Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro
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<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>38</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />
Sito Web di riferimento www.fuocosacro.com Contatti lexaurea@fuocosacro.com<br />
un‟indagine conoscitiva di loro stesse,<br />
rifiutano l‟investigazione del piano onirico, in<br />
quanto la loro logica non si accompagna in<br />
egual misura all‟intuito, e non avendo<br />
strumenti, capacità ed abilità necessarie<br />
rifuggono completamente da tale processo<br />
conoscitivo, azzoppandosi volontariamente<br />
lungo il camminamento impervio ma<br />
fruttuoso della conoscenza.<br />
Entrando nello specifico il mondo onirico è<br />
un ambiente di accadimenti psicologici ed<br />
emozionali, dove l'unica differenza con lo<br />
stato di veglia è che tali eventi escludono la<br />
mediazione del fisico. Differenza irrilevante<br />
per il nostro cervello, visto che le<br />
informazioni giungono ad esso non in<br />
funzione di una trasmissione meccanica, ma<br />
di una trasmissione bio-elettrica. Ecco quindi<br />
che per il cervello, il nostro centro volitivo, è<br />
quindi irrilevante il luogo o il come di un<br />
accadimento, mentre assume estrema<br />
rilevanza come questo viene tradotto, in base<br />
agli schemi cognitivi precedenti, in<br />
esperienza. La quale a sua volta, oltre che<br />
sedimentarsi, si traduce in un‟onda d'urto<br />
modificativa che si propaga a tutta la nostra<br />
struttura emozionale, psicologica e cognitiva.<br />
Spesso mi soffermo a ricordare come in<br />
somma riduzione, escludendo tutte le varie<br />
sovrastrutture, noi non siamo altro che il<br />
nostro sistema percettivo-cognitivo, e quanto<br />
avanza altro non è che la risultante di ciò che<br />
esso plasma e propone. Un binomio fonda le<br />
proprie radici in quel mistero che è la nostra<br />
individualità alla nascita, ma anche le<br />
successive esperienze che sono lette e<br />
sedimentate in noi. Un binomio dove ciò che<br />
è il percettivo si deve correttamente intendere<br />
come la nostra capacità di raccogliere<br />
informazioni, di leggere il sensibile,<br />
attraverso i nostri sensi fisici e spirituali.<br />
Mentre ciò che è il cognitivo rappresenta<br />
quella serie di algoritmi psicologici che<br />
traducono le informazioni raccolte dal sistema<br />
percettivo, in esperienze che a loro volta<br />
sedimentandosi e stratificandosi mutano gli<br />
schemi cognitivi e percettivi stessi.<br />
Questo sistema trova campo di azione e di<br />
modifica non solo nel campo del sensibile,<br />
come abbiamo detto in precedenza, ma anche<br />
in quello dell‟onirico che è porzione di un<br />
sottile che tutto impregna ed avvolge. Quando<br />
una mattina ci svegliamo rendendoci conto<br />
che un sogno della notte appena trascorso, ha<br />
un qualcosa di diverso (un elemento, un<br />
colore, una valenza emotiva) rispetto ai sogni<br />
precedenti, che abbiamo trovato tale evento<br />
utile, interessante, gradevole, meritevole di<br />
ulteriore indagine o esposizione, cambiamo i<br />
nostri schemi cognitivi. Ciò che fino a quel<br />
momento era irrilevante o poco rilevante, sale<br />
nella nostra allocazione di attenzione, occupa<br />
uno spazio evidente all'interno della nostra<br />
memoria, è meritevole di altre combinazioni<br />
psicologiche, è oggetto e soggetto di flussi di<br />
pensiero. Ciò a sua volta si traduce<br />
nell'indirizzare la nostra percezione, in questo<br />
caso non sensoriale ma onirica, verso tale<br />
ambito di accadimenti. Venendosi a compiere<br />
un ciclo di feed-back che muta l'interezza del<br />
sistema percettivo-cognitivo, e la sua sintesi<br />
che è l'attenzione. Discende che con adeguate<br />
azioni è possibile plasmare il sistema stesso,<br />
fino a rimuovere quei traumi, o ciò che<br />
reputiamo tali, che lo hanno in qualche modo<br />
condizionato.<br />
In conclusione nell'ottica proposta, ciò che<br />
risulta rilevante non è tanto se l'accadimento<br />
abbia avuto sussistenza nel fisico,<br />
nell'emotivo, o nello psicologico; quanto<br />
piuttosto la volontà e la capacità dell'uomo di<br />
tradurre lo stesso in esperienza sostanziale.<br />
Andremo adesso a focalizzare la narrazione<br />
esclusivamente in ambito del lavoro onirico,<br />
offrendo dei momenti per lo stesso, e delle<br />
riflessioni che possono in qualche modo<br />
tornare utili per dare una maggiore sostanza a<br />
quella che deve essere la nostra aspirazione di<br />
conoscenza integrale della macchina umana.<br />
IL RISVEGLIO<br />
In molte scuole spirituali che lavorano con i<br />
sogni, onde evitare il fenomeno della<br />
castrazione onirica si ricorre all'uso di<br />
appositi mantra che devono essere recitati<br />
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