Libro 1.indb - Trentino Salute
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CAPITOLO I<br />
questo l’orizzonte moderno di una teoria dell’educazione come comunicazione.<br />
Jerome Bruner, il più grande pedagogista vivente, la chiama concezione culturale<br />
dell’educazione. “Abbiamo finalmente capito – egli afferma nel suo La cultura<br />
dell’educazione – che il modo di concepire l’educazione è una funzione del modo<br />
di concepire la cultura e i suoi scopi […]. La cultura plasma la mente, ci fornisce<br />
l’insieme degli attrezzi mediante i quali costruiamo non solo il nostro mondo<br />
ma la nostra concezione di noi stessi e delle nostre capacità…Non si può capire<br />
l’attività mentale se non si tiene conto del contesto culturale e delle sue risorse,<br />
che danno forma alla mente e ne determinano il raggio d’azione. Imparare,<br />
ricordare, parlare, immaginare: tutte cose rese possibili dalla partecipazione<br />
attiva a una cultura”.<br />
È partecipando attivamente a una cultura che apprendiamo cose antiche e<br />
cose nuove (entrambe utili), che sviluppiamo la nostra mente e contribuiamo<br />
a sviluppare quella degli altri, che diamo alla e riceviamo dalla comunità di<br />
cui facciamo parte risorse mentali e morali: tutto ciò avviene all’insegna della<br />
comunicazione. È nella comunicazione che la cultura della comunità si costruisce,<br />
che i significati sociali di tutti gli aspetti della nostra esistenza si definiscono.<br />
Come ha scritto, nel suo Comunicazione e condizione umana, Barnett<br />
W.Pearce, direttore del Dipartimento di Comunicazione alla Loyola University<br />
di Chicago, “[…] la comunicazione è il processo attraverso il quale le persone<br />
creano e gestiscono la realtà sociale coordinandosi tra loro: un processo sociale<br />
di coordinamento di azione e di gestione dei significati prodotti in tale coordinamento<br />
[…]. [Quindi] la comunicazione non è un processo sociale tra gli<br />
altri, bensì il processo sociale primario, attraverso il quale vengono creati tutti<br />
i significati sociali.<br />
Questi significati, a loro volta, contestualizzano il processo di comunicazione,<br />
permettendone la realizzazione. In tal modo, viene osservata una circolarità di<br />
rimandi tra processo di comunicazione e strutture di significato: una generazione<br />
reciproca che determina la realtà sociale”.<br />
Educazione come comunicazione, educazione come dialogo sociale permanente:<br />
a ciò fa riferimento Bruner quando parla di “cultura improntata all’apprendimento<br />
reciproco”, immaginando una scuola, e ben oltre la scuola tutta quanta la<br />
comunità, come un luogo ove tutti educano tutti, in quanto tutti comunicano,<br />
apertamente, efficacemente, in maniera competente, con tutti.<br />
Questo è il nuovo orizzonte epistemologico ed etico in cui vanno a collocarsi<br />
le nostre idee sulla cultura, sulla società e su, per dirla ancora con Bruner, “quel<br />
fondamentale, ma misterioso scambio reciproco che chiamiamo con disinvoltura<br />
educazione”.<br />
La concezione comunicativa dell’educazione poggia, ad avviso di Bruner, su<br />
“il problema di come avviene l’incontro tra due menti […] [in tal senso] l’as-<br />
Provincia Autonoma di Trento<br />
Strumenti per la formazione n. 3