Usi civili e militari dei satelliti - Accademia Militare
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A questi vantaggi si contrappongono i seguenti svantaggi:<br />
• minore compattezza, a causa della minore densità dell’ossidante<br />
liquido rispetto a quelli solidi;<br />
• residuo di combustibile incombusto (sliver) più alto;<br />
• quando si presenta la necessità di modulare la spinta, il rapporto<br />
ossidante/combustibile varia sensibilmente, a detrimento della<br />
velocità efficace d’uscita;<br />
• l’efficienza di combustione è più bassa (una piccola percentuale di<br />
propellente rimane incombusta).<br />
Per dare un’idea delle velocità di uscita raggiungibili con questo tipo di<br />
endoreattori, consideriamo a titolo di esempio un propulsore, operante<br />
nel vuoto, utilizzante ossigeno liquido (LOX) come ossidante, ed asfalto<br />
addizionato con polverii metalliche come combustibile: esso risulta dare<br />
una c≅ 3000 m/s, quindi un poco più alta di quella conseguibile dai<br />
migliori endoreattori a propellente solido, e di poco inferiore a quella<br />
ottenibile da simili liquidi storable o LOX-idrocarburi. Se poi si ipotizza di<br />
utilizzare come ossidante l’ossigeno (o addirittura il fluoro) liquido, e<br />
come combustibile il berillio, si può arrivare a c≅ 3700 m/s nel vuoto,<br />
inferiore solo a quella di combinazione LOX-LH. Tale possibilità è tuttavia<br />
più teorica che pratica, a causa dell’elevatissima tossicità del berillio;<br />
potrebbe in teoria essere considerata per missioni in spazio profondo<br />
(cioè molto lontano dall’atmosfera terrestre), ma resta il rischio legato alla<br />
manipolazione a terra di un grano estremamente tossico. La velocità di<br />
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