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Il prof. Diego Currò ha analizzato gli errori legati ai farmaci.. la “Commissione tecnica sul rischio clinico” con l’obiettivo di studiare la prevalenza e le cause del rischio clinico, formulando indicazioni generali per la sua riduzione. Il problema dell’errore in medicina e le sue soluzioni, come ormai evidente anche nelle esperienze internazionali, passano innanzitutto attraverso una crescita culturale e la formazione, come recitano gli standard per i processi di accreditamento all’eccellenza della Joint Commission on Accreditation for Healthcare Organizations (JCAHO), di una “culture of patient safety”. In particolare il risk management, ovvero le politiche di gestione del rischio, si basa su un profondo cambiamento culturale che deve avere al suo centro valori e principi fondamentali come la ricerca della verità, la scelta per la trasparenza, la disponibilità a mettersi in discussione, la non colpevolizzazione di chi sbaglia, la collaborazione reciproca, il dialogo con il paziente, l’impegno nella ricerca dei mezzi atti a garantire la qua- lità e la tensione morale verso l’eccellenza nel proprio lavoro. IL PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE SULL’ERRORE IN MEDICINA DEL POLICLINICO UNIVERSITARIO “AGOSTINO GEMELLI” In tale contesto si inserisce il progetto formativo del Policlinico Universitario “A. Gemelli”, organizzato congiuntamente dalla Direzione di Sede e del Policlinico, dalla Direzione Sanitaria e dalla Presidenza della Facoltà. Questo programma punta alla sensibilizzazione degli operatori sanitari su un tema nuovo e di viva attualità come la gestione degli errori in medicina e la sicurezza delle cure nell’ottica del miglioramento della qualità dell’assistenza. Gli obiettivi formativi del corso sono volti alla acquisizione da parte dei destinatari di: • una maggiore sensibilità sul problema degli errori in medicina; • informazioni sull’impatto clinico, sociologico, psicologico, economico e medico-legale degli errori in medicina; • conoscenza degli approcci tecnici e COMUNICARE 30 scientifici del risk management in ambito clinico; elementi di base per la gestione degli errori nella pratica clinica assistenziale. Il corso è strutturato in un unico modulo della durata di un giorno per un impegno complessivo di nove ore. Sono previste 12 edizioni del modulo formativo per rispondere alle esigenze di formazione aziendale diffusa all’interno del Policlinico Gemelli. Il numero totale dei partecipanti all’evento formativo è di circa 2400 operatori sanitari: è previsto un numero massimo di 200 partecipanti per edizione. La programmazione formativa del corso si pone l’obiettivo di stimolare un apprendimento attivo da parte dei discenti adeguando al contesto di lavoro (specificità della struttura, tipologia di utenti, etc.) i contenuti didattici. Ogni edizione è coordinata da un componente della Commissione ECM dell’Università Cattolica. Il corso è articolato in due sessioni. La sessione mattutina è incentrata sull’inquadramento storico, epidemiologico, metodologico degli errori in medicina insieme all’analisi giurisprudenziale civile e penale. Apre infatti il corso l’intervento del prof. Cesare Catananti e del dott. Marco Marchetti con l’analisi storica degli errori in medicina, segue la Il dott. Marco Marchetti propone una analisi storica degli errori in medicina.
I partecipanti in aula Brasca durante un’edizione del corso. relazione del prof. Gualtiero Ricciardi e del prof. Gianfranco Damiani sull’epidemiologia degli errori nella pratica clinica assistenziale con la presentazione delle strategie di intervento nazionali ed internazionali. Il dott. Andrea Cambieri e il dott. Fabrizio Celani esaminano poi il problema della gestione dei rischi nelle organizzazioni sanitarie con particolare riguardo alle esperienze del Policlinico Gemelli. La dott.ssa Angela Maria Mastromatteo illustra poi le principali tipologie di analisi degli errori (Root Cause Analysis ed Failure Modes and Effects Analisys) e metodologie di intervento. Il prof. Paolo Preziosi e il prof. Diego Currò analizzano nello specifico gli errori legati ai farmaci ancora troppo frequenti. Dopo questa prima parte vi è quella dedicata agli aspetti giurisprudenziali degli errori in medicina tenuta dal Sostituto Procuratore dott. Attilio Pisani e dall’avv. Maria Paola Costantini e quella su l’errore e la colpa analizzati dal prof. Vincenzo Pascali e dal prof. Ernesto d’Aloja. La sessione pomeridiana si apre con la relazione della dott.ssa Sabina Gainotti e M.R.Spedicato dedicata all’analisi dell’impatto psicologico e so- Il dott. Andrea Cambieri ha esaminato il problema della gestione dei rischi nelle organizzazioni sanitarie. ciologico degli errori e prosegue con la presentazione del prof. Pierluigi Paparella e del dott. Pietro Contegiacomo sulla esperienza del progetto “Imparare dall’errore” condotta presso il Complesso Integrato Columbus. Completa la giornata l’attività pratica di analisi e gestione del rischio nei diversi settori di attività di area medica, chirurgica, critica e dei servizi e l’attività esercitativa su casi clinici in piccoli gruppi, il tutto condotto da moderatori medici appartenenti alle diverse aree. In questo corso di formazione viene sottolineato, in accordo con le tendenze internazionali, che le cause principali degli eventi avversi sono da ricercarsi nel sistema organizzativo e gestionale piuttosto che nel singolo operatore sanitario. È quindi necessario lavorare sui sistemi, sulla strategia organizzativa, sulla cultura e sull’approccio alla gestione della qualità assistenziale e della prevenzione del rischio nonchè sulla capacità di imparare dagli errori. I correttivi basati sulle modifiche nel sistema sono dunque quelli più produttivi e duraturi. Per garantire la sicurezza delle cure per i pazienti sono inoltre indispensabili altre COMUNICARE 31 tre linee di intervento dirette verso la prevenzione degli eventi avversi, per renderli visibili e mitigarne gli effetti quando avvengono. Ciò richiede: a) una aumentata capacità di imparare dagli errori che si può attuare attraverso un migliore sistema di reporting, una analisi degli eventi avversi ed una condivisione responsabile dei dati; b) una migliore abilità nell’intercettare gli errori prima che avvengano insieme ad una analisi dei punti di debolezza del sistema che possono portare ad eventi avversi; c) un miglioramento del sistema di erogazione dell’assistenza sanitaria con ridisegno dei processi in maniera tale da garantire che la qualità sia il core del sistema. Tutto ciò può essere raggiunto con l’inserimento del problema nelle priorità strategiche aziendali e con la fattiva collaborazione di tutte le categorie di operatori impegnati nei processi assistenziali. In questo modo si attua anche quanto dichiarato nella recentissima World Alliance for Patient Safety lanciata dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (WHO) il 27/10/2004.
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