Usi civili e militari dei satelliti - Accademia Militare
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sopportare da 1500 a 40000 cicli di carica e scarica senza guasti e senza<br />
bisogno di alcuna manutenzione.<br />
Si tratta quindi di prestazioni notevolmente superiori a quelle richieste<br />
usualmente nelle applicazioni terrestri. Questo implica l'uso di<br />
accumulatori di tipo avanzato e particolari accorgimenti di progettazione<br />
e di uso. Occorre in particolare che questi accumulatori siano sottoposti,<br />
durante ogni eclisse, a scariche poco profonde.<br />
Nonostante tutte queste precauzioni, nei <strong>satelliti</strong> per telecomunicazioni<br />
sono stati comunemente usati, fin dall'inizio, accumulatori a nichel-<br />
cadmio e a nichel-idrogenuri metallici, con energie specifiche che non<br />
superano i 24-36 Wh/kg (se si tiene conto del peso complessivo<br />
dell'accumulatore, contenitore compreso).<br />
Dato che gli accumulatori rappresentano il 15% del peso di un tipico<br />
satellite per telecomunicazioni e circa la metà del suo carico utile e che il<br />
lancio di un satellite geostazionario comporta costi dell'ordine di 50 k<br />
dollari/kg, si capisce perché gli accumulatori a nichel-idrogenuri metallici<br />
abbiano potuto soppiantare quelli a nichel-cadmio, solo per il fatto di<br />
essere del 30% più leggeri.<br />
Più recentemente, i progressi compiuti nei primi anni Novanta, nello<br />
sviluppo degli accumulatori a ioni di litio, hanno aperto la strada a<br />
prospettive di applicazione anche per questo tipo di accumulatore, che<br />
presenta energie specifiche relativamente alte (dell'ordine del centinaio di<br />
Wh/kg).<br />
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