il chimico italiano - Consiglio Nazionale dei Chimici
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Il Chimico e la certezza <strong>dei</strong><br />
risultati delle analisi<br />
Validazione <strong>dei</strong> metodi e incertezza di misura nei laboratori di prova:<br />
le linee guida delle Agenzie Ambientali.<br />
27 ottobre 2003<br />
Lo studio della “teoria degli<br />
errori” ha fatto sempre parte<br />
della formazione del Chimico, che<br />
è certamente la figura professionale<br />
che l’inconscio collettivo, ma<br />
anche la realtà di fatto, associa al<br />
mondo delle analisi ed in generale<br />
alla realtà <strong>dei</strong> laboratori.<br />
Il <strong>chimico</strong> si è sempre confrontato<br />
con gli errori delle proprie analisi,<br />
riconoscendo che possono<br />
essere accidentali o sistematici o<br />
insiti nel metodo stesso di analisi,<br />
ed ha sempre saputo che <strong>il</strong> numero<br />
fornito al committente aveva<br />
un intervallo di incertezza.<br />
Talvolta ha tentato di esprimere <strong>il</strong><br />
numero con un intervallo numerico,<br />
indicato dalla deviazione standard,<br />
accorgendosi ben presto<br />
che questo creava enorme confusione<br />
nel cliente e né minava le<br />
certezze.<br />
Oggi le condizioni sono cambiate,<br />
lo stesso cliente ha maturato la<br />
propria cultura nell’ut<strong>il</strong>izzo del<br />
dato analitico, ed i percorsi di<br />
accreditamento <strong>dei</strong> laboratori rendono<br />
imprescindib<strong>il</strong>e la quantificazione<br />
dell’incertezza di misura.<br />
Questo presuppone la definizione<br />
di procedure statistiche valide ed<br />
approvate che possano validare i<br />
metodi di prova ed accompagnarne<br />
i risultati, ormai in piena<br />
coscienza che la CHIMICA è una<br />
scienza esatta, ma non perché<br />
fornisce un numero esatto, ma<br />
perché è in grado di calcolare <strong>il</strong><br />
proprio errore.<br />
La rete nazionale delle Agenzie<br />
Ambientali aveva a questo proposito<br />
istituito un gruppo di lavoro<br />
“Accreditamento e Certificazione”<br />
che in due anni di lavoro ha predisposto<br />
su questo tema una serie<br />
di linee guida, che sono state<br />
distribuite in occasione di un<br />
workshop tenutosi in Ancona <strong>il</strong> 27<br />
ottobre c.a.<br />
OTT/NOV/DIC 2003 • IL CHIMICO ITALIANO<br />
Agli organizzatori ARPA Marche<br />
ed ARPA Em<strong>il</strong>ia Romagna ha dato<br />
patrocinio e sponsorizzazione<br />
anche l’Ordine Regionale di<br />
<strong>Chimici</strong> delle Marche, per <strong>il</strong> quale<br />
l’evento aveva un valore ed una<br />
priorità di interesse generale.<br />
Il Presidente Dott. De Rosa e molti<br />
altri colleghi <strong>Chimici</strong> hanno dato la<br />
propria disponib<strong>il</strong>ità per lo svolgimento<br />
delle relazioni e della tavola<br />
rotonda, dando luogo ad una<br />
giornata di elevato interesse scientifico<br />
che ha richiamato la presenza<br />
di oltre trecento partecipanti, di<br />
cui oltre la metà proveniente dal di<br />
fuori Regione Marche.<br />
I lavori sono stati introdotti dal<br />
Direttore Generale di ARPAM,<br />
dott. G. Paoloni, e moderati dalla<br />
Dott.ssa R. Raffaelli, entrambi<br />
<strong>Chimici</strong>, ed hanno visto l’<strong>il</strong>lustrazione<br />
di corpose relazioni e la<br />
consegna di documentazione cartacea<br />
ed un CD molto ut<strong>il</strong>i per la<br />
validazione <strong>dei</strong> metodi analitici.<br />
G. Bonacchi e P. Quaglino hanno<br />
relazionato in merito alla<br />
Validazione <strong>dei</strong> metodi di prova<br />
<strong>il</strong>lustrando la necessità di uno<br />
strumento comune in tutti i laboratori<br />
mediante una procedura<br />
statisticamente valida ed appropriata<br />
per la validazione <strong>dei</strong> metodi<br />
di prova.<br />
S. De Martin ha <strong>il</strong>lustrato<br />
L’incertezza di misura, postando<br />
esempi applicativi a metodiche di<br />
tipo <strong>chimico</strong> e A. Grigato ha svolto<br />
<strong>il</strong> tema relativa alla Progettazione<br />
degli esperimenti nella<br />
validazione <strong>dei</strong> metodi di prova,<br />
con proposte innovative ed infine<br />
E. Sesia e M. Lorenzin hanno<br />
postato esperienze di attività nel<br />
campo <strong>dei</strong> Fitofarmaci: attività<br />
per ottimizzare la qualità del dati,<br />
per ottimizzare la qualità <strong>dei</strong> dati<br />
analitici.<br />
La giornata ha visto la conclusio-<br />
ne con una tavola rotonda moderata<br />
dal Presidente de Rosa, che<br />
ha visto gli interventi di P. Bianco<br />
per SINAL, R. Draisci per ISTI-<br />
SAN, N. Bottazzini per UNICHIM,<br />
M. Belli per APAT, P. Ammazzalorso<br />
per ARPAM e G. Corvatta<br />
per l’Ordine <strong>dei</strong> <strong>Chimici</strong> delle<br />
Marche.<br />
Gli esperti degli Istituti interessati<br />
hanno evidenziato i diversi<br />
punti di vista e le interrelazioni,<br />
che costituiscono un punto di riferimento<br />
per l’attività sia pubblica<br />
che privata in campo analitico.<br />
L’Ordine <strong>dei</strong> <strong>Chimici</strong> delle Marche<br />
prosegue la propria collaborazione<br />
con l’Agenzia per la<br />
Prevenzione Ambientale, mettendo<br />
a disposizione le risorse economiche<br />
destinate a fac<strong>il</strong>itare e<br />
migliorare la formazione <strong>dei</strong> propri<br />
professionisti, ma anche rendendosi<br />
disponib<strong>il</strong>e a far partecipi<br />
altri professionisti delle conoscenze<br />
tipiche del Chimico.<br />
A chiusura del programma ci sono<br />
stati alcuni interventi da parte <strong>dei</strong><br />
presenti, chimici, biologi, fisici ed<br />
altri professionisti delle Agenzie e<br />
della Libera Professione che operano<br />
nei laboratori di prova, dimo-<br />
DAGLI ISCRITTI<br />
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