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Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro

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<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>38</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

Sito Web di riferimento www.fuocosacro.com Contatti lexaurea@fuocosacro.com<br />

Il Viaggio Iniziatico di Alice<br />

nel Paese delle Meraviglie<br />

di Vito Foschi<br />

Una premessa. In questo articolo andrò a<br />

interpretare il racconto di Alice nel Paese<br />

delle Meraviglie, precisando che l'autore non<br />

aveva interessi esoterici e il suo libro non ha<br />

intenti simili, ma è semplicemente una storia<br />

pensata per i bambini. Ciò chiaramente non<br />

esclude un'interpretazione simbolica del testo.<br />

Dopotutto se è accettabile dalla critica<br />

letteraria un'interpretazione sessuale simil<br />

freudiana non si riesce a capire perché non sia<br />

possibile farne una simbolica: nell‟interpretazione<br />

di una favola la tana del coniglio<br />

può essere tranquillamente un simbolo<br />

sessuale, ma non per esempio un simbolo<br />

della Dea Madre che si adorava nelle grotte.<br />

Se va bene che il coniglio sia un simbolo<br />

sessuale e sinceramente di primo acchito non<br />

è la prima cosa che viene in mente del<br />

coniglio, ma semmai la sua velocità, allora<br />

dovrebbe andar bene affermare che la tana<br />

sotterranea possa rappresentare gli stati inferi<br />

dell‟essere, da attraversare prima di passare<br />

agli stati superiori.<br />

Alice è una bambina ben educata, ma<br />

sopratutto è immersa nel razionalismo<br />

ottocentesco. La sua è una mente razionale e<br />

va finire in un mondo che sovverte le regole:<br />

gli animali parlano, le persone cambiano<br />

dimensioni, ecc. Cose che una mente<br />

razionale non può accettare, ma nel racconto<br />

deve imparare a fare. Certo può essere un<br />

semplice scontro fra razionalità della società<br />

vittoriana ottocentesca e un modo di pensare<br />

più spontaneo, più infantile, ma a volte<br />

l'irrazionale può aprire altre porte.<br />

Alice si trova in un prato quando si<br />

addormenta sognando tutta l‟avventura, che<br />

solo alla fine del racconto si svela essere solo<br />

un viaggio onirico. Nel suo sogno-viaggio,<br />

Alice, incontra molteplici animali e ciò in<br />

qualche modo ricorda i viaggi degli sciamani<br />

con i loro animali totemici.<br />

Fra i tanti animali sicuramente quello che<br />

occupa il posto di rilievo è il coniglio che è<br />

l‟iniziatore, colui che fa intraprendere il<br />

viaggio ad Alice e che la guida durante il<br />

percorso.<br />

Dopo la caduta<br />

nella tana del<br />

coniglio Alice si<br />

trova in una<br />

strana stanza<br />

sostanzialmente<br />

vuota, ma<br />

cosparsa di porte. Su un tavolino di vetro<br />

trova una piccola chiave che apre una<br />

porticina occultata da una tenda. Alice compie<br />

vari tentativi per aprire la porticina e<br />

penetrarci, ma senza successo. Prende la<br />

chiave e apre la porta, ma l‟apertura è troppo<br />

piccola per passarci e riesce solo a vedere che<br />

dà su un bellissimo giardino. Sarà il Paradiso<br />

riservato agli iniziati? Torna indietro e trova<br />

una bottiglietta da cui beve e si rimpicciolisce<br />

alle giuste dimensioni per attraversare la<br />

porticina, ma trova la porta chiusa e la chiave<br />

sul tavolino, ormai irraggiungibile. Alice<br />

riconquista la sua altezza, recupera la chiave,<br />

apre la porta, riesce a rimpicciolirsi ma ritrova<br />

la porta chiusa. Dopo un altro tentativo la<br />

scena cambia completamente. Alice non è<br />

pronta a superare la prova. Per tutto il<br />

racconto cambia le sue dimensioni alla ricerca<br />

di quelle giuste.<br />

Per superare la prova deve<br />

possedere due qualità, la<br />

chiave, ovvero il mezzo per<br />

penetrare la Verità e la giusta<br />

altezza ovvero la giusta<br />

predisposizione d‟animo.<br />

Non bisogna essere alti,<br />

ovvero avere orgoglio,<br />

perché ciò non può che far perdere la verità.<br />

Dopo la scena della stanza dalle molteplici<br />

porte Alice si ritrova rimpicciolita in un mare<br />

formato dalle lacrime cadute quand‟era un<br />

gigante. Vi ritrova vari animali con qui<br />

intavola una discussione e con cui fa una<br />

corsa “confusa” ovvero una corsa in cui ogni<br />

partecipante corre dove vuole senza curarsi di<br />

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