Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...
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viene dal fatto che i documenti iniziano nel 1859, quando al termine<br />
della II guerra <strong>di</strong> In<strong>di</strong>pendenza ha luogo il plebiscito per l’annessione<br />
dell’Emilia al Piemonte e cessano verso la fine del secolo nel momento in<br />
cui, dopo la sostituzione del primo Regolamento del 1860 con un nuovo<br />
Regolamento del 1888, il controllo della prostituzione verrà registrato<br />
sotto intestazioni e capitoli <strong>di</strong>versi, che non ho inteso approfon<strong>di</strong>re per<br />
mantenere il lavoro circoscritto alla realtà locale.<br />
Il materiale raccolto si configura come una copiosa sequenza <strong>di</strong><br />
corrispondenze amministrative, moduli da compilare o compilati, fogli <strong>di</strong><br />
ricevute, trascrizioni <strong>di</strong> verbali <strong>di</strong> delibere, fogli <strong>di</strong> via, lettere <strong>di</strong> reclamo<br />
o <strong>di</strong> petizione, verbali <strong>di</strong> arresto e <strong>di</strong> traduzione in carcere, certificati<br />
me<strong>di</strong>ci e bolle <strong>di</strong> accettazione in ospedale, fogli statistici e comunicazioni<br />
anche personali <strong>di</strong> protesta, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenso o <strong>di</strong> giustificazione. Nonostante<br />
la forma “burocratica” l’essere umano non può evitare <strong>di</strong> trasmettere,<br />
sia pure involontariamente, alcuni aspetti del suo modo <strong>di</strong> essere e della<br />
sua personalità, <strong>di</strong> modo che dalle carte si profilano dei personaggi che<br />
possono considerarsi figure e attori <strong>di</strong> storie <strong>di</strong> un teatro “ <strong>di</strong> piazza”.<br />
Nello scorrere quelle carte mi hanno guidato sia il desiderio <strong>di</strong> conoscenza<br />
dei vecchi fatti del costume e della realtà storica locale sia la curiosità<br />
per la verifica della reale efficacia delle misure <strong>di</strong> regolamentazione del<br />
comportamento prostituzionale.<br />
Non è estranea all’intento anche l’aspirazione a fornire strumenti e<br />
chiavi <strong>di</strong> lettura per coloro che si interessano, per riflessione personale<br />
e per compiti professionali, al tema della prostituzione, per evitare che<br />
lo si tratti come un banale soggetto <strong>di</strong> sarcastiche o licenziose battute o,<br />
all’opposto, come un semplice, pericoloso fenomeno <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico<br />
e <strong>di</strong> pubblica moralità.<br />
Morigerate o <strong>di</strong>screte le donne crevalcoresi ?<br />
Patente o libretto: oggi li richiede la Polizia Stradale, ma nell’Italia del<br />
1860 erano documenti ufficiali che identificavano le pubbliche meretrici.<br />
C’era però chi non aveva la patente ed erano le meretrici clandestine.<br />
Per ottenere la patente era sufficiente che la “voce pubblica”, confermata<br />
dalle informazioni del <strong>Comune</strong>, in<strong>di</strong>casse una donna come de<strong>di</strong>ta alla<br />
prostituzione perché la Pubblica Sicurezza la iscrivesse nell’elenco <strong>di</strong><br />
quelle sottoposte alla visita sanitaria obbligatoria. Se dalla visita risultava<br />
infetta da malattia venerea veniva deportata, anche in carcere, per il