Domenicani a Bergamo - (Domenicani) - Provincia San Domenico in ...
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Cracoviae <strong>in</strong> Polonia, natalis<br />
S. Hyac<strong>in</strong>ti sive Jackonis,<br />
Ord<strong>in</strong>is Praedicatorum, qui<br />
sanctitatis et apostolatus plurima<br />
signa super Prussianos<br />
ac Polonos rel<strong>in</strong>quens, die<br />
Assumptionis Virg<strong>in</strong>is Mariae<br />
<strong>in</strong>ter celite assumptus est.<br />
(A Cracovia <strong>in</strong> Polonia,<br />
<strong>San</strong> Giac<strong>in</strong>to, sacerdote<br />
dell’ord<strong>in</strong>e dei Predicatori,<br />
che fu designato da<br />
san <strong>Domenico</strong> a propagare<br />
l’ord<strong>in</strong>e <strong>in</strong> quella nazione<br />
e <strong>in</strong>sieme ai compagni il<br />
Beato Ceslao ed enrico il<br />
Germanico predicò il Vangelo<br />
<strong>in</strong> Boemia e <strong>in</strong> Slesia).<br />
Tr<strong>in</strong>ità. L’afflusso di nuovi religiosi permise al capitolo prov<strong>in</strong>ciale<br />
del 1225 di decidere la fondazione di c<strong>in</strong>que nuovi conventi <strong>in</strong><br />
Polonia ed <strong>in</strong> Boemia. A Giac<strong>in</strong>to toccò <strong>in</strong> sorte il compito di dar<br />
vita ad una comunità a Gdansk (Danzica), ai conf<strong>in</strong>i della Prussia,<br />
col compito preciso di lavorare alla conversione di quelle popolazioni,<br />
come è detto nell’atto di fondazione del duca Svjatopolk di<br />
Pomerania. Nel 1227 tutti i conventi della prov<strong>in</strong>cia manifestarono<br />
la loro fiducia <strong>in</strong> Giac<strong>in</strong>to eleggendolo a loro rappresentante per il<br />
capitulum generalissimum, che doveva aver luogo a Parigi nel 1228.<br />
Tornato da Parigi a Cracovia, egli compare il 29 settembre 1228<br />
come teste <strong>in</strong> un documento emesso dal suo amico, il vescovo Ivo.<br />
In seguito cont<strong>in</strong>uò il suo viaggio verso Gdansk, dove però non si<br />
trattenne certamente a lungo. Non è escluso che a Parigi gli fosse<br />
stato affidato un nuovo e difficile <strong>in</strong>carico, cioè la fondazione di<br />
un caposaldo cattolico avanzato a Kiev. Nella Russia di allora si<br />
trovavano molti cattolici di rito lat<strong>in</strong>o, più che altro per ragioni di<br />
lavoro; ma l’assistenza spirituale che essi ricevevano lasciava molto<br />
a desiderare e ciò era certo noto a Roma. In quello stesso periodo,<br />
poi, Gregorio IX sperava nell’unione di qualche pr<strong>in</strong>cipe ortodosso<br />
con la Chiesa romana. I domenicani avrebbero dovuto contribuire<br />
alla soluzione di questi due problemi. Giac<strong>in</strong>to prese con sé tre<br />
suoi compagni e si stabilì a Kiev, presso la chiesa di Maria<br />
<strong>San</strong>tissima officiata, già dall’XI sec., dai monaci benedett<strong>in</strong>i<br />
irlandesi della Abbazia degli Scozzesi di Vienna, ma che <strong>in</strong> questo<br />
periodo era rimasta praticamente senza sacerdoti. In breve tempo<br />
i Predicatori ottennero a Kiev risultati così notevoli che la curia romana<br />
s’<strong>in</strong>teressò vivamente alla Russia, al punto da nom<strong>in</strong>are un<br />
vescovo per quella nazione. Ma questa <strong>in</strong>tensa attività sembrò al<br />
pr<strong>in</strong>cipe di Kiev, Vladimir Rurikovic, nociva agli <strong>in</strong>teressi della<br />
Chiesa ortodossa. Perciò la troncò bruscamente nel 1233 con l’allontanamento<br />
dei religiosi. Ma quando ciò avvenne, Giac<strong>in</strong>to non<br />
si trovava più a Kiev. Da parecchio tempo ormai egli era il centro<br />
propulsore di tutto il m<strong>in</strong>istero missionario <strong>in</strong> Polonia. Dal 1230<br />
era <strong>in</strong> corso contro di essa una guerra religiosa e i domenicani<br />
furono <strong>in</strong>caricati da Gregorio IX di assistere spiritualmente i<br />
cavalieri crociati, di completare e rafforzare le loro file mediante la<br />
48 <strong>Domenicani</strong> a <strong>Bergamo</strong>