Domenicani a Bergamo - (Domenicani) - Provincia San Domenico in ...
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e i domenicani dovettero riparare altrove per poter sopravvivere.<br />
Nel 1937 l’<strong>in</strong>tervento del nuovo piano regolatore, - uno dei primi<br />
<strong>in</strong> Italia - studiato dall’architetto Piacent<strong>in</strong>i aveva previsto la demolizione<br />
del nostro convento per la costruzione di uffici statali. e i<br />
frati? Dopo delicate trattative con la S. Sede, grazie all’<strong>in</strong>tervento<br />
del Papa Benedetto XV, i domenicani poterono rientrare nella<br />
loro chiesa di S. Bartolomeo, accontentandosi però di vivere <strong>in</strong><br />
alcune stanze prese <strong>in</strong> affitto lungo la via T. Tasso. Il disagio era<br />
grande, ma i religiosi sopportarono pazientemente la situazione <strong>in</strong><br />
attesa di tempi migliori: la speranza era la costruzione di un nuovo<br />
convento, ma le molteplici difficoltà apparivano <strong>in</strong>sormontabili<br />
anche perché la nostra chiesa era diventata sussidiaria della<br />
Parrocchia di Alessandro <strong>in</strong> via Pignolo. Si deve alla paziente<br />
opera di p. Nicola Bellagamba, più volte priore a <strong>Bergamo</strong>, del<br />
parroco di Pignolo Mons. Cavagna e dei fabbricieri, se fu possibile<br />
procedere alla costruzione di un nuovo convento, nell’unico spazio<br />
disponibile fra la Chiesa e l’edificio degli statali.<br />
eletto Priore della comunità di <strong>Bergamo</strong>, vi feci l’<strong>in</strong>gresso<br />
l’11 febbraio 1968: avevo 42 anni, ero <strong>in</strong>esperto e impreparato per<br />
il compito che mi era stato affidato dalla fiducia dei confratelli.<br />
Inserito presto nella comunità, approvai il lavoro già svolto e così<br />
il 14 settembre 1968, festa della esaltazione della <strong>San</strong>ta Croce,<br />
venne posta la prima pietra del nuovo edificio. In rappresentanza<br />
del P. <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>le P. D’Amato, allora <strong>in</strong> Brasile, benedisse quella<br />
pietra il M. R P. B. Prete o. P. Vicario del <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>le.<br />
L’edificio venne studiato <strong>in</strong> ogni particolare dall’Arch.tto<br />
<strong>San</strong>dro Angel<strong>in</strong>i, mentre la costruzione venne affidata all’impresa<br />
dell’Ing. G. Pand<strong>in</strong>i, che nel giro di pochi mesi consegnò le chiavi<br />
del nuovo convento costruito con grande serietà. Poco dopo, esattamente<br />
il 28 ottobre 1970, prendeva vita il nuovo Centro <strong>San</strong><br />
Bartolomeo: presente S. ecc.za Mons. Clemente Gaddi, il P. <strong>Prov<strong>in</strong>cia</strong>le<br />
P. enrico Rossetti, molte autorità civili e religiose, confratelli<br />
ed un folto pubblico. Il Vescovo Gaddi parlò sul tema: “S. Cater<strong>in</strong>a<br />
da Siena e la Riforma della Chiesa”.<br />
La comunità conventuale era allora formata da otto religiosi,<br />
vorrei ricordarli per il grande lavoro svolto <strong>in</strong> quegli anni disagiati:<br />
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<strong>Domenicani</strong> a <strong>Bergamo</strong>