l´ecosistema urbano a Bologna - Arpa
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Prelievi totali a scopo idropotabile e perdite di rete<br />
Secondo i dati forniti dal Gruppo Hera Spa, ente che gestisce la rete idrica di <strong>Bologna</strong> e di<br />
quasi tutta la provincia, per l’anno 2007 il prelievo totale di acque superficiali e sotterranee<br />
destinate a scopi idropotabili è stato di 94.283.886 m3 .<br />
Di questi, il 62% (58.438.524 m3 ) sono immessi in rete da falda o sorgente, il 38% (35.845.362<br />
m3 ) sono immessi in rete da acque superficiali [nel 2005 i valori di queste percentuali erano<br />
rispettivamente 58% e 42%].<br />
Questi dati sono riferiti a tutti i comuni gestiti da Hera <strong>Bologna</strong>, e corrispondono all’acqua<br />
immessa in rete, prelevata da fonti superficiali e sotterranee. Non sono pertanto comprese<br />
le perdite di processo che incrementerebbero il dato di prelievo complessivo.<br />
[Fonte: Hera Spa]<br />
Nei periodi estivi, a causa della mancanza d’acqua superficiale, si preleva una maggiore<br />
quantità di acqua di falda: contemporaneamente, infatti, si verificano sia un aumento delle<br />
richieste d’acqua sia una minore disponibilità di acqua superficiale. L’aumento delle estrazioni<br />
da falda, sollecita al limite il sistema di approvvigionamento idrico esistente da pozzi,<br />
mettendo in evidenza una fragilità del sistema.<br />
Nella piana Bolognese si deve anche porre l’accento, parlando di estrazione di acque sotterranee,<br />
sul fenomeno della subsidenza essendo questo uno degli elementi limitanti legati<br />
all’utilizzo delle acque sotterranee.<br />
Ne deriva la necessità negli anni futuri di diminuire i prelievi da falda.<br />
Devono quindi aumentare le politiche di risparmio all’utenza, le tecniche di ricerca delle<br />
perdite e quelle per il mantenimento della perdita minima.<br />
La necessità di infrastrutture dedicate all’aumento della disponibilità d’acqua deve interessare<br />
la risorsa superficiale, tenendo conto di politiche a scala vasta (provinciale e di ambito<br />
territoriale ottimale).<br />
[Fonte: Comune di <strong>Bologna</strong>, PSC 2005]<br />
Per poter ottenere un uso sostenibile della risorsa si deve inoltre tendere a ridurre, a<br />
livello regionale, l’utilizzo dell’acqua per gli usi domestici, industriali ed agricoli.<br />
L’uso domestico, secondo le indicazioni del PTA (Piano di Tutela delle Acque), deve tendere ad<br />
un abbassamento dei consumi per oltre il 15% nei prossimi dieci anni (Fig. 1), fino al raggiungimento<br />
della soglia dei 150 litri giornalieri per abitante. Attualmente i consumi per <strong>Bologna</strong><br />
sono in diminuzione, ma ancora elevati e si aggirano sui 180 litri per abitante al giorno.<br />
[Fonte: Comune di <strong>Bologna</strong>]<br />
Per quanto riguarda la perdita di acqua dalla rete acquedottistica, questa raggiunge<br />
un valore di 24,17% nel 2005 e di 24,90% nel 2007. Questi dati si riferiscono a tutti i<br />
comuni gestiti da Hera <strong>Bologna</strong>.<br />
[Fonte: Hera Spa]<br />
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qualità e gestione della risorsa idrica