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Lex Aurea –numero- 38 - Fuoco Sacro

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<strong>Lex</strong> <strong>Aurea</strong> <strong>38</strong> – Libera Rivista di Formazione Esoterica<br />

Sito Web di riferimento www.fuocosacro.com Contatti lexaurea@fuocosacro.com<br />

ma possiamo rintracciare anche realtà<br />

oniriche vecchie di anni che si rivelano in<br />

tutto il loro splendore. Possiamo quindi<br />

dedurre che lo svolgimento onirico segue<br />

tempi e modalità proprie, che non solo<br />

determinati sogni sono il preludio di altri<br />

sogni, una sorta di anticamera, oppure la<br />

semenza per ulteriori espressioni, ma che vi<br />

sono degli elementi che nel corso degli anni<br />

sono continuamente riproposti alla nostra<br />

attenzione. Questi elementi (sogni interi,<br />

immagini, azioni) rappresentano dei<br />

fondamentali, delle chiavi di svolta, per<br />

comprendere la nostra architettura<br />

psicologica, e offrono la possibilità di<br />

cristallizzarsi in parole di potere o simboli<br />

strettamente personali. Ovviamente in quanto<br />

connessi alla nostra individualità, essi sono<br />

superiori a qualsiasi strumento che ci possa<br />

essere offerto in ogni ambito magico o<br />

esoterico, e utili per successivi impieghi.<br />

L’ATTENZIONE<br />

Malgrado questo punto avrebbe per rigor<br />

logico dovuto precedere quanto sopra esposto,<br />

ritengo che la capacità di fissare la nostra<br />

attenzione e presenza su di un determinato<br />

componente della nostra sedimentosa struttura<br />

psicologica, o altro che colga il nostro vivo<br />

interesse di indagine, sia una pratica<br />

necessaria e precedente ad ogni altro agire.<br />

Purtroppo spesso ciò che dovrebbe essere<br />

costante e fondamentale, viene trascurato<br />

conducendo agli stessi errori ed orrori di<br />

un‟abitazione priva di fondamenta.<br />

L‟opera propedeutica dell‟attenzione si<br />

dispiega attraverso la continua capacità di<br />

focalizzare l'obiettivo preposto. Ciò avviene<br />

in diversi modi, fra loro variamente articolati<br />

e complementari. Ad esempio il fissare<br />

un'immagine, il ridurre a livello grafico il<br />

nostro intendimento e oggetto di ricerca,<br />

oppure determinare un momento saliente della<br />

nostra vita, o una qualche azione che<br />

tendiamo a compiere durante lo stato di<br />

veglia. In quest‟ultimo caso ciò è utile per la<br />

cosiddetta pratica del sogno lucido che<br />

vedremo in seguito, mentre nei precedenti<br />

casi esposti per indirizzare lo svolgersi dei<br />

sogni lungo dei binari di nostro interesse e<br />

gradimento.<br />

Quando eravamo piccoli, ancora non<br />

fortemente condizionati dagli schemi culturali<br />

e sociali predominanti, la capacità di operare<br />

scelte consapevoli nel mondo onirico erano<br />

certamente più immediate di adesso. Le<br />

difficoltà dell‟uomo adulto sono da ricondursi<br />

ad una sorta di inerzia ostile della mente, che<br />

giudica irrilevanti per il quotidiano svolgersi<br />

della vita le informazioni che possono<br />

provenire dal mondo onirico. Inoltre la<br />

pesantezza della vita moderna, i suoi mille<br />

affanni e turbamenti, ci conducono a<br />

precipitare in uno stato di sonno<br />

inconsapevole e pesante, che vuole essere<br />

liberatorio, ma che in realtà spesso ci vede<br />

passivi e succubi di espressioni che si possono<br />

trasformare in autentiche visitazioni<br />

ossessive.<br />

La fissazione ci permette, con l‟adeguato<br />

esercizio, di orientare i nostri sogni, di<br />

stabilire delle linee di preminenza che dal<br />

mondo della veglia, senza rotture traumatiche,<br />

ci guidano nel mondo del sonno. Luogo<br />

deputato dagli antichi a manifestazioni divine,<br />

e a moniti profetici.<br />

Ecco quindi l‟utilità appena coricarti, a<br />

seguire di adeguato rilassamento, o durante<br />

degli opportuni momenti nella giornata, di<br />

visualizzare ciò che intendiamo far emergere<br />

durante la fase onirica. Un poco come nella<br />

favola di Pollicino, che semina molliche di<br />

pane per ritrovare la strada, noi seminiamo<br />

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