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Quaderno Romania - ARTI Puglia

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afforzato l’immagine e il prestigio del paese, attirando un numero crescente di investitori<br />

stranieri. Nei primi due mesi del 2008 gli investimenti stranieri sono incrementati del 40%<br />

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.<br />

Gli stessi indicatori macroeconomici confermano un trend positivo: la crescita del paese è<br />

stata del 8.2% nel primo trimestre 2008, il PIL è cresciuto del 7.5% rispetto allo stesso<br />

periodo dell’anno precedente e la disoccupazione è scesa di 60.000 unità.<br />

Tuttavia, permangono alcuni aspetti sensibili sui quali le istituzioni romene devono prestare<br />

una certa attenzione, in primo luogo l’inflazione, che ha toccato a marzo 2008 l’8.63%,<br />

seguita dal deficit di conto corrente, che ha raggiunto la cifra di 1.1 miliardi di euro,<br />

superando in modo considerevole il PIL nazionale.<br />

Nel primo trimestre del 2008 l’economia romena ha registrato una crescita dell’8,2%<br />

rispetto allo stesso periodo del 2007, molto più di quanto previsto dagli analisti e<br />

nonostante le sfavorevoli condizioni internazionali. Questo contro un crescita media europea<br />

del 2,5%. L’aumento del PIL, nelle condizioni della crisi economica internazionale, fa sì che<br />

la <strong>Romania</strong> rimanga un paese attraente dal punto di vista del clima d’affari, occupando il<br />

secondo posto nell’Europa Centrale e dell’Est, dopo la Russia. L’Istituto Romeno di Statistica<br />

precisa che il totale degli investimenti realizzati nell’economia nazionale è stato del 35,2%<br />

maggiore, nel primo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ammontando<br />

complessivamente a 3,4 miliardi di euro.<br />

Persino le più rosee previsioni degli analisti romeni sono state superate, a causa della<br />

combinazione di vari fattori che hanno portato a tale record. Senz'altro, la crescita<br />

economica del paese è stata trainata dal settore delle costruzioni: per questo settore si<br />

prevede una continua crescita negli anni a venire (infrastrutture, uffici, spazi residenziali). Il<br />

secondo evento eccezionale è stato poi l'incasso record di TVA (la nostra IVA), dovuto<br />

soprattutto ai finanziamenti europei per la costruzione di infrastrutture. Va poi fatta<br />

menzione dello sviluppo del settore auto, con la Dacia che sforna a pieno ritmo le Logan e<br />

Ford che investe in Automobili Craiova.<br />

Sul modo in cui questo indicatore influenza l’incremento degli investimenti e il tenore di vita<br />

dei romeni, va fatta menzione di un approfondimento di Valentin Tigau. La crescita<br />

economica del primo trimestre del 2008 (8,2%) ha superato le aspettative degli analisti e<br />

delle autorità, che prevedevano una crescita del PIL di solo il 7,5 %. La performance si<br />

registra nelle condizioni in cui i prezzi degli alimenti sono aumentati, condizione che colloca<br />

la <strong>Romania</strong>, da questo punto di vista, al sesto posto tra i paesi UE. Il salario medio dei<br />

romeni, di 2,86 euro l’ora, piazza il paese al penultimo posto tra i paesi europei membri.<br />

L’analista economico Liviu Voinea ritiene, però, naturale questa evoluzione: “Una crescita<br />

economica porta alla crescita del prezzo di tutti gli attivi dell’economia e, implicitamente, al<br />

caro-prezzi. Dunque, è un fenomeno. Soprattutto nei paesi che tentano di raggiungere il<br />

livello di altre economie, come è il caso della <strong>Romania</strong>, che vuole raggiungere il livello<br />

medio dell’UE e ha ritmi di crescita superiori alla media comunitaria, i prezzi in simili<br />

economie tendono a crescere più velocemente. È un processo di convergenza anche dei<br />

prezzi, parallelamente alla convergenza economica”. Liviu Voinea aggiunge che, in questo<br />

caso, vanno considerate le fonti della crescita economica spettacolare: ”Nessuno nega che<br />

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IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

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