Libro 1.indb - Trentino Salute

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40 CAPITOLO I Fig. 6. Le direttrici di azione delle Regioni e delle Province Autonome: le attività di indirizzo e coordinamento. ta verso il miglioramento dei vari soggetti del sistema di prevenzione e sono state poste in essere iniziative di assistenza e di informazione verso le imprese, soprattutto verso le piccole realtà, i lavoratori e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), con l’intento di confermare il sistema di responsabilità aziendale. Gli RLS vengono ad avere un ruolo determinante nelle varie fasi di valutazione e di intervento riguardo ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro e rappresentano, occorre rimarcarlo, un anello peculiare nel sistema di prevenzione aziendale e, pertanto, soggetti privilegiati per azioni di supporto con il coinvolgimento attivo delle forze sociali. Si tratta di estendere la loro presenza in tutte le realtà produttive e soprattutto consentire una loro effettiva possibilità di agire, sostenendone la continua qualificazione con attività di formazione e di aggiornamento. Ormai diverse esperienze, in questi ultimi anni, rendono evidente il fatto che promuovere la salute significa assumere decisioni coerenti in termini di sviluppo, di qualificazione del lavoro e di qualità della vita. Si tratta anche di attivare processi di ascolto, di comunicazione, di informazione, affinché la percezione individuale del rischio possa rendersi esplicita e diventare elemento di orientamento per il nostro agire. Provincia Autonoma di Trento Strumenti per la formazione n. 3
CAPITOLO I L’esperienza maturata dalla Regioni e Province Autonome sul versante della comunicazione rappresenta sicuramente uno degli aspetti più qualificanti della politica attiva per la prevenzione sui luoghi di lavoro. La rivista Lavoro e <strong>Salute</strong> rappresenta un ulteriore “tassello” proprio sul versante della comunicazione contribuendo a creare integrazione e diffusione capillare di notizie ed approfondimenti sulla materia. Una “finestra” aperta sul mondo del lavoro ma anche un’opportunità di dialogo soprattutto rivolta verso le lavoratrici e i lavoratori. Risulta chiaro che nel contesto della promozione della salute, le Regioni e le Province Autonome possono integrare, completare e specificare efficacemente il sistema, contribuendo a creare livelli sempre più alti di integrazione e collaborazione interistituzionali, intervenendo con azioni correttive verso prestazioni scarsamente efficaci sotto il profilo preventivo, in un confronto aperto con le forze sociali, le associazioni datoriali e il mondo scientifico. Solo in questo modo, la legislazione concorrente sarà utile ed avrà successo, creerà stimoli positivi per il Governo, le Regioni, le Province Autonome e per l’intero mondo del lavoro; ma soprattutto dovrà trattarsi di una legislazione che guarda in avanti, nel quadro dei principi costituzionali e nel rispetto delle direttive comunitarie, favorendo la massima integrazione tra il diritto alla salute e lo sviluppo dell’occupazione. 1.4. Attività e funzioni del Comitato di coordinamento in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro della Provincia Autonoma di Trento MONICA PISETTA Un impegno prioritario nel programma della Giunta Provinciale è la lotta agli infortuni sul lavoro, perché in <strong>Trentino</strong> la loro casistica presenta dati molto elevati, sia in termini assoluti che in percentuale rispetto alla media nazionale e, in particolare, alla media dell’area di riferimento, il Nord-Est d’Italia. A questo scopo è stata organizzata la conferenza provinciale del 19 giugno 2000, che ha messo a confronto i soggetti sociali e istituzionali coinvolti nella problematica degli infortuni sul lavoro. Nell’ambito di questo incontro è stato evidenziato come la mancanza di coordinamento tra le iniziative prodotte dai singoli soggetti desse luogo a sovrapposizioni e a lacune che comportavano la parziale inefficacia dell’azione di prevenzione. Per assicurare l’uniformità degli interventi della Pubblica Amministrazione in Provincia Autonoma di Trento Strumenti per la formazione n. 3 41
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