PAPER PROVASOLI CORRETTO

Già si è riferito in merito alla suddivisione, per così dire
“verticale”, del costo d’acquisto eseguita per consentire
l’identificazione analitica e la misurazione degli elementi
tangibili e intangibili del patrimonio aziendale acquisito; ora, si
accenna alla disaggregazione “orizzontale” dei valori intesa, per
così dire, a “tracciare” l’azienda acquisita nell’economia
dell’azienda acquirente in cui confluisce, ad assicurare una
soddisfacente omogeneità dei confronti successivi
all’acquisizione e a contenere, nella fase di accertamento e
riscontro, le negative conseguenze dei più significativi fenomeni
di compensazione fra accrescimenti e riduzioni di valori di
elementi intangibili di medesime classi all’interno dell’entità
aziendale oggetto di valutazione.
Avuto riguardo a questa seconda forma di disaggregazione, il
principio introduce il concetto di “reporting unit”,
concettualmente traducibile in “unità organizzativa di riferimento
per il calcolo ed il riscontro del valore”.
Nella prospettazione statunitense, una “reporting unit” è
costituita da una o più aree d’affari configurate all’interno di una
realtà aziendale, relativamente omogenee ed autonome nei profili
gestionali, delle responsabilità manageriali e dell’informazione
patrimoniale, finanziaria e reddituale. Essa dunque non
necessariamente coincide con l’azienda acquisita, ma esprime
normalmente un segmento della sua articolazione operativa.
La suddivisione per “reporting units” non concerne peraltro
esclusivamente l’azienda acquisita, ma coinvolge anche
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