scarica - Università Cattolica del Sacro Cuore
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tenza, <strong>del</strong>la responsabilità, <strong>del</strong>la coerenza<br />
con la strategia complessiva di<br />
gestione <strong>del</strong>l’Ateneo.<br />
Lungo la prima linea, molte iniziative<br />
già si sono assai positivamente realizzate:<br />
le Alte Scuole, le Scuole di dottorato,<br />
il successo dei “double degree”<br />
già attivi, i master istituiti in forma congiunta<br />
con altre <strong>Università</strong>. Lungo la<br />
seconda linea, lo sviluppo e il potenziamento<br />
<strong>del</strong>la ricerca richiederanno<br />
non solo di promuovere l’azione di ricerca,<br />
diffondendo e premiando soprattutto<br />
quei risultati che siano maggiormente<br />
riconosciuti e valutati come<br />
innovativi e rilevanti in campo europeo<br />
e internazionale, ma anche di aprire il<br />
nostro Ateneo ai giovani ricercatori.<br />
Lungo la terza linea di crescita, infine,<br />
essenziale risulterà il mo<strong>del</strong>lo di amministrazione<br />
che andremo a costruire,<br />
nei suoi quotidiani rapporti con gli organi<br />
accademici e direttivi, nella sua<br />
crescente funzionalità rispetto alla qualità<br />
dei servizi da erogare agli studenti,<br />
nella sua capacità di essere sempre più<br />
compartecipe attiva e responsabile dei<br />
fondamentali processi <strong>del</strong>la vita di un<br />
ateneo. Tutte queste tre linee esigeranno,<br />
da ognuno di noi, la saggezza nel<br />
procedere verso i necessari cambia-<br />
Il Rettore consegna la targa ricordo<br />
al prof. Pierugo Carbonin e al prof.<br />
Costantino Romagnoli che la ritira<br />
per il prof. Giuseppe Tortorolo.<br />
menti. E ci domanderanno l’intelligenza<br />
di un ragionato e consapevole rinnovamento<br />
culturale.<br />
Mi sembra opportuno riportare alla memoria<br />
un altro di quei fili che, talvolta<br />
dimenticati, intessono la trama di tutta<br />
la nostra storia. La sera <strong>del</strong>la solenne<br />
inaugurazione <strong>del</strong> 7 dicembre 1921 terminava<br />
con una festosa adunanza dei<br />
Giovani di Azione <strong>Cattolica</strong>, durante la<br />
quale il cardinal Ratti ebbe a osservare:<br />
“Abbiamo passato una giornata in<br />
paradiso; siamo passati di gioia in<br />
gioia… Forse rimane nei cuori una<br />
grande contentezza come se il più importante<br />
fosse fatto. Non è così. Nihil<br />
actum si quid agendum. Non si è fatto<br />
COMUNICARE<br />
6<br />
nulla, se resta qualche cosa da fare”.<br />
Padre Gemelli fece sue queste parole.<br />
Da allora, il Nihil actum si quid agendum,<br />
oltre che una <strong>del</strong>le esortazioni più<br />
ricorrenti nei discorsi <strong>del</strong> Fondatore, è<br />
divenuto un canone <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la nostra<br />
<strong>Università</strong>, un criterio che guida il<br />
pensare e l’agire per il domani che intendiamo<br />
costruire”.<br />
Subito dopo, ha preso la parola il Preside<br />
<strong>del</strong>la Facoltà di Medicina, prof. Pasquale<br />
Marano, affermando che “l’<strong>Università</strong><br />
è, per tradizione storica, il luogo<br />
di formazione <strong>del</strong> sapere, prima ancora<br />
<strong>del</strong> luogo ove il sapere viene trasmesso;<br />
essa è il luogo di quella elaborazione<br />
critica che permette al sapere<br />
di crescere, modificarsi, correggere i<br />
propri errori. Elaborazione critica che<br />
si svolge attraverso un processo continuo<br />
di ricerca che impronta di sé anche<br />
gli altri compiti universitari, come<br />
l’insegnamento e - nelle Facoltà di Medicina<br />
- l’assistenza”.<br />
Il prof. Marano si pone poi un imporante<br />
interrogtivo: “il mo<strong>del</strong>lo generale che abbiamo<br />
<strong>del</strong>ineato sulla inscindibilità tra<br />
ricerca, insegnamento ed assistenza è ancor<br />
oggi punto di riferimento per lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>le Facoltà mediche in Europa<br />
ed in Italia in particolare oppure esso<br />
deve considerarsi superato? E se esiste<br />
un nuovo mo<strong>del</strong>lo di riferimento in che<br />
cosa esso consiste e quali sono i principali<br />
elementi che lo caratterizzano?<br />
Da un lato la crescita esponenziale <strong>del</strong>le<br />
conoscenze e <strong>del</strong>le tecnologie fa enor-