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Il prof. Pierluigi Navarra ha parlato<br />

<strong>del</strong>la farmacovigilanza <strong>del</strong>le reazioni<br />

avverse ai medicamenti.<br />

Farmaco è andata ad inserirsi con la<br />

difficile ‘missione’ di conciliare in modo<br />

ottimale le problematiche di spesa<br />

farmaceutica all’esigenza di mantenere<br />

un elevato profilo scientifico nella valutazione<br />

dei farmaci e nella farmacovigilanza<br />

ed omogeneità di trattamenti<br />

sul territorio nazionale. Dell’AIFA sono<br />

stati descritti gli obiettivi, la struttura,<br />

le risorse umane ed i rapporti con<br />

gli altri Enti regolatori europei, nazionali<br />

e comunitari (ossia l’European Medicinal<br />

Agency, EMEA).<br />

La dott.ssa Gualano ha poi compiuto<br />

un’approfondita analisi di tutti gli aspetti<br />

normativi che sono in qualche modo<br />

coinvolti nell’utilizzo corretto dei farmaci,<br />

a partire dalla definizione stessa<br />

di farmaco e dai diversi meccanismi che<br />

portano alla sua commercializzazione,<br />

illustrando poi i prerequisiti di qualità,<br />

efficacia e sicurezza, le classi di rimborsabilità,<br />

la classificazione con criterio<br />

anatomico, terapeutico e chimico e<br />

quella in base ai regimi di fornitura.<br />

Non sono mancate interessanti <strong>del</strong>ucidazioni<br />

su aspetti particolari, quali le cosiddette<br />

‘note CUF’ o la normativa che<br />

regola l’uso dei farmaci ‘off-label’, ossia<br />

al di fuori di indicazioni ufficialmente<br />

riconosciute.<br />

È questo un impiego piuttosto larga-<br />

mente diffuso di molecole ampiamente<br />

conosciute ed utilizzate secondo schemi<br />

e linee guida ufficiali, ma per le quali<br />

evidenze scientifiche suggeriscono un<br />

loro impiego anche in situazioni cliniche<br />

non previste nella scheda tecnica<br />

approvata dal Ministero <strong>del</strong>la Salute.<br />

È stata poi la volta <strong>del</strong> prof. Paolo Preziosi,<br />

che ha tenuto una relazione sulla<br />

sperimentazione clinica dei farmaci.<br />

Sono stati illustrati tutti i più importanti<br />

aspetti metodologici di tale ricerca,<br />

quali le tipologie di disegno sperimentale<br />

e di end-point <strong>del</strong>lo studio, l’uso<br />

dei gruppi di controllo e <strong>del</strong> placebo,<br />

la sperimentazione nei volontari sani,<br />

ed altro. Sono state fornite definizioni<br />

aggiornate e ragguagli sulle sperimentazioni<br />

a carattere osservazionale<br />

e quelle co-finanziate, che sono largamente<br />

oggi diffuse in ambito clinico,<br />

illustrando le <strong>del</strong>icate problematiche<br />

relative ai costi <strong>del</strong>la ricerca clinica.<br />

In questo contesto si è voluto dare un<br />

taglio più aderente alle realtà <strong>del</strong>la sperimentazione<br />

clinica in ambito ospedaliero,<br />

quale quella con cui si confrontano<br />

- nella quotidianità, e sempre più<br />

frequentemente - operatori medici e<br />

non medici <strong>del</strong> nostro Policlinico. A riguardo,<br />

è degno di nota il fatto che, nell’ultimo<br />

rapporto sulla sperimentazione<br />

clinica dei medicinali in Italia, relativo<br />

all’anno 2003, il Policlinico Gemelli<br />

risulta al quinto posto nella classifica<br />

nazionale per le sperimentazioni<br />

che vedono il Policlinico stesso come<br />

centro coordinatore, ed al quarto posto<br />

per quanto riguarda le sperimentazioni<br />

‘no profit’.<br />

È seguita una relazione, tenuta dal prof.<br />

Pierluigi Navarra, su un altro tema di<br />

interesse in ambito ospedaliero, ossia<br />

la farmacovigilanza <strong>del</strong>le reazioni avverse<br />

ai medicamenti. Oltre ad un breve<br />

cenno sulla nascita e lo sviluppo, negli<br />

ultimi 40 anni, <strong>del</strong>la cosiddetta ‘postmarketing<br />

surveillance’ (sorveglianza<br />

post-commercializzazione), sono stati<br />

illustrati i motivi per cui la farmacovigilanza<br />

è da considerarsi un’attività sempre<br />

più necessaria a completare la conoscenza<br />

<strong>del</strong>le caratteristiche di tollerabilità<br />

(e, per converso, di pericolosità)<br />

dei farmaci nelle normali condizioni<br />

di impiego nella popolazione generale,<br />

ossia in situazioni spesso ben di-<br />

COMUNICARE<br />

24<br />

verse di quelle - strettamente controllate<br />

- <strong>del</strong>le sperimentazioni cliniche.<br />

Sono state illustrate le metodologie <strong>del</strong>la<br />

farmacovigilanza, dando particolare<br />

rilievo alla raccolta di segnalazioni spontanee<br />

<strong>del</strong>le reazioni avverse, intese come<br />

preciso obbligo deontologico da parte<br />

dei medici. Sono stati inoltre descritti<br />

i criteri attraverso cui si giunge a stabilire<br />

una relazione di causa-effetto tra<br />

somministrazione <strong>del</strong> farmaco ed evento<br />

avverso. Infine, un breve commento<br />

è stato riservato all’attività di farmacovigilanza<br />

all’interno <strong>del</strong> nostro Policlinico,<br />

che negli ultimi 3 anni ha contribuito<br />

con una media di 10 segnalazioni/anno<br />

alla raccolta di dati da tutto<br />

il territorio nazionale.<br />

La segnalazione <strong>del</strong>le possibili reazioni<br />

avverse è un preciso dovere degli operatori<br />

sanitari e serve a determinare la<br />

sicurezza di impiego specie <strong>del</strong>le nuove<br />

molecole a disposizione <strong>del</strong> medico.<br />

Dopo le prime 3 relazioni si sono succedute<br />

alcune presentazioni, più brevi<br />

ma non per questo meno interessanti,<br />

aventi come filo conduttore il tema ‘Evidence<br />

verso consuetudine’ nella pratica<br />

clinica, illustranti peculiari corrette<br />

modalità di impiego di farmaci in determinate<br />

situazioni patologiche. Il prof.<br />

Raffaele Landolfi ha discusso la problematica<br />

<strong>del</strong>le trombosi venose pro-<br />

Il prof. Massimo Antonelli espone<br />

le nuove tecniche di rianimazione<br />

<strong>del</strong>le sepsi gravi.

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