10.06.2013 Views

1^ CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI TORINO N. 2/12 ... - LeggiOggi

1^ CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI TORINO N. 2/12 ... - LeggiOggi

1^ CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI TORINO N. 2/12 ... - LeggiOggi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SECONDA PREMESSA<br />

1. LA MATERIA CON<strong>DI</strong>VISA SULLA <strong>DI</strong>NAMICA ESSENZIALE<br />

DELL’INCEN<strong>DI</strong>O<br />

2. I <strong>DI</strong>VERSI PUNTI <strong>DI</strong> VISTA DELL'ACCUSA E DELLE <strong>DI</strong>FESE<br />

DEGLI IMPUTATI CON RIFERIMENTO AI COMPORTAMENTI<br />

TENUTI DAGLI OPERAI<br />

Per fissare subito quali sono i temi ancora dibattuti fra le Parti, va detto che ampia parte<br />

dell’istruttoria svoltasi in primo grado è stata dedicata alla ricostruzione materiale delle cause del<br />

disastro: il P.M. 5 , la P.C. 6 e le Difese degli imputati 7 hanno affidato a specialisti della materia il<br />

compito di individuare tutti i fattori che entrarono in gioco nella causazione dell’incendio e della<br />

morte dei sette operai nella zona di ingresso della Linea 5 di Torino. Tutti i consulenti hanno<br />

prodotto corpose relazioni scritte e sono stati sentiti in contraddittorio.<br />

La prima Corte, nella sua sentenza, ha dato atto dei risultati di tali studi e ne ha tratto elementi ed<br />

argomenti per ricostruire come effettivamente a suo giudizio si dipanarono gli eventi nella nottata<br />

del 5/6 dicembre 2007. Da tale ricostruzione ha fatto discendere l’individuazione di plurime<br />

responsabilità concausali in capo agli imputati.<br />

Le Difese appellanti oggi criticano la sentenza di primo grado per aver sottovalutato le precise<br />

circostanze di fatto e dunque le vere cause dell’incendio nella specifica sezione dell’impianto teatro<br />

dei fatti, prediligendo piuttosto ricostruzioni di contesto che derivavano soprattutto dal discutibile<br />

testimoniale raccolto fra gli operai: secondo le Difese, la metodologia ricostruttiva adottata dalla<br />

prima sentenza aveva invertito arbitrariamente il ragionamento che deve sorreggere una corretta<br />

decisione, la quale deve poggiare sulla precisa ricostruzione delle cause immediate di un evento e,<br />

solo successivamente, deve prenderne in esame le eventuali cause remote.<br />

Un approccio più analitico nella ricostruzione delle cause immediate avrebbe, secondo le Difese,<br />

mostrato subito come l’incendio aveva avuto origine per il concatenarsi e sommarsi di eventi tanto<br />

numerosi ed eccentrici (fra di essi anche vari comportamenti gravemente negligenti ed imprudenti<br />

tenuti dagli operai) da interrompere qualunque nesso causale rispetto a cause più remote<br />

eventualmente addebitabili agli imputati; e, comunque, un approccio più analitico e preciso alle<br />

cause avrebbe mostrato come tale concatenarsi di circostanze aveva reso di fatto gli eventi<br />

accaduti del tutto imprevedibili per gli imputati.<br />

Accogliendo lo stimolo proveniente dalle Difese, questa Corte metterà al centro della propria<br />

attenzione innanzitutto la precisa individuazione delle cause materiali dirette dell’incendio.<br />

5 Ingg. Luca MARMO e Luca ALLAMANO, Norberto PICCININI in Fald. 18<br />

6 Ingg. Roberto CARRARA e Bruno THIEME, dott. Luigi MARA in Fald. 18/D e E<br />

7 Ingg. Vittorio BETTA e Bernardino QUETO in Fald. 18<br />

24

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!