Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro
Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro
Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>38</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />
Sito Web di riferimento www.fuocosacro.com Contatti lexaurea@fuocosacro.com<br />
La Cattedrale Gotica<br />
di Jhaoben<br />
«Quaggiù non esistono né il caso, né la<br />
coincidenza, né i rapporti fortuiti; tutto è<br />
previsto, ordinato e regolato, e non spetta a<br />
noi modificare a nostro piacimento la volontà<br />
imperscrutabile del destino».<br />
(Fulcanelli. "Il mistero delle cattedrali")<br />
Una sera d'inizio estate mi sono ritrovato<br />
insieme a qualche centinai di Fratelli a<br />
Lavorare all'interno di una cattedrale; il Gran<br />
Maestro Aggiunto, nella sua allocuzione, ha<br />
ricordato, giustamente, come quel luogo fosse<br />
l'ideale per svolgere i nostri Lavori Massonici.<br />
Ma guardandomi attorno mi sono reso conto<br />
che in realtà ciò che doveva essere da me ben<br />
conosciuto era del tutto celato. Questo mi ha<br />
spinto ad incidere una Tavola sulla cattedrale<br />
Gotica, progetto che può apparire di per se<br />
ambizioso e forse arrogante; tante, troppe<br />
cose sono state dette su tali costruzioni da<br />
autori massoni e non, ma quello che spesso ho<br />
riscontrato nei lavori che ho letto negli anni<br />
ed in particolare nei lavori letti per prepararmi<br />
ad incidere questo mio modesto contributo, è<br />
l'assoluta mancanza di spiegazioni di caratate<br />
architettonico sulla cattedrale stessa. Mi<br />
spiego meglio, dopo venti anni di<br />
appartenenza alla Massoneria impegnato nella<br />
costruzione della mia cattedrale interiore mi<br />
sono reso conto di fare ancora confusione fra<br />
deambulatorio e matroneo, tra abside e<br />
transetto. I miei Fratelli architetti<br />
inorridiranno di fronte a cotanta ignoranza,<br />
ma mi sono chiesto, forse con un piccolo<br />
senso di presunzione e facendo della mia<br />
ignoranza metro e misura di ogni cosa, quanti<br />
Fratelli più giovani che non hanno studiato<br />
architettura sono in grado di guardare una<br />
cattedrale e, non dico capirne il messaggio<br />
che essa cela, ma semplicemente chiamare<br />
ogni sua parte con il termine giusto.<br />
Innanzitutto cerchiamo di capire da cosa<br />
deriva il termine "gotico". Comunemente si<br />
ritiene che il termine sia stato coniato dal<br />
Vasari per indicare, in modo dispregiativo,<br />
questo stile architettonico, con l'intento di<br />
richiamare alla mente la popolazione barbara<br />
dei goti e definire quindi l'architettura stessa<br />
come barbara e selvaggia. Fulcanelli ci<br />
propone un'altra versione sull'origine di tale<br />
termine, versione forse più confacente al<br />
nostro modo di pensare; secondo il noto<br />
alchimista il termine gotico, o meglio il<br />
termine art gotique, non è altro che una<br />
deformazione ortografica di argotique, questa<br />
apparente storpiatura non deve meravigliare,<br />
in quanto l'arte gotica è nata nel XII secolo,<br />
periodo durante il quale la lingua scritta,<br />
soprattutto in volgare francese, era molto rara;<br />
una distorsione fonetica di un termine mal<br />
compreso è più che probabile, anche perché<br />
gli autori colti, quelli che per intenderci<br />
scrivevano in latino, quando si riferivano al<br />
nuovo stile architettonico lo definivano arte<br />
ogivale e non gotica. Il termine gotico verrà<br />
"scritto" solo dopo il XV secolo. Ma torniamo<br />
all'etimologia del Fulcanelli: il termine<br />
argotico deriva da argot ovvero linguaggio<br />
gergale utilizzato da un gruppo di individui<br />
interessati a scambiarsi informazioni senza<br />
farsi capire dagli altri. Sempre secondo<br />
Fulcanelli, si tratterebbe di una cabbala<br />
parlata, il cui termine deriverebbe da Argo la<br />
famosa nave che condusse Teseo e i suoi<br />
argonauti alla conquista del vello d'Oro. La<br />
stessa wikipedia, definisce argot come "… un<br />
registro linguistico proprio di un gruppo<br />
sociale, il cui scopo è escludere gli estranei<br />
dalla comunicazione, criptando i messaggi<br />
scambiati. È l'equivalente francese dello<br />
slang"; ci appare, così, chiaro il riferimento al<br />
simbolismo dell'arte gotica e, di conseguenza,<br />
l'uso del termine argotique per indicarlo<br />
A prescindere dagli argonauti,<br />
l'interpretazione proposta da Fulcanelli è<br />
estremamente suggestiva, i costruttori di<br />
cattedrali, rappresentavano una consorteria<br />
che aveva tutto l'interesse a tenere celati i<br />
propri insegnamenti ed i propri misteri, e<br />
l'utilizzo di un gergo a tale fine non mi pare<br />
una ipotesi priva di fondamento.<br />
Se non vi è sicurezza nell'origine del termine,<br />
vi è abbastanza certezza sulla data e il luogo<br />
della nascita del gotico, Saint-Denise in<br />
Francia alla periferia di Parigi voluta dal suo<br />
potente abate Suger, iniziata nel 1136. Saint-<br />
Denise può essere considerata LA Cattedrale<br />
di Francia, consacrata a San Dionigi, che fu il<br />
patrono di Francia nonché primo Vescovo di<br />
Parigi. La prima cattedrale fu costruita dal<br />
628 al 637 da Dagoberto I re Merovingio dei<br />
Franchi (e già questo dovrebbe ai più attenti<br />
far accendere un campanellino d'allarme).<br />
14