Salvatore GULLOTTA Le - Scuola Superiore dell'Amministrazione ...
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RICERCHE<br />
~,.<br />
,<br />
dalla comunità, sopravviveva e, anche se trasformato, continuava ad avere ~<br />
come funzione, come scopo, la sorveglianza dei campi.<br />
studiosi.<br />
A tale riguardo diverse sono però state le opinioni sostenute dagli<br />
Il Gemelli, sulla scorta dei testi romani, ha creduto di potere affer-<br />
mare che gli usi comunitari sardi sarebbero stati importati in Sardegna dai<br />
popoli germanici. A sostegno della sua tesi, lo studioso si rifaceva alla frase<br />
di'tacito "Agros pro numero culto rum " dove gli era sembrato di vedere<br />
l'uso dei germani di operare una divisione periodica di terre secondo il<br />
numero di coloro che desideravano coltivarle. La ragione dell'usanza accen-<br />
nata sarebbe stata la preoccupazione di alimentazione del bestiame il cui<br />
allevamento avrebbe costituito presso i germani, la principale attività.<br />
L'Autore aveva, inoltre, ritenuto di vedere una conferma alla sua tesi nel De<br />
Bello Gallico, VI, 22, dove Cesare afferma che l'agricoltura, presso i popo-<br />
li germanici, non era che una attività accessoria della pastorizia di gran<br />
lunga più importante.<br />
<strong>Le</strong> Lannou, discutendo la tesi del Gemelli, pur osservando che essa<br />
trova effettivamente riscontro nei testi citati, sostiene che tuttavia rimar-<br />
rebbe ancora da provare come tali usi abbiano potuto trapiantarsi in Sar-<br />
degna. Secondo il predetto Autore, infatti, ma anche secondo il Mondolfo<br />
che ne aveva scritto prima, sarebbe alquanto difficile sostenerne l'importa-<br />
zione ad opera dei barbari. Ciò per il semplice fatto che la Sardegna è rima-<br />
sta, unica regione del Mediterraneo, quasi immune dalle invasioni barbari-<br />
che. Gli unici che avrebbero potuto trapiantare l'istituzione, i Vandali,<br />
sono rimasti molto poco in Sardegna (meno di 25 anni) -dal 455 al 534<br />
.~ per potervi impiantare una istituzione rimasta cosl radicata nelle consue-<br />
tudini delle popolazioni locali. D'altra parte, nulla prova che i Vandali<br />
conoscessero il sistema di utilizzazione comunitaria delle tetre ed i pochi<br />
documenti del tempo pervenuti provano che essi si limitarono per lo più a<br />
sostituirsi ai ricchi possessori romani, senza nulla innovare nell'organizza-<br />
zione economica del luogo. Dagli stessi documenti emerge, inoltre, la cer-<br />
tezza che essi non erano penetrati nell'interno dell'isola dove il sistema<br />
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