Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...
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-lo stanziamento <strong>di</strong> un fondo per la realizzazione <strong>di</strong> una pesa pubblica,<br />
-il potenziamento dell’argine della fossa Rangona.<br />
L’intervento <strong>di</strong> maggior rilevanza fu comunque la parziale ristrutturazione del<br />
Palazzo Comunale.<br />
L’antico tetto <strong>di</strong> debole struttura venne ricostruito, ri<strong>di</strong>mensionato, alzato e<br />
variato nelle pendenze .<br />
I lavori eseguiti nel 1858, nella sola ala <strong>di</strong> levante, non riuscirono perfettamente<br />
a causa della debolezza dei vecchi muri e delle fondazioni.<br />
Probabilmente alla ristrutturazione del palazzo comunale fu legato il rior<strong>di</strong>no<br />
dell’archivio storico comunale, effettuato dal segretario comunale Giulio Cesare<br />
Ba<strong>di</strong>ni, assistito da Gaetano Atti, all’epoca segretario amministrativo dell’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Santa Maria dei Poveri.<br />
All’epoca <strong>di</strong> Buoncuore fece pure qualche passo avanti il progetto <strong>di</strong> collegamento<br />
stradale con la città <strong>di</strong> Cento.<br />
dopo aver valutato i progetti dell’ingegnere comunale Luigi Ceschi, che prevedeva<br />
il percorso Via Signata, Mulino del Secco, Passo del Guazzaloca, Riga<br />
Bassa e Filippina e quello risalente al 1848, degli ingegneri Raffaele Stagni e Luigi<br />
Gamberini, che proponeva il percorso <strong>di</strong> via <strong>di</strong> Mezzo Levante e Chiesa nuova, il<br />
Consiglio Comunale optò per un terzo stu<strong>di</strong>o che abbreviava il tracciato proposto<br />
dal Ceschi, deviando il tratto successivo al ponte del Guazzaloca, sul percorso<br />
Arginone dè Conti, Via dè Fabbri.<br />
Alla scelta del progetto, seguì la delibera per la costruzione del tratto <strong>di</strong> strada<br />
con cui collegare il Mulino del Secco al Ponte del Guazzaloca, ma i lavori vennero<br />
rimandati in attesa <strong>di</strong> adeguate coperture finanziarie.<br />
Il cambio <strong>di</strong> denominazione non era, infatti, bastato ad incrementare le scarse<br />
risorse pubbliche e neppure era riuscito ad imprimere particolari accelerazioni<br />
allo sviluppo del paese. Tutto continuò secondo consuetu<strong>di</strong>ne. Irrilevanti furono<br />
pure gli entusiasmi suscitati dal nuovo nome fra la popolazione, che non degnò<br />
l’evento <strong>di</strong> alcuna forma <strong>di</strong> festeggiamento.<br />
Principali occasioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento rimasero le tra<strong>di</strong>zionali Fiera <strong>di</strong> Luglio e il<br />
Fierone <strong>di</strong> Settembre: La principale novità per le due ricorrenze dell’anno 1858<br />
fu la stampa del nuovo nome del paese sugli avvisi che annunciavano le manifestazioni<br />
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