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LE ANGIOSPERME (Magnoliophyta1)

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efficiente la diffusione (ali, ecc.).<br />

Nelle angiosperme, i processi riproduttivi raggiungono il massimo livello di<br />

perfezionamento e di efficienza nel mondo vegetale, grazie a due fondamentali innovazioni<br />

premiate dalla selezione: il carpello e il fiore.<br />

Il carpello presenta una serie di notevoli vantaggi evolutivi:<br />

- ulteriore protezione del gametofito femminile dal pericolo di disseccamento e di<br />

danneggiamenti;<br />

- possibilità di aumentare il periodo di ricettività del polline, senza rischio di disseccamento<br />

per l’ovulo;<br />

- grazie all’allontanamento della superficie recettiva dall’oosfera, possibilità per la pianta di<br />

mettere in atto meccanismi di incompatibilità sul percorso più lungo del tubetto pollinico,<br />

arrivando in definitiva a scegliere il gamete maschile più “gradito” per la fecondazione;<br />

- possibilità di contribuire attivamente alla dispersione del seme, con la trasformazione del<br />

carpello in frutto dopo la fecondazione e le relative modificazioni in funzione dell’agente della<br />

dispersione (frutti carnosi ingeriti dagli animali, frutti alati portati dal vento, ecc.).<br />

Nel fiore gli organi e le strutture riproduttive sono organizzati in un complesso<br />

estremamente specializzato che garantisce la massima protezione ai gametofiti e la massima<br />

efficienza nella selezione e nell’incontro dei gameti.<br />

Nelle piante a fiore raggiunge dunque la massima espressione quella tendenza evolutiva<br />

verso il perfezionamento dei meccanismi riproduttivi che è alla base della possibilità di<br />

insorgenza di nuove forme e nuove funzioni da sottoporre al vaglio della selezione. È proprio<br />

grazie a questo che tra le angiosperme si è potuta evolvere quell’enorme varietà morfologica e<br />

fisiologica che ha loro consentito di diffondersi e diventare il gruppo di vegetali attualmente<br />

dominante in quasi tutti gli ambienti terrestri.

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