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29-3-2011 MODULO A Che cos'è la linguistica ... - Appunti Unict

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In linea di massima non ci sono stati studiosi che hanno portato avanti le teorie di de Saussure perché tutte quelle successive si<br />

rifanno ai concetti saussuriani che nessuno mette in discussione; tuttavia non si possono individuare teorie ben precise che possono<br />

essere etichettate come propraiamente “saussuriane”.<br />

Dalle de Saussure si sviluppa <strong>la</strong> teoria dello struttralismo: i concetti di sistema, e quindi di struttura, diventano le basi di questa<br />

teoria che che non è limitata al<strong>la</strong> l., ma sconfina anche in altre discipline, ad es. <strong>la</strong> filosofia. Quindi l’influenza generale delle teorie di<br />

de Saussure è di carattere metodologico, perché il concetto di struttura, nello specifico, viene applicato anche ad elementi che sono<br />

diversi dal<strong>la</strong> lingua (per es. <strong>la</strong> società).<br />

In ambito linguistico, lo s., che si sviluppa sia a livello europeo che negli USA, si configura come teoria che si rifa a de Saussure.<br />

In partico<strong>la</strong>re, lo s. americano, pur prendendo le mosse da de Saussure, se ne allontana molto, a differenza dello s. europeo che invece<br />

rimane profondamente legato a de Saussure.<br />

STRUTTURALISMO AMERICANO<br />

Nel 1924 nasce <strong>la</strong> Linguistic Society of America che darà vita al<strong>la</strong> rivista “Language”. I principali esponenti del<strong>la</strong> LSA e quindi dello s.<br />

americano sono: Boas, Sapir, Whorf e Bloomfield.<br />

Lo s. americano viene influenzato dallo s. europeo perché tutti questi studiosi sono stati a stretto contatto con l’Europa (per es.<br />

Bloomfield ha studiato a Lipsia con i conparativisti; Boas e Sapir sono nati in Europa); ciò vuol dire che le due correnti non vanno viste<br />

come separate l’una dall’altra: questi studiosi partono dalle teorie linguistiche che nascono in Europa per poi svilupparne di proprie che<br />

le superino.<br />

Per capire Boas, Sapir e Whorf bisogna fare riferimento agli studi delle lingue degli Indiani d’America – <strong>la</strong> situazione americana è<br />

molto diversa da quel<strong>la</strong> europea: non esiste solo l’inglese ma anche altre lingue, quelle appunto dei nativi americani.<br />

Boas, Sapir e Whorf cercano di entrare a stretto contatto con le popo<strong>la</strong>zioni indiane, di apprenderne le lingue e poi di studiarle, dal<br />

momento che di queste lingue non esistono delle grammatiche, per cui il linguisti sono liberi, attraverso l’osservazione diretta, di<br />

crearne essi stessi, che spieghino <strong>la</strong> struttura di questi codici. Quindi per capire questi tre studiosi bisogna tenere a mente l’interesse<br />

che nasce in America nel<strong>la</strong> I metà del ‘900 verso queste lingue che sono totalmente diverse dalle nostre (inglese, francese, italiano,<br />

ecc.). da questo punto di vista si sviluppa una concezione del<strong>la</strong> lingua come elemento fortemente connesso con <strong>la</strong> società: secondo lo s.<br />

a. <strong>la</strong> lingua è profondamente connessa con le condizioni socio-ambientali ed è quindi influenzata dal<strong>la</strong> <strong>linguistica</strong> esterna. Questa è<br />

un’innovazione rispetto alle teorie precedenti nelle quali viene privilegiata <strong>la</strong> <strong>linguistica</strong> interna rispetto al<strong>la</strong> <strong>linguistica</strong> esterna. Di<br />

conseguenza <strong>la</strong> l. viene sempre associata all’antropologia, dando vita a nuove discipline - ad es. <strong>la</strong> sociologia delle lingue – nelle quali <strong>la</strong><br />

lingua viene vista in re<strong>la</strong>zione con <strong>la</strong> società in cui viene par<strong>la</strong>ta.<br />

In questo clima culturale si sviluppa <strong>la</strong> cosiddetta IPOTESI SAPIR-WHORF (ormai superata) che si basa sul<strong>la</strong> connessione tra l.,<br />

realtà e lingua. Tale connessione, tra lingua e società, tra lingua e cultura e tra lingua e ambiente, si estremizza diventando<br />

DETERMINISMO : l’ambiente, <strong>la</strong> società vengono determinati dal<strong>la</strong> lingua, <strong>la</strong> visione che ognuno di noi ha del<strong>la</strong> realtà è determinata<br />

dal<strong>la</strong> lingua, ognuno di noi vede il mondo circostante in base al<strong>la</strong> lingua che par<strong>la</strong>.<br />

Es.: Sapir e Whorf hanno studiato l’Hopi e si accorsero che i nomi venivano divisi in sostantivi animati e sostantivi inanimati e<br />

che tra i primi inserivano anche le nuvole e i sassi. Secondo i due studiosi per gli Hopi le nuvole e i sassi sono esseri animati. Altri<br />

linguisti risposero prendendo in considerazione altre società dove i nomi sono divisi in femminili e maschili e tra i primi vi è <strong>la</strong> pietra<br />

mentre tra i secondi il tavolo; ma ciò non vuol dire che <strong>la</strong> pietra è considerata di sesso femminile, così come il tavolo non è considerato<br />

di sesso maschile.<br />

Quindi Boas, Sapir e Whorf facevano confusione tra le categorie linguistiche e le categorie biologiche, infatti oggi Ipotesi Sapir-<br />

Whorf è superata; nessuno fa più riferimento a questa concezione deterministica del<strong>la</strong> realtà.<br />

All’interno dello s. a. si sviluppano alte teorie che sono sistematizzate da Bloomfield in un libro del 1933, “Language”. Bloomfield studia<br />

in Europa, quindi conosce bene tutte le teorie linguistiche precedenti e <strong>la</strong> sua massima aspirazione è fare con <strong>la</strong> <strong>linguistica</strong> sincronica<br />

quello che i comparativisti hanno fatto con <strong>la</strong> <strong>linguistica</strong> diacronica: come questa è stata sistematizzata scientificamente, così<br />

Bloomfield vuole ordinare e trattare scientificamente <strong>la</strong> l. sincronica.<br />

All’epoca l’interesse per <strong>la</strong> sincronia non si era ancora sviluppato; è con de Sassure che <strong>la</strong> lingua viene studiata privilegiando il punto di<br />

vista sincronico rispetto a quello diacronico.<br />

Bloomfield si schiera con i comparativisti ma allo stesso tempo è influenzato dallo strutturalismo di de Saussure; quindi questi due<br />

elementi si congiungono nel<strong>la</strong> sua massima ambizione.<br />

La teoria di Bloomfield è di carattere strutturalista, ma al contempo fa riferimento anche al COMPORTAMENTISMO-<br />

MECCANICISMO. Bloomfieldè fermamente convinto che <strong>la</strong> lingua vada osservata direttamente: di fondamentale importanza per lo<br />

studio di una lingua è l’osservazione concreta dei fatti linguistici e, attraverso dei procedimenti induttivi si può risalire a delle regole;<br />

si tratta quindi di un metodo empirista.<br />

Bloomfield dice:<br />

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