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Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro

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<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>38</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

Sito Web di riferimento www.fuocosacro.com Contatti lexaurea@fuocosacro.com<br />

fisico è soggetto a variazioni e a cambiamenti<br />

perpetui: ogni sette anni circa si rinnova<br />

totalmente fino all‟ultima cellula, pur<br />

conservando la sua identità. Sotto il velo<br />

mutevole del corpo, quindi, vi è qualcosa di<br />

relativamente invariabile, c‟è un testimone dei<br />

cambiamenti che si compiono. Se così non<br />

fosse, non solo non percepiremmo tali<br />

mutamenti, ma non ne potremmo neppure<br />

parlare. Se anche la nostra mente si<br />

rinnovasse con la stessa rapidità con cui si<br />

rinnova il corpo, perderebbe coscienza delle<br />

variazioni che si producono in noi. Ciò non<br />

avviene, e questo implica che oltre l'involucro<br />

corporeo c‟è qualcosa che registra i<br />

cambiamenti.<br />

Anche il fenomeno della percezione sensoria,<br />

dovuto alle modificazioni rapide dei nostri<br />

sensi, ci dice che in noi esiste la continuità<br />

dello stato cosciente, senza il quale sarebbe<br />

impossibile qualsiasi tipo di esperienza. Ora<br />

tutte le percezioni sono collegate fra di loro e<br />

registrate nella memoria. Dove si trova tale<br />

memoria? Noi diciamo nella nostra mente.<br />

Anch‟essa, però, è soggetta a mutamenti. Le<br />

passioni vanno e vengono, gli stati d‟animo si<br />

succedono sempre diversi; l'intelligenza si<br />

sviluppa o si vela; l'intuizione e la lucidità<br />

della coscienza variano. Tutto ciò significa<br />

che dietro alla mente, c‟è qualcosa di più<br />

stabile. Si tratta dell‟elemento spirituale, le<br />

cui caratteristiche sono intelligenza, libertà, e<br />

tutte le facoltà superiori che distinguono<br />

l‟uomo dall‟animale. Ma anche la dimensione<br />

dei valori può cambiare, dal momento che la<br />

spiritualità di una persona può crescere o<br />

decrescere nel tempo. Siamo tutti soggetti a<br />

questi mutamenti. Perciò la natura spirituale<br />

non è ancora il sé dell'uomo. Solo<br />

quest'ultimo è l'unico testimone che registra<br />

tutte le variazioni dello spirito, della mente,<br />

della psiche e del corpo.<br />

Guardandoci dentro con applicazione costante<br />

e paziente, possiamo acquisire una crescente<br />

consapevolezza degli elementi sempre più<br />

elevati che compongono il nostro essere.<br />

“...Camminando all‟interno del proprio<br />

pensiero, ricercare la risonanza, le armonie<br />

archetipiche delle basi creatrici. Cioè, io<br />

posso, attraverso un'attività puramente<br />

interiore, cercare di portare il mio essere a<br />

vibrare insieme a questi principi archetipali<br />

che hanno presieduto alla mia nascita...;<br />

attraverso una operazione interiore,<br />

ricongiungere il proprio io con l‟Io<br />

universale”. 10<br />

Per meglio comprendere le dimensioni<br />

metacorporee della nostra persona, può essere<br />

utile aggiungere un'altra considerazione<br />

relativa al concetto di reale. La nostra idea di<br />

realtà è di solito strettamente associata a<br />

quella di natura fisica. Ma reale è anche la<br />

presenza del legame affettivo, per mezzo del<br />

quale l'amante vive nell'oggetto del proprio<br />

amore. Il teologo olandese E. Schillebeechx,<br />

in uno dei suoi libri sulla presenza eucaristica,<br />

considera che l'essere di una cosa possa<br />

cambiare in rapporto a colui che l'osserva o vi<br />

entra in relazione. Egli fa l'esempio di un<br />

tempio greco. Certamente la sua costruzione è<br />

diversa per l'ideatore, per i fedeli che vi<br />

celebravano il culto e infine per i turisti<br />

moderni che oggi lo visitano. Così avviene<br />

per la stoffa di un certo colore. Sia rossa o<br />

verde, se si decide di farla diventare una<br />

bandiera cambia essenzialmente anche se non<br />

subisce modificazioni sotto l'aspetto fisico.<br />

L'uomo e i suoi corpi<br />

Nell'osservare i regni visibili della natura:<br />

quello minerale, quello vegetale, quello<br />

animale e infine quello umano, si deduce che<br />

l'uomo nella sua condizione attuale fa parte<br />

della vita terrestre e ne è il culmine (Gen<br />

1,26-27). Analogicamente egli ricapitola in sé<br />

i tre regni della natura: “Unità di anima e di<br />

corpo, l'uomo sintetizza in sè, per la sua<br />

condizione corporale, gli elementi del mondo<br />

materiale, così che questi attraverso di lui<br />

toccano il loro vertice e prendono voce per<br />

lodare in libertà il Creatore” (Documento<br />

conciliare, Gaudium et spes, 14/1363).<br />

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