marzo-aprile 2010 - Fnsi
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MIRELLA DELFINI<br />
mOlluScO SArà lEI!<br />
La vita segreta dei piccoli<br />
abitanti del mare<br />
Editori Riuniti, university press,<br />
GEI, 2009, pagg. 268<br />
Euro 18,00<br />
INSETTO SArAI Tu<br />
Introduzione di Giorgio Celli<br />
Editori Riuniti, university press,<br />
GEI, 2009, pagg. 268<br />
Euro 18,00<br />
“ha inventato la divulgazione<br />
scientifica umo-<br />
L’autrice<br />
ristica” dopo essere stata<br />
inviata speciale “anche nelle zone calde<br />
del mondo”, giornalista di vari quotidiani,<br />
da Il Giorno a Paese sera, a Repubblica,<br />
a L’Unità, protagonista di trasmissioni radiofoniche<br />
in Italia e all’estero, collaboratrice<br />
del Giornalino delle Edizioni paoline.<br />
Insomma, Mirella è un’autorità, i suoi volumi<br />
hanno avuto (compresi questi) varie<br />
edizioni, e tanti lettori. Dell’”insetto”,<br />
uscito per la prima volta vent’anni fa,<br />
Piero Angela ha scritto: “E’ un libro tamtam,<br />
chi lo legge lo consiglia subito a un<br />
altro..”. L’insetto adesso è impreziosito<br />
dai disegni di Forattini che invogliano a<br />
sfogliare le pagine , per seguire appassionatamente<br />
le avventure del bruco autostoppista,<br />
della vespa eumene, dell’ape<br />
megachile, del coleottero zyras, fra<br />
termiti, cimici di bosco, geotrupi, cicale,<br />
formiche fulve, afidi, mosche e via elencando,<br />
tutti “spassosi e furbissimi amici”<br />
come li chiama M.D.: “Loro non sono invecchiati,<br />
è la scienza che ha fatto passi<br />
da gigante, ed oggi delle loro astuzie se<br />
ne sa molto di più. Purtroppo gli esseri<br />
umani nel frattempo hanno fatto anche<br />
gigantesche castronerie e continuano a<br />
farle , così oggi gli insetti sono molto più<br />
vicini a diventare “padroni della Terra”<br />
come prevedeva già nel 1970 il grande<br />
entomologo Karl von Frish”. Insetti che,<br />
riconosce Celli “non sono popolari, l’uomo<br />
della strada non li ama”. Ma “ridiamo<br />
degli insetti e con gli insetti, perché ridere<br />
delle proprie paure significa averle già<br />
superate”. Invito accolto. Quanto ai piccoli<br />
abitanti del mare del primo libro,<br />
“Mollusco sarà lei!” è il seguito ideale di<br />
Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne.<br />
Biologia come scienza e come avventura.<br />
Un insolito divertimento.<br />
lO ScAffAlE<br />
CELINO BERTINELLI<br />
NON vENNE lA bEfANA<br />
Racconti e poesie<br />
Grafiche Torato Edizioni, pagg. 156<br />
Euro 8,00<br />
C osa<br />
non ha fatto nella vita<br />
Celino Bertinelli, classe<br />
1918, nato nella Bassa Parmense,<br />
vissuto nella Bassa Padovana:<br />
giornalista dal ’46, per trent’anni<br />
segretario dell’Associazione<br />
Stampa Padovana, segretario dell’Ordine<br />
veneto, consigliere e assessore<br />
del Comune di Padova, dove,<br />
per 22 anni, ha diretto il Teatro<br />
Verdi, presidente di numerosi enti<br />
pubblici, Grand’ Ufficiale al merito<br />
della Repubblica. Ha scritto molto,<br />
racconti, poesie, commedie. In questo<br />
volume i racconti, spesso velati<br />
di malinconia, di rimpianti: i ricordi<br />
dell’infanzia sul Po, della guerra,<br />
delle donne innamorate e sfortunate.<br />
Le poesie, forse, scavano di più<br />
nel profondo: anch’esse datate.<br />
Bambino o vecchio, Bertinelli è<br />
sempre illuminato da dolcezza soffusa<br />
che diventa malinconia , dolore<br />
