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1^ CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI TORINO N. 2/12 ... - LeggiOggi

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CONCLUSIONI DELLE PARTI<br />

Il Procuratore Generale chiede la conferma della sentenza appellata.<br />

Il difensore della parte civile Associazione Medicina Democratica - Movimento per la Salute<br />

ONLUS chiede la conferma della sentenza appellata.<br />

I difensori degli imputati e del responsabile civile insistono nell’accoglimento dei motivi di appello.<br />

IL DEVOLUTO<br />

Le uniche 1 Parti che hanno impugnato la sentenza di primo grado sono state<br />

• gli imputati (sotto vari profili, anche via via subordinati, che come vedremo toccano tutti i<br />

capi della prima sentenza con esclusione della sola sussistenza oggettiva del reato di<br />

incendio)<br />

• e la TK Acciai Speciali Terni S.p.A. (d’ora in poi TKAST) nella sua duplice veste di<br />

1. responsabile civile per i danni prodotti alla parte civile Medicina democratica<br />

Movimento di lotta per la Salute Onlus (unica p.c. rimasta nella presente fase) 2 : ne<br />

ha contestato la legittimazione processuale, chiedendo la sua estromissione dal<br />

processo ovvero, in subordine, una riduzione della somma liquidata a suo favore in<br />

primo grado;<br />

2. e di ente ai sensi del D.Lgs 231/2001: ha contestato in fatto la sussistenza dei<br />

presupposti dell’illecito per cui è stata condannata (artt. 5 lett. a e 25 septies del<br />

D.Lgs cit.) chiedendo, in subordine graduato, di sollevare sotto vari profili questioni<br />

di costituzionalità della norma ovvero una diminuzione delle sanzioni adottate.<br />

Si è detto che le Difese degli imputati hanno chiesto, sotto vari profili, la loro assoluzione nel<br />

merito da tutti i reati loro contestati e ritenuti in primo grado, con motivi che si dettaglieranno in<br />

seguito.<br />

Ma esse hanno svolto anche motivi di carattere procedurale o istruttorio.<br />

Infatti:<br />

• le Difese di tutti gli imputati innanzitutto hanno avanzato eccezioni di nullità -per violazione<br />

dell’art. 178 c.p.p.- dell’avviso di conclusioni indagini e degli atti consequenziali sotto il<br />

1<br />

Il PM ha rinunciato nella fase d'appello all'impugnazione originariamente presentata in merito all'entità delle sanzioni<br />

e delle misure adottate nei confronti dell'ente<br />

2<br />

Già in primo grado i parenti delle vittime erano state integralmente risarcite. Le numerose altre parti civili (enti<br />

territoriali, sindacati, associazioni onlus, ma non Medicina Democratica) hanno ottenuto, fino alla data di fissazione del<br />

giudizio d’appello, somme di denaro a totale copertura delle loro pretese; nella presente fase d’appello la TKAST ha<br />

formalmente rinunciato a ripetere in futuro tali versamenti; ciò nonostante, tali parti civili non hanno revocato la loro<br />

costituzione in giudizio ma questa Corte ha disposto d'ufficio la loro estromissione, per carenza di interesse, con<br />

ordinanza del 30 novembre 20<strong>12</strong><br />

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