Daniela Sacco, Pensiero in azione. Bertolt Brecht ... - Engramma
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<strong>Daniela</strong> <strong>Sacco</strong><br />
Qe 03• <strong>Pensiero</strong> <strong>in</strong> <strong>azione</strong><br />
Il frammento è divisione e congiunzione al tempo stesso, e frammento è parte nella misura <strong>in</strong><br />
cui può valere per il tutto senza sostituirsi ad esso: nel montaggio, come aveva notato anche<br />
Ejzenštejn vale il meccanismo della pars pro toto. Il frammento, la parte, lo specifico è sempre<br />
l’<strong>in</strong>dic<strong>azione</strong> per s<strong>in</strong>eddoche di qualcosa di più vasto, per cui, sempre secondo Sellars nella<br />
parte c’è l’<strong>in</strong>contro tra realtà condizionata e realtà <strong>in</strong>condizionata, e sempre rifacendosi alla<br />
tragedia greca:<br />
“Edipo Re è una realtà condizionata: c’è quella madre, quel padre, tutto nella sua vita era basato<br />
su un certo numero di condizioni; ma d’altro canto, quello specifico gruppo di condizioni porta<br />
a una realtà <strong>in</strong>condizionata. Come esseri umani noi non sappiamo nulla di noi stessi, le<br />
specifiche condizioni di quella realtà condizionata sono un <strong>in</strong>dicatore della realtà<br />
<strong>in</strong>condizionata, di una verità più grande che <strong>in</strong> qualche modo guida la verità più piccola. Qu<strong>in</strong>di<br />
sei dentro a un rapporto di verità relativa, di verità condizionata, di verità provvisoria e di verità<br />
più grandi, che rimangono tali attraverso un tempo più o meno lungo e attraverso periodi della<br />
storia più lunghi e vite diverse” (si veda, <strong>in</strong>fra, Intervista a Peter Sellars).<br />
Questa frizione tra condizionato e <strong>in</strong>condizionato si gioca nel presente teatrale dove si<br />
<strong>in</strong>contrano due temporalità: il kairos, il tempo opportuno, si <strong>in</strong>terseca con l’aion, il tempo<br />
aoristico. Per questo Sellars afferma che: “La bellezza del montaggio è che si contrappone<br />
un’esistenza precedente con un’esistenza che è ora. Mettere due cose una accanto all’altra, ha<br />
l’effetto di scioccare attraverso il processo lungo delle loro esistenze, cattura l’attenzione<br />
proprio perché si avverte un salto nell’ord<strong>in</strong>e delle cose, e non si percorre, <strong>in</strong>vece, il lungo<br />
sentiero tra loro”.<br />
Allora il frammento: “Il pezzo di giuntura che viene <strong>in</strong>serito diventa quel lungo sentiero: ed è lì<br />
che ci sono i secoli, che qu<strong>in</strong>di passano tutti <strong>in</strong> un <strong>in</strong>serto, <strong>in</strong> un punto solo. Qu<strong>in</strong>di tagli<br />
vengono fatti attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso il processo…”. In questo<br />
senso si comprende anche il valore di tipicità e universalità precipitato nel frammento. E se<br />
colleghiamo le parti attraverso giunture, questa <strong>in</strong>terconnettività, ci <strong>in</strong>segna Sellars, si chiama<br />
poesia.<br />
English abstract<br />
On the occasion of the Italian premiere of Kafka Fragments, the Peter Sellars’ stag<strong>in</strong>g of the opera by<br />
György Kurtág, this paper proposes a reflection on the American director, on his idea of mythology <strong>in</strong> the<br />
present day and the importance of classical cultur <strong>in</strong> his work.<br />
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