appena mascherato. “Perderti<br />
per ritrovarti; / tacere per sentirti; /<br />
sognarti per averti; / son tutti modi<br />
per amarti è del ’72. Una delle ultime:<br />
Dammi una stella, / dice il bimbo<br />
alla mamma, / volgendo il volto<br />
paffuto / verso l’alto, / ove brillano e<br />
vibrano / tanti piccoli lumi, / che<br />
paion dipinti / sulla tela / che di<br />
giorno / bella si scorge / colorata di<br />
blu. / Tende la mano / il bimbo che<br />
sogna / un mondo di stelle, / fors’anche<br />
lontano, / ma pur sempre<br />
disposto / a donare la gioia / a chi<br />
solo conosce / la pura bellezza / che<br />
l’età gli impone. E’ del luglio 2009.<br />
Del ’66 invece Le pagine bianche /<br />
mi guardano fredde. / Il tempo passato,<br />
/ le gioie, le ansie, / gli affanni,<br />
/ le cose incompiute, / i fatti salienti:<br />
/ tutto da esse / potrei riavere.<br />
/ E nulla rimane, / nelle pagine<br />
bianche. / Intonsi quei fogli, / dai<br />
bordi ingialliti, / mi tolgono oggi / il<br />
mio domani.<br />
13<br />
Il GIOrNAlISTA | mAGGIO | GIuGNO | <strong>2010</strong><br />
ROMANO BARTOLONI<br />
CARLO FELICE CORSETTI<br />
GuIdA All’uNIvErSO<br />
cOmuNIcAZIONE<br />
Sallustiana Multimedia, <strong>2010</strong>,<br />
pagg. 384<br />
Euro 20,00<br />
brutta aria per i<br />
giornalisti e per l’infor-<br />
“Tira<br />
mazione, stretta (e costretta)<br />
– scrive nella prefazione il presidente<br />
dell’Ordine, Lorenzo Del Boca –<br />
in ambiti sempre più angusti e meno liberi.<br />
I cosiddetti poteri forti vogliono la<br />
comunicazione che piace a loro, anche<br />
un po’ sciatta e , se occorre, superficiale<br />
purchè sia loro utile”. E continua: “E’<br />
una crisi che colpisce soprattutto i cronisti”.<br />
Notazione significativa nel Centenario<br />
del Sindacato cronisti romani,<br />
occasione importante di racconto per il<br />
duo Bartoloni-Corsetti, il primo giornalista<br />
di lungo corso, presidente del sindacato<br />
che ha toccato il secolo di vita,<br />
noto ai nostri lettori come tesoriere dell’UNGP<br />
e infaticabile scrittore su questo<br />
nostro periodico; il secondo generale<br />
dei carabinieri ed esperto comunicatore,<br />
non solo per la Benemerita. Questa<br />
“guida”si giova degli scritti di tanti colleghi<br />
che “ricordano” fatti e fattacci di<br />
cronaca, le peripezie per raccontarli, e<br />
svelano a distanza di decenni i risvolti<br />
degli accadimenti , da “Pio XII morto<br />
due volte” alla “bici del Duce”, dall’inchiesta<br />
sui travestiti dei giovani cronisti<br />
di Momento Sera alla “diabolica signora<br />
Kappler”, dalle “foto rubate del morto”<br />
alle guerre fra i giornali (rivalità mai<br />
appianate e battaglie quotidiane senza<br />
esclusione di colpi, anche bassi), dalla<br />
tragica vicenda di Alfredino, al terrorismo,<br />
alla seduta spiritica di Prodi, ai 55<br />
giorni di Moro. Cronaca nera, cronaca<br />
bianca, cronaca rosa. L’avventura della<br />
cronaca esemplificata pagina su pagina,<br />
senza trionfalismi. Chi erano gli autisti<br />
dei giornali ? E quanti gettoni dovevi<br />
avere in tasca? E che faceva il cronista<br />
in Campidoglio? E quel “cadavere di<br />
nome Pasolini”? Tanti fatti raccontati in<br />
tanti anni. La nostra storia (questa di<br />
Roma e tanta altra – pure spesso già<br />
centenaria – di tutt’Italia), i “segreti del<br />
mestiere”, la riprova che la stampa serve<br />
se è libera e i cronisti sono lasciati liberi<br />
di fare il loro lavoro.