PAPER PROVASOLI CORRETTO

4. Conclusioni.
Molteplici sono i profili di rilievo per una sintesi conclusiva. Nel
seguito se ne sottolineano alcuni con il solo fine di segnalare aree
di problematicità e temi per possibili approfondimenti. In
particolare, ci si sofferma sui caratteri dei risultati economici
calcolati sulla base dei principi contabili statunitensi sopra
richiamati, sull’assetto concettuale che informa tali principi,
anche in rapporto a quelli della teoria del valore di matrice
italiana in tema di indicatori di performance delle imprese, e sui
possibili effetti delle applicazioni.
Una prima considerazione riguarda le conseguenze
dell’“impairment test” dell’avviamento sui risultati economici di
periodo.
Sul punto si è osservato che l’eventuale svalutazione del valore di
avviamento deve essere accertata solamente se, al compimento
della prima fase del procedimento di verifica, il fair value della
“reporting unit” aziendale, e dunque il suo valore economico, si
dimostri inferiore al costo d’acquisto della medesima, o al valore
minore accertato in un precedente test.
La soluzione adottata dal principio contabile porta a concludere
che, all’interno di una “reporting unit”, nella prima fase della
verifica, e solo in essa, sono consentite compensazioni tra le
variazioni del valore d’avviamento e quelle dei valori materiali
ed immateriali che concorrono a costituire il suo patrimonio. In
altri termini se il fair value d’insieme cresce nel tempo, le
variazioni in diminuzione del valore di avviamento, che trovano
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