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il chimico italiano - Consiglio Nazionale dei Chimici

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e l’equ<strong>il</strong>ibrio e ciò si traduce<br />

sovente in una difficoltà ad assumere<br />

una posizione in aperto contrasto<br />

con un ambiente ost<strong>il</strong>e. In<br />

molti casi, quindi, la donna finisce<br />

per tollerare tale contesto, rinunciando<br />

addirittura alle proprie<br />

aspirazioni. Occorre molta determinazione<br />

per affermare: no, non<br />

sacrificherò me stesso per nessuno<br />

e farò come ho deciso”.<br />

Alla rete Enwise partecipano anche<br />

le donne <strong>dei</strong> cinque nuovi Lander<br />

della Germania orientale, poiché<br />

negli ultimi anni questa regione ha<br />

affrontato lo stesso processo di<br />

transizione <strong>dei</strong> Paesi dell’Europa<br />

centrale e orientale. Una di esse è<br />

Irene Dolling, ex direttrice e cofondatrice<br />

del Centro di studi femmin<strong>il</strong>i<br />

all’Università Humboldt di<br />

Berlino. L’elenco può essere<br />

ampliato e chi intendesse suggerire<br />

nuovi nominativi è invitato a<br />

rivolgersi alla CE.<br />

Riuscirà un<br />

progetto dell’UE<br />

a impedire <strong>il</strong><br />

ripetersi <strong>dei</strong><br />

devastanti<br />

incendi boschivi<br />

di quest’anno?<br />

Il clima torrido e secco registrato<br />

quest’estate in europa<br />

ha causato effetti disastrosi<br />

in numerosi Paesi, non ultimo<br />

<strong>il</strong> Portogallo, colpito come<br />

mai prima d’ora dagli incendi<br />

boschivi, che hanno provocato<br />

la perdita di 18 vite, la<br />

distruzione di oltre 200.000<br />

ettari di habitat naturale e<br />

danni per circa € 1 m<strong>il</strong>iardo.<br />

Mentre in Portogallo e a livello<br />

europeo le autorità riflettono<br />

sulle diverse soluzione che<br />

si sarebbe potuta adottare,<br />

un team di ricercatori impegnato<br />

in un progetto finanziato<br />

dall’UE viene chiamato a<br />

esprimere <strong>il</strong> proprio parere,<br />

nella speranza d’impedire per<br />

sempre <strong>il</strong> ripetersi di tali<br />

catastrofi.<br />

26 partner provenienti da<br />

10 Paesi<br />

Il progetto SPREAD può essere<br />

considerato <strong>il</strong> precursore <strong>dei</strong><br />

OTT/NOV/DIC 2003 • IL CHIMICO ITALIANO<br />

nuovi progettiintegrati, che<br />

saranno finanziati nell’ambito del<br />

6PQ. L’iniziativa riunisce 3 progetti<br />

di dimensioni minori e coinvolge<br />

26 partner provenienti da 10<br />

Paesi. La creazione di un progetto<br />

di più ampia portata è stata suggerita<br />

dalla CE. “Stiamo esaminando<br />

le tre fasi temporali in cui<br />

si articolano gli incendi boschivi: <strong>il</strong><br />

prima, <strong>il</strong> durante e <strong>il</strong> dopo”, ha<br />

chiarito Domingos Xavier Viegas<br />

dell’Università di Coimbra, coordinatore<br />

del progetto.<br />

La prima fase comprende la prevenzione<br />

degli incendi, la definizione<br />

delle condizioni che determina<br />

gli incendi boschivi e la configurazione<br />

delle mappe del<br />

rischio, la seconda fase riguarda i<br />

fenomeni che si verificano durante<br />

un incendio e contempla lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

di modelli di diffusione degli<br />

incendi e di dispersione del fumo,<br />

mentre la terza fase viene definita<br />

dal professor Viegas <strong>il</strong> “pacchetto<br />

ecologico degli incendi”, e<br />

si riferisce alla mitigazione degli<br />

