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l´ecosistema urbano a Bologna - Arpa

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L’inquinamento acustico è definito per legge [L. 447/95] come “l’introduzione di rumore<br />

nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al<br />

riposo e alle attività umane, […] deterioramento agli ecosistemi […].” Per rumore si intende<br />

un suono che provoca una sensazione sgradevole, fastidiosa o intollerabile.<br />

Fra le principali fonti di inquinamento acustico si trovano le infrastrutture di trasporto<br />

(infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e portuali) con il traffico che ad esse è correlato.<br />

Altre sorgenti sono costituite da imprese industriali ed artigianali, pubblici esercizi e<br />

discoteche, cantieri e altre attività a carattere temporaneo (manifestazioni, concerti, ecc.).<br />

Il numero totale di esposti/segnalazioni giunte ad <strong>Arpa</strong> dai cittadini a <strong>Bologna</strong> nel 2006 è<br />

stato di 151. Le tipologie di fonte di rumore e la loro percentuale sul totale sono rappresentate<br />

nel grafico a torta di Fig. 1. Si può notare come la maggior parte delle segnalazioni<br />

riguardino Pubblici esercizi o Privati, e Attività di servizio/commerciali, rispettivamente al<br />

42% e al 30%. Se si considera l’insieme degli anni 2005 e 2006, si può affermare che circa al<br />

40% dei casi riportati negli esposti, corrispondeva in effetti un superamento dei limiti.<br />

Per poter studiare la popolazione esposta al rumore ambientale, vengono utilizzati vari<br />

indicatori fra cui il valore limite assoluto di immissione che è riferito al rumore immesso<br />

nell’ambiente esterno dall’insieme di tutte le sorgenti. Nella tabella seguente sono elencati<br />

i limiti relativi a tale valore.<br />

Come riferimento si considerino 20-30 dB[A] in aree molto silenziose e 70 dB[A] e oltre<br />

in strade estremamente trafficate e rumorose.<br />

Fig. 1<br />

inquinamento acustico<br />

Numero sorgenti controllate e superamento limiti del rumore<br />

Valori limiti assoluti di immissione (art.3, DPCM 16/11/97)<br />

Classi di destinazione d’uso del territorio<br />

56<br />

Tempi di riferimento<br />

Diurno<br />

(06.00-2.00)<br />

Notturno<br />

(22.00-06.00)<br />

I aree particolarmente protette 50 40<br />

II aree prevalentemente residenziali 55 45<br />

III aree di tipo misto 60 50<br />

IV aree di intensa attività umana 65 55<br />

V aree prevalentemente industriali 70 60<br />

VI aree esclusivamente industriali 70 70

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