Risultati - Zootecnia
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Tabella 7 - Distribuzione delle razze ovine nelle varie province<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Massa-Carrara<br />
Lucca<br />
Pistoia<br />
Firenze<br />
Livorno<br />
Le tipologie di allevamento riscontrate sono state:<br />
Pisa<br />
Arezzo<br />
-estensivo: presente nel 33% delle aziende esaminate;<br />
-semi-estensivo: adottato nel 67% dei casi.<br />
Siena<br />
Grosseto<br />
TOTALE<br />
Comisana<br />
Massese<br />
Sarda<br />
Garfagnina B.<br />
Meticce<br />
La presenza del personale di stalla è risultata di 2,6±0,8 addetti/azienda con una media di<br />
150±80 capi/addetto; il 51% degli allevatori intervistati ha partecipato a corsi di formazione ma<br />
lamenta la mancanza di iniziative formative specifiche; da questi dati si evidenzia che nessun<br />
allevatore ha avuto la possibilità di seguire corsi di formazione inerenti al benessere animale.<br />
Vista la prolungata permanenza degli ovini lontano dal centro aziendale si è ritenuto<br />
importante indagare sulla disponibilità di acqua sul pascolo: questa è risultata presente nell’81%<br />
delle aziende esaminate: di queste il 46% dispone di fonti di approvvigionamento naturali, il 28% di<br />
punti di abbeveraggio artificiali (ad es. secchi o vasconi riempiti dall’allevatore) e il 26% di una<br />
tipologia mista.<br />
Sempre in relazione alla presenza degli animali sui pascoli è sembrato necessario valutare<br />
anche la disponibilità di adeguati ripari dagli agenti atmosferici quali sole e vento. Delle aziende<br />
censite l’84% ha risposto positivamente, dichiarando l’esistenza di ripari naturali (boschi, alberi,<br />
ecc) a protezione del gregge.<br />
Passando ad esaminare le strutture di allevamento è stata considerata la disponibilità di<br />
adeguati spazi di stabulazione. La superficie media/pecora, nella nostra indagine attestata intorno a<br />
1±0,4 m 2 , è risultata idonea in quanto in linea con i suggerimenti reperiti in bibliografia. Bisogna<br />
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