Salvatore GULLOTTA Le - Scuola Superiore dell'Amministrazione ...
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<strong>Salvatore</strong> GUUO1TA<br />
Carta de Logu. La Carta, infatti, conteneva fondamentali ordini che erano '"<br />
rivolti ai pastori. I cavalli dovevano restare sempre in montagna; gli armen-<br />
ti non dovevano entrare né nei prati riservati alle bestie domestiche -nel<br />
pardu cioè -né nei terreni seminati a grano. Sanzionava, inoltre, le pre-<br />
scrizioni comminando a carico dell'eventuale asino trovato nel raccolto il<br />
taglio di un oreçchio, se non era recidivo, mentre se lo era, il taglio anche<br />
del secondo orecchio; se l'animale sorpreso nel pascolo era un bue, questo<br />
poteva essere abbattuto. La Carta, inoltre, prescriveva di non seminare nelle<br />
terre percorse dal bestiame ma non provvedeva a sanzionare la norma e,<br />
quindi, deve desumersi che, nel caso qualcuno avesse voluto seminare<br />
oppure coltivare vigne ed orti in quelle terre, era libero di farlo. In tal caso,<br />
però, la Carta prescriveva che le terre coltivate fossero perfettamente chiu-<br />
se in maniera da evitare al bestiame l'ingresso. Se, malgrado ciò, il bestia-<br />
me fosse entrato ed avesse causato danni, quel bestiame non poteva essere<br />
abbattuto o catturato e non si aveva alcun diritto a risarcimento di danni a<br />
meno che non venisse fornita la prova che l'apertura nella chiusura era stata<br />
dolosamente creata da qualcuno.<br />
Soltanto cosl si poteva avere il diritto di chiedere al colpevole una<br />
indennità per i danni causati dal bestiame. L'obbligo della chiusura perfet-<br />
ta del campo non veniva invece prescritto per i campi seminati in comune,<br />
cioè per le terre comprese nella vidazzone. Alla difesa di questa provvedeva,<br />
infatti, la comunità ed appunto in considerazione di ciò non veniva chiu-<br />
sa. La scolca assicurava la difesa comune e chi voleva beneficiare dei suoi<br />
vantaggi era tenuto a seminare assieme agli altri negli spazi appositamente<br />
..determinati anche in considerazione della maggiore agevolezza che si<br />
incontrava nella difesa di una massa compatta di terreni anziché di campi<br />
posti l'uno distante dall'altro. E proprio nella necessità della difesa dall'in-<br />
vasione del bestiame, come già detto, <strong>Le</strong> Lannou vede il motivo principale<br />
che avrebbe determinato il ricorso alle pratiche comunitarie, essendo la<br />
rotazione obbligatoria della coltura il solo mezzo efficace per opporre la<br />
forza collettiva del villaggio alle minacce sempre incombenti della pastori-<br />
zia nomade.<br />
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