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RICERCHE racellato non sempre fu ben accolto. Talvolta si faceva a gara per promuo- . vere la formazione delle compagnie altre volte se ne osteggiava la formazione, tanto che nel 1860 alcuni Consiglieri Provinciali giunsero all'ecces- so di domandare al Governo che si vietasse ai comuni la facoltà che aveva- no di organizzare compagnie barracellari "per garantire in qualche modo le loro persone e le loro proprietà!". La questione del loro mantenimento o della loro abolizione, nella quale consiste "la questione barracellare" tradizionale, è stata trattata in vari modi e vi sono state guerre palesi, con schieramenti contto e a favore del barracellato. Talvolta all'opposizione dichiarata e palese è subentrata l'iner- zia ~ la tolleranza senza incoraggiamenti, mentre già allora l'attitudine più corretta delle autorità superiori era ritenuta non quella "di chi tollerà' ma "di chi incoraggia un'istituzione". Si diceva infatti che "chiunque è zelante della sicurezza pubblica dovrebbe incessantemente incoraggiare il barracellato.. <strong>Le</strong> autorità amministrative sanno in quale stato di abbandono si tro- vino i comuni rurali. Esse dovrebbero eccitare i Sindaci ad adoperarsi per la formazione delle compagnie barracellari e diffidare di quelli che se ne mostrano non curanti: giacché quelli che si mostrano indifferenti ai disor- dini, ordinariamente vi partecipano". Tutti i richiami fatti alle testimonianze dell'epoca precedente dimo- strano chiaramente che in passato, come già detto, le compagnie barracellari svolgevano, in via ordinaria, anche funzioni di polizia di sicurezza. Da ciò appare con maggiore evidenza in cosa consista oggi quella che può definirsi "la nuova questione barracellare" che sicuramente ha bisogno di essere affrontata per il superamento delle temute pur esistenti implicazioni, sul piano anche tecnico, conseguenti ad una utilizzazione dei barra- celli anche nei servizi di cui trattasi. La questione insomma oggi riguarda preliminarmente l'opportunità o meno dell'impiego delle compagnie batracellari in servizi di polizia di sicurezza, inserendole totalmente o per aliquote, nell'apparato e nei dispo- sitivi di sicurezza, superando le incertezze originate da pur comprensibili implicazioni sul piano pratico, e che riguardano la formazione, la foggia del 1082
Salvato" GULLO1TA vestiario, l'equipaggiamento, l'abbigliamento, l'armamento, la dotazione - ed utilizzazione di mezzi tecnologicamente validi. Nella sostanza, invece, la questione riguarda la tipologia dell'attività da richiedere e, sotto questo aspetto, di certo la questione si rivela più com- plessa. Infatti, la nuova disciplina del barracellato, contenuta nella legge regionale 15 luglio 1988, n. 25 intervenuta nell' esercizio delle potestà della Regione Autonoma della Sardegna in materia di polizia locale e rurale ad essa attribuita dall'art. 3, lettera c) dell'art. 12 del Decreto del Presidente della Repubblica 19 giugno 1979, n. 348, in un certo senso ha complica- to le cose. Di fatto la nuova legge ha sostituito integralmente la legislazione del 1898, anche se lo scopo era dichiaratamente quello di promuovere e favo- rire l'istituzione ed il potenziamento delle compagnie barracellari di cui al regio decreto del 1898 che, infatti, continuarono ad operare ancora secondo le disposizioni di quest'ultimo decreto, mentre veniva espressamente abrogata la precedente legge regionale 23 gennaio 1969, n. 4 concernente provvidenze. Con la nuova legislazione, le funzioni delle compagnie barracellari continuano ad essere fondamentalmente quelle proprie tradizionali, cioè in primo luogo la salvaguardia delle proprietà loro affidate in custodia. Ad esse si aggiungono altre funzioni che vengono svolte in collaborazione. Queste ultime funzioni si distinguono a loro volta in due tipi. Il primo include le funzioni che vengono svolte in materia di protezione civi- ..le; prevenzione e repressione dell'abigeato; prevenzione e repressione delle infrazioni in materia di controllo degli scarichi di rifiuti civili ed industria- li; di vigilanza e tutela del patrimonio boschivo e delle aree coltivate in genere; del patrimonio idrico in funzione anche antinquinamento; dei par- chi, delle aree vincolate e protette, della caccia e pesca, nonché degli incen- di in funzione di prevenzione e di repressione. Il secondo gruppo di funzioni si identifica con le funzioni che rien- trano nella previsione normativa dell'art. 5. 1083
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