PAPER PROVASOLI CORRETTO

permanenti di valore eventualmente accertate si traducono in
svalutazioni del valore contabile dei beni immateriali.
Il sistema informativo di bilancio si arricchisce pertanto anche di
dati intorno alla dinamica del valore dei beni immateriali di
provenienza esterna. L’utilizzo dei dati in parola nel modello
contabile statunitense è necessariamente limitato ma
l’informazione predisposta, e verosimilmente comunicata, è
certamente più ampia.
Se pur in termini incompleti, il modello in questione offre
dunque anche elementi per rappresentare la “performance
economica” nella quale trovano evidenza, secondo il modello di
Luigi Guatri, anche le variazioni, positive e negative, del valore
dei beni immateriali.
La seconda fase dell’impairment test apre ad ulteriori contributi
informativi. Ai dati di fair value dei beni immateriali acquisiti si
aggiungono infatti i dati dei valori dei beni immateriali non
riconosciuti all’atto dell’acquisto e quelli delle loro variazioni
rispetto a precedenti stime. Inoltre, la seconda fase porta al
calcolo del valore dell’avviamento implicito e della sua
variazione rispetto al valore precedentemente contabilizzato.
Questi dati integrano, senza tuttavia completarlo, anche il quadro
informativo della performance economica d’impresa del modello
italiano dianzi citato.
Vi sono dunque sintonie tra i due modelli, statunitense e italiano,
ma anche inconciliabili differenze.
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