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Quaderno Romania - ARTI Puglia

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2. I settori industriali e tecnologici<br />

2.1. Il settore agroalimentare<br />

2.1.1. Breve presentazione del settore<br />

La crescita economica della <strong>Romania</strong> potrebbe superare la soglia dell’8% nel 2008,<br />

nonostante l’anno agricolo non sia stato uno dei migliori in termini di quantità prodotte. Nel<br />

primo trimestre dell’anno, l’economia ha registrato un aumento inaspettato dell’8.2%, in<br />

ragione dell’eccedenza del settore edilizio e dei servizi, ma, secondo i rappresentanti della<br />

BNR, un anno agricolo produttivo potrebbe contribuire addirittura di 1-2 punti percentuali<br />

sulla crescita economica 2008, che potrebbe dunque superare la soglia del 7%. L’agricoltura<br />

ecologica rappresenta infatti, assieme all’industria tessile, all’industria leggera e quella di<br />

mobile, una delle tre principali risorse dell’export romeno.<br />

La <strong>Romania</strong>, con una superficie di 238.391 km² e una popolazione di 21,7 milioni di<br />

abitanti, occupa il secondo posto in Europa, dopo la Francia, come terreno agricolo procapite.<br />

L’agricoltura in <strong>Romania</strong>, in generale, è sempre stato un settore di primaria<br />

importanza per il Paese. Tale vocazione primaria è riscontrabile anche dai dati relativi alla<br />

popolazione residente nelle zone rurali, pari al 44,8% del totale. Mentre pero’ i settori<br />

industriali e dei servizi si evolvono avvicinandosi a valori tipici di un’economia più evoluta,<br />

l’agricoltura invece mostra segni di stasi. Le persone occupate in agricoltura sono risultate<br />

essere, nel 2006, 2,8 milioni, pari al 30,5% del totale della popolazione occupata. Anche il<br />

contributo alla formazione del PIL nazionale è abbastanza significativo, attestandosi intorno<br />

al 7,5%. Va poi fatta menzione di come la popolazione agricola registry una struttura<br />

professionale di buon livello: 50 mila specialisti hanno ottenuto certificate di preparazione<br />

superiore e il 35,4% della popolazione occupata in agricoltura ha un’istruzione media.<br />

Il terreno arabile rappresenta circa il 63% della superficie agricola, le colture permanenti il<br />

3% e i pascoli permanenti il 33%. La zona temperata presenta una grande varietà di colture<br />

distribuite sui 9.339 milioni terreno fertile. La produzione, basata prevalentemente sui<br />

cereali, spazia dai legumi al cotone, dalle patate al lino, dal girasole alla colza, dalla<br />

barbabietola da zucchero alla canapa. La <strong>Romania</strong> è tra i primi produttori europei di<br />

granturco e frumento. Notevole diffusione hanno le colture ortofrutticole e la produzione di<br />

vite (la <strong>Romania</strong> è l’ottavo produttore mondiale di vino) e di tabacco. A livello europeo, la<br />

<strong>Romania</strong> detiene uno dei primi posti nel settore della produzione degli oli comestibili, il cui<br />

settore di lavorazione È cresciuto rapidamente concentrandosi intorno a pochi attori<br />

importanti: romeni e internazionali (le americane Bunge e Cargill) che dominano il mercato<br />

delle oleaginose. Di grande rilevanza sono anche le produzioni di avena, segale e riso. Forte<br />

anche il settore dell’agricoltura ecologica. Si valuta che le superficie totali coltivate in<br />

sistema ecologico abbiano raggiunto i circa 75 mila ettari, includendo colture cerealicole,<br />

per foraggi, pascoli, piante oleaginose e proteiche, ortaggi, frutti (visciole, ciliege) frutti di<br />

bosco ecc. Nel settore zootecnico ecologico, si stimano incrementi ai capi bestiame di circa<br />

10 mila capi per le muche per latte, 70 mila capi ovini per latte, 6 mila capi di pollame.<br />

28<br />

IL SISTEMA DELL’INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

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