10.06.2013 Views

La Chiesa dei Teatini - Interventi.net

La Chiesa dei Teatini - Interventi.net

La Chiesa dei Teatini - Interventi.net

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Enrichetta<br />

Adelaide, i<br />

<strong>Teatini</strong> ed il<br />

barocco<br />

<strong>La</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>dei</strong> <strong>Teatini</strong> (Theate era il<br />

nome latino di Chieti) fu voluta dalla<br />

principessa Enrichetta Adelaide di<br />

Savoia e dal suo consorte Ferdinando<br />

Maria Principe Elettore di Baviera.<br />

<strong>La</strong> futura principessa di Baviera, nata<br />

a Torino nel 1636, non aveva mai<br />

conosciuto suo padre, il duca Vittorio<br />

Amedeo di Savoia, che morì un anno<br />

dopo la sua nascita. <strong>La</strong> madre di<br />

Adelaide, Cristina principessa di<br />

Francia, educò la figlia, descritta<br />

deboluccia e capricciosa, da vera<br />

dama di corte, sognando per lei la<br />

corona di Francia. <strong>La</strong> vita a Torino<br />

trascorreva in un’atmosfera di tolleranza<br />

e spensieratezza tra tornei,<br />

giochi di corte, feste, balli e spettacoli<br />

teatrali, a cui la giovane nobildonna<br />

partecipava con entusiasmo e<br />

talento.<br />

Dopo che nel 1650 venne deciso da<br />

sua madre che Adelaide sarebbe<br />

andata in sposa al principe ereditario<br />

bavarese, per lei sembrò crollare un<br />

mondo. Addirittura il delegato bavarese<br />

a Torino, inviato dalla madre di<br />

Ferdinando per definire i particolari<br />

delle nozze, espresse i suoi dubbi che<br />

Adelaide potesse essere davvero<br />

adatta alla vita di corte severa e formale<br />

di Monaco. Ed infatti le nozze<br />

vennero dapprima rinviate. Quando<br />

però per l’allora quattordicenne<br />

Adelaide venne il momento di salire<br />

sulla carrozza che la avrebbe portata<br />

al di là delle Alpi, si dice che abbia<br />

pianto lacrime a fiumi intuendo, a<br />

ragione, che non avrebbe più rivisto<br />

la città che amava e che la sua vita<br />

sarebbe cambiata radicalmente.<br />

Adelaide partì portandosi dietro, oltre<br />

ad una ricchissima dote, tutta una<br />

INTERVenti<br />

Ausgabe Oktober - Dezember 2003<br />

corte di dame di compagnia, valletti,<br />

confessore, cuoco, medico ecc., che<br />

vennero però presto rispediti uno<br />

dopo l’altro a Torino. Il primo abbraccio<br />

"ufficiale” con il futuro timido e<br />

taciturno sposo, allora quindicenne,<br />

risultò freddino e poco romantico,<br />

…nel sottofondo di una pioggia<br />

scrosciante.<br />

E per Adelaide, che conosceva bene il<br />

francese ma per niente il tedesco <strong>dei</strong><br />

suoi ospiti, i primi tempi a Monaco<br />

furono assai duri, non abituata all’etichetta<br />

e allo stesso tempo alla<br />

rudezza <strong>dei</strong> modi della corte bavarese,<br />

così diversa da quella <strong>dei</strong> Savoia.<br />

Anche i rapporti con la suocera erano<br />

a dir poco problematici. E Adelaide si<br />

rifugiò nella fede e nella preghiera,<br />

cosa che risultò poi il primo vero<br />

punto d’incontro col suo consorte.<br />

Questi non riusciva, all’ombra della<br />

dominante madre e del principe reggente,<br />

a prendere piede sulla scena<br />

politica, ma sua moglie gli fece sentire<br />

di essere dalla sua parte appoggiandolo<br />

con consigli e avvertimenti,<br />

cosa che le procurò ancora più diffidenza<br />

da parte della madre di<br />

Ferdinando. Nonostante i suoi tentativi<br />

la principessa soffriva per non<br />

riuscire ancora a farsi ben volere nella<br />

nuova corte tanto più che non era in<br />

grado di donare un erede al marito.<br />

A 23 anni Adelaide si ammalò di una<br />

CULTURA<br />

grave malattia alla quale subentrò<br />

anche una depressione: Ferdinando la<br />

accompagnò a Starnberg e le fu vicino<br />

finché non si riprese. In questa<br />

occasione i due fecero il voto di costruire<br />

a Monaco una chiesa ed un<br />

convento dedicati all’ordine di san<br />

Gaetano di Thiene, se il Signore avesse<br />

loro concesso la grazia di avere un<br />

figlio. L’anno successivo venne alla<br />

luce una "bellissima principessa” e<br />

l’anno dopo il tanto desiderato erede<br />

maschio. Ferdinando acquistò gradualmente<br />

forza ed autorità e fece<br />

alla moglie regalo di una cospicua<br />

quantità di denaro che le permise di<br />

realizzare il loro voto.<br />

Ottenuto così il consenso del marito,<br />

Adelaide fece giungere a Monaco il<br />

confessore della sua adolescenza<br />

torinese, il teatino don Stefano Pepe.<br />

In seguito giunsero uno dopo l’altro<br />

nel capoluogo bavarese architetti,<br />

artisti e capomastri italiani. Essi portarono<br />

con sé nuove idee e nuovi stili,<br />

in particolare il nuovo stile dall’Italia,<br />

il barocco, che finì per conquistare ed<br />

affascinare i loro ospiti. Adelaide<br />

introdusse nella corte la passione per<br />

l’opera italiana, organizzando nel<br />

1654 la prima rappresentazione in<br />

grande stile (<strong>La</strong> ninfa ritrosa) e iniziando<br />

i monacensi ad un amore per<br />

l’opera lirica che permane ancora<br />

oggi. Anche il nome di Nymphenburg<br />

venne dato da lei alla famosa residenza<br />

estiva <strong>dei</strong> reali di Baviera.<br />

<strong>La</strong> passione di Adelaide per il balletto<br />

la portò a promuovere numerosi spettacoli<br />

con artisti italiani, a cui partecipava<br />

con entusiasmo lei stessa.<br />

Adelaide scomparve nel 1676 a 40<br />

anni lasciando un compagno inconsolabile<br />

e ai suoi sudditi un’apertura<br />

verso il Bel Paese, che contribuì assai<br />

a far diventare Monaco - come dicono<br />

in molti - la città più settentrionale<br />

d’Italia.<br />

gm<br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!