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1^ CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI TORINO N. 2/12 ... - LeggiOggi

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dell'ordine di 1.000-1.200 litri 54 . L’afflusso dell’olio ai flessibili è comandato da elettrovalvole a<br />

loro volta comandate elettricamente 55 .<br />

La centrale è costituita da 4 pompe collegate al serbatoio. Vi sono dei misuratori magnetici di<br />

livello dell’olio contenuto nel serbatoio 56 : quando il livello è il minimo (livello minimo di esercizio),<br />

le pompe si arrestano automaticamente e con loro la lavorazione 57 .<br />

Quando vi è una diminuzione di pressione in caso di perdita di olio e il livello di esso nel serbatoio<br />

è basso, il misuratore magnetico nel serbatoio produce un segnale di allarme nel pulpito principale.<br />

Nella linea 5 vi sono poi 4 centraline oleodinamiche minori (se ne vedono due nella prima<br />

planimetria), disposte lungo lo sviluppo dell’impianto e con serbatoi di olio inferiori ai 500 litri,<br />

preposte al funzionamento di specifici funzioni (3 nella sezione di ingresso che servono la<br />

punzonatrice, il carro codacci e la centratura aspo svolgitore; una verso il forno che serve i rulli<br />

centratori).<br />

Sui pulpitini sono installati dei pulsanti di arresto ed emergenza che, se azionati, disattivano alcune<br />

elettrovalvole 58 .<br />

Il pulpito principale, che è la postazione del primo addetto o leader della squadra di operai, è una<br />

ampia cabina dotata di pareti vetrate; al suo interno vi sono vari monitor che riportano l'immagine<br />

di alcune telecamere posizionate lungo la linea; il ct della Difesa, ing. QUETO, esclude che vi fosse<br />

un monitor che inquadrasse il preciso punto di innesco o di divampamento dell’incendio del 6.<strong>12</strong>.07<br />

ma afferma 59 che la zona, benché distante una ventina di metri, era direttamente visibile attraverso<br />

le vetrate del pulpito [vedremo in seguito come l’affermazione sia smentita dalla circostanza che<br />

l’innesco si verificò all’interno della struttura, profonda <strong>12</strong> metri, addirittura in una intercapedine<br />

per accedere alla quale il passaggio era molto stretto 60 , e non lungo il fianco esterno dell’impianto,<br />

teoricamente avvistabile da chi si fosse trovato nel pulpito]; sul quadro di comando del pulpito sono<br />

presenti pulsanti di arresto e di emergenza 61 fra cui il pulsante di arresto emergenza linea.<br />

I ct hanno dibattuto 62 e convenuto che sia il pulsante di emergenza e arresto posto nel pulpito sia<br />

quelli dislocati nei pulpitini lungo la linea, se usati, avrebbero disattivato i circuiti elettrici che<br />

alimentavano la centrale oleodinamica 63 e dunque abbattuto la pressione dell’olio idraulico 64 .<br />

54 P. 66 di trascr. ing. ALLAMANO in ud. 7.4.09<br />

55 V. pp.14-20 di ct QUETO-BETTA in fald. 18/A. Le elettrovalvole sono del tipo a tre posizioni<br />

56 Sono quattro e indicano livello massimo di esercizio, livello operativo, livello olio basso , livello minimo di esercizio.<br />

Si è misurata la distanza fisica fra livello minino e basso (10 cm.), da livello basso a livello operativo (36 cm.) .<br />

57 Relazione allegata a verbale di accertamento e rilievi all. 6/1<br />

58 Solo quelle a tre posizioni o vie, e non quelle a due (v. dibattito Ct delle Parti). Peraltro c’è da notare che sia secondo<br />

i Ct del PM MARMO e ALLAMANO (v. loro tabella inserita a p. 35 di relaz.), sia secondo i ct della Difesa QUETO-<br />

BETTA (v. p. 14 di relaz), le elettrovalvole che servono specificamente la sezione d’entrata della linea sono a tre<br />

posizioni o vie<br />

59 QUETO, p. 64/72, non afferma che qualche monitor riprendeva la zona ove è avvenuto l’innesco dell’incendio. E<br />

anzi aggiunge che la zona dell’incendio, benchè distante una ventina di metri, sarebbe stata direttamente visibile dal<br />

pulpito.<br />

60 I vigili del fuoco e la Polizia l’hanno ripreso in un filmato da cui sono stati poi estratti 10 secondi, visti nell'ud.<br />

13.2.09<br />

61<br />

Fig. 4 ct BETTA-QUETO in fald. 18/A. Cap. 8 di relazione 30.6.10<br />

62<br />

V.dibattito con ct. Pm ZUCCHETTI<br />

63<br />

V. ampia spiegazione tecnica a P. 20 relaz. BETTA-QUETO<br />

44

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