e composti organici volatili; a causa di fenomeni di diffusione<br />

e di chimica dell’atmosfera la fonte di emissione di tali precursori può essere anche<br />

lontana dal punto di maggior rilevamento dell’ozono. L’ozono è quindi da considerarsi un<br />

inquinante critico, anche tenendo conto dell’elevato numero di ondate di calore che sta<br />

caratterizzando le stagioni estive dell’Europa centro meridionale.<br />

32<br />

qualità dell’aria

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