Usi civili e militari dei satelliti - Accademia Militare
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impotente ed irrimediabilmente dipendente dagli Stati Uniti per quanto<br />
riguarda i sistemi di intelligence spaziali ad alta tecnologia. E’ proprio<br />
questa superiorità militare e tecnologica a rendere, fra l’altro, gli Stati<br />
Uniti insofferenti ai condizionamenti che possono venire da una alleanza<br />
militare quale la NATO i cui membri sono lontani anni luce da questo<br />
livello di efficienze militare.<br />
Questa percepita impotenza alle porte dell’Europa indusse i paesi<br />
membri dell’UE ad approvare nel giugno del 1998 il programma di<br />
navigazione satellitare Galileo alternativo ed in competizione con il GPS<br />
statunitense. Il summit Franco-Britannico di Saint Malo nel dicembre del<br />
1998 segna il primo passo verso la definizione di una politica estera<br />
europea di sicurezza comune sulla scia della dichiarazione di<br />
Petersberg, avvenuta durante il Consiglio <strong>dei</strong> Ministri dell’Unione<br />
dell’Europa Occidentale del 19 Giugno 1992, che fissa gli obiettivi<br />
dell’attività umanitarie, di ricostruzione, mantenimento della pace e in<br />
genere delle attività <strong>militari</strong> <strong>dei</strong> paesi europei nelle aree di crisi. In<br />
seguito, prima il Consiglio Europeo di Cologna del giungo 1999, poi il<br />
Consiglio di Helsinki del dicembre 1999 costituiscono passi importanti<br />
verso la definizione di una politica europea di difesa e sicurezza. Viene<br />
deciso che entro il 2003 gli Stati membri dell’Unione Europea potranno<br />
su base volontaria dar luogo a una forza di reazione rapida, da 50000 a<br />
660000 uomini, da impiegare nelle aree di crisi secondo quanto previsto<br />
nella dichiarazione di Petersberg. Il Consiglio di Nizza nel dicembre 2000<br />
individua nella Unione dell’Europa Occidentale (UEO) l’organizzazione<br />
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