PAPER PROVASOLI CORRETTO

contabili si riflette più negativamente sulla rappresentatività dei
bilanci delle aggregazioni. Ove pertanto con una nuova disciplina
delle aggregazioni aziendali si intendessero anche perseguire
obiettivi di indirizzo dei criteri contabili, con il fine di
armonizzare le informazioni economico finanziarie prodotte dalle
imprese, la statuizione del solo “principio di continuità dei valori
contabili” si dimostrerebbe del tutto insufficiente.
3. Fair value e valori contabili negli orientamenti statunitensi.
3.1. Costo, intangibili ed avviamento dell’azienda acquisita, al
tempo dell’acquisto.
Il punto debole della regolamentazione italiana sta, come si è
visto, nella mancanza (nella norma di legge e nei principi
contabili sino ad oggi approvati) di qualsivoglia indirizzo in
merito alla misurazione dei valori da contabilizzare nelle
aggregazioni aziendali. Il rispetto del principio di continuità dei
valori contabili statuito nella nuova formulazione dell’art. 2504
bis c.c. rimane pertanto un dettato vuoto di significato che, in
concreto, si traduce in rappresentazioni di bilancio nelle quali le
attività e le passività patrimoniali acquisite sono identificate e
misurate con criteri differenti, scelti discrezionalmente in
funzione della forma tecnico-legale adottata nell’operazione di
acquisizione e della natura dei corrispettivi utilizzati per il
regolamento del prezzo.
Gli standards 141 e 142 dei principi statunitensi e 22 dei principi
internazionali hanno per contro proprio la finalità di definire gli
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