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Salvatore GULLOTTA Le - Scuola Superiore dell'Amministrazione ...

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<strong>Salvatore</strong> GUUO1TA<br />

stessa era precisato, secondo l'uso antico, facendo con ciò pensare che il *<br />

giuramento non faceva che consacrare -come suppone <strong>Le</strong> Mannou -una<br />

legislazione vecchia almeno di tre secoli e probabilmente ancora di più.<br />

Sebbene, infatti, l'istituzione non compaia mai descritta nei testi antichi,<br />

tuttavia essa si trova citata come se si trattasse di cosa perfettamente cono-<br />

sciuta. Un testo del 1700 contiene il seguente passo: "Et non debeant ser-<br />

bire custas liberus de paniliu assu rennu, et ni a maiore de scolca..." nel<br />

quale passo è detto, che i "liberus de paniliu" (cioè gente di condizione<br />

semi servile che, nonostante fosse libera di coltivare i propri terreni, era<br />

bensl tenuta a certi obblighi di lavoro consistenti in prestazioni lavorative<br />

di vario genere, nel raccolto, nella tessitura ed altro, in favore della corona<br />

o della chiesa) non dovevano servire né la corona, né il procuratore, né il<br />

sorvegliante Un altro dei testo pascoli, del né 1190 il maiore contiene della un passo scolca in cui, redigendosi un atto<br />

di vendita, fanno da testimoni il curato del posto ed il maiore della scolca:<br />

"Et sunt destimonius, prebiteru Gontini de Montis, Masedu Muria, maio-<br />

re de scolca.,..".<br />

È probabile che la "scolca" sia stata la prima struttura associativa<br />

creata, per i motivi più volte accennati, dalla società rurale dell'isola, pre-<br />

ludio del futuro villaggio e struttura che definiva le terre di pertinenza del<br />

villaggio, cioè il territorio comunale.<br />

In molti passi degli Statuti di Sassari la parola è impiegata come sino-<br />

nimo di territorio comunale. Per tutti basti citare il passo seguente: "...Sos<br />

confines et issos termenes per issos quales se cludet su territoriu over iscol-<br />

..cha de Sassari...". Nel passo è detto che i confini ed i limiti per mezzo dei<br />

quali è delimitato il territorio o scolca di Sassari. Ora questo territorio<br />

identificato come scolca includente o meno terre private, costituisce ciò<br />

che la Carta de Logu chiamerà in seguito 'Ihabitacione" e cioè l'insieme<br />

delle terre che era necessario difendere in quanto ritenute indispensabili<br />

alla vita degli abitanti del villaggio, l'insieme cioè delle terre umanizzate.<br />

Spesse volte i documenti usano, indistintamente, i termini "villà' e<br />

"scolca" facendo cosl pensare a termini sinonimi. Ciò però non può signi-<br />

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