Usi civili e militari dei satelliti - Accademia Militare
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La variazione di velocità annuale per la deriva NS è dell’ordine di 50 m/s,<br />
mentre per la deriva EO si ha una variazione annua di circa 1 m/s.<br />
Per le manovre di controllo di orbita e di assetto, sempre maggior<br />
interesse ricoprono gli studi di un sistema efficiente di micropropulsione.<br />
Sotto alcuni aspetti la vita di un satellite artificiale ne è strettamente<br />
legata, in particolar modo per quanto riguarda la quantità di propellente.<br />
La messa in orbita, in questi ultimi anni, di <strong>satelliti</strong> geostazionari di<br />
piccola massa ha richiesto un sistema di controllo di assetto in grado di<br />
fornire spinte a basso livello (valori dell’ordine del decimo di N) per<br />
durate notevoli (superiori a 5 anni).<br />
L’adozione di un sistema di micropropulsione pulsante, con modulazione<br />
della frequenza di accensione e spegnimento <strong>dei</strong> microrazzi, conduce ad<br />
una regolazione che esige il continuato funzionamento del sistema. Il<br />
satellite assume una dinamica che lo porta ad un funzionamento in “ciclo<br />
limite”, ossia la condizione di equilibrio risulta essere una continua<br />
oscillazione attorno ad un determinato punto di equilibrio, del resto mai<br />
raggiunto.<br />
In questo caso l’adozione di micropropulsori a basso livello di spinta è<br />
quanto mai favorevole poiché il consumo medio di propellente è<br />
proporzionale al quadrato dell’impulso di un “bit” di correzione.<br />
Se i <strong>satelliti</strong> geostazionari “spinnati” richiedono un livello di spinta<br />
dell’ordine di 2-25 N, quelli dell’ultima generazione richiedono invece<br />
livelli assai più bassi (0,5-3 N).<br />
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