effetti degli incendi boschivi e alla<br />

migliore gestione forestale. Il<br />

quarto p<strong>il</strong>astro del progetto<br />

garantisce che la società sia presa<br />

in considerazione dai ricercatori.<br />

Quanti lavorano su questo aspetto<br />

del progetto stanno affrontando<br />

<strong>il</strong> tema dell’istruzione in materia<br />

di sicurezza antincendio e<br />

dalla formazione sulla gestione<br />

degli incendi.<br />

In aggiunta, <strong>il</strong> consorzio intende<br />

favorire <strong>il</strong> trasferimento di conoscenze<br />

agli utenti interessati,<br />

nonché instaurare un dialogo sul<br />

tema degli incendi boschivi.<br />

Questo aspetto ha già sortito<br />

effetti positivi. Il lavoro in un precedetne<br />

progetto si è concluso<br />

con la raccomandazione di un<br />

metodo di caratterizzazione degli<br />

incendi, che viene attualmente<br />

adottato quale metodo standard<br />

in europa. Il progetto SPREAD ha<br />

sv<strong>il</strong>uppato inoltre, unitamente a<br />

una società privata, un fuoristrada<br />

dotato di un sistema GPS, di<br />

dispositivi meteorologici integrati<br />

e di varie telecamere. Il veicolo,<br />

che consente di seguire in tempo<br />

reale la situazione sul campo, è<br />

stato molto richiesto durante gli<br />

incendi di quest’estate.<br />

Cooperare con gli Istituti<br />

Nazionali<br />

Tuttavia, le autorità non sono soltanto<br />

interessate ai risultati concreti<br />

ottenuti dai ricercatori.<br />

“Stiamo già collaborando con gli<br />

istituti nazionali, fornendo pareri<br />

sulle esperienze positive e sugli<br />

errori commessi”, ha spiegato <strong>il</strong><br />

professore Viegas al Notiziario<br />

CORDIS. “Uno degli aspetti peggiori<br />

è la mancanza di fiducia: la<br />

gente ha visto minacciati la propria<br />

vita e i propri averi. Stiamo<br />

attualmente valutando le azioni<br />

da intraprendere per far rinascere<br />

questa fiducia”.<br />

Il professor Viegas è stato inoltre<br />

contattato da una commissione<br />

ufficiale per organizzare un incontro<br />

di riflessione, nel corso del<br />

quale verrà richiesto <strong>il</strong> suo parere<br />

e quello <strong>dei</strong> suoi colleghi in merito<br />

alle ulteriori ricerche da svolgere e<br />

agli strumenti necessari a impedire<br />

tali devastazioni in futuro.<br />

I partner del progetto stanno<br />

svolgendo proprie ricerche sulle<br />

modalità adottate per fronteggiare<br />

gli incendi insorti in Portogallo<br />

nel corso dell’estate, in questo<br />

paese i ricercatori hanno realizzato<br />

interviste nell’intento di stab<strong>il</strong>ire<br />

i motivi per cui 18 persone<br />

hanno perso la vita, interrogando<br />

i testimoni oculari sulla dinamica<br />

e sulle cause di ciascun incidente.<br />

Una causa comune di queste<br />

morti sembra essere <strong>il</strong> fenomeno<br />

di “blow-up”, che prende <strong>il</strong> nome<br />

dall’esplosione improvvisa del<br />

legname arso da cui è causato.<br />

“Tale fenomeno sorprende le persone<br />

ed è in gradi di uccidere.<br />

Cosi si verifica la maggior parte<br />

degli incidenti”, ha spiegato <strong>il</strong> professor<br />

Viegas. Casualmente, questo<br />

è uno <strong>dei</strong> settori nei quali <strong>il</strong><br />

progetto ha raggiunto i risultati<br />

più prestigiosi. Gli esperimenti<br />

condotti in laboratorio e sul<br />

campo hanno determinato lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del primo modello fisico mai<br />

realizzato, che può essere ut<strong>il</strong>izzato<br />

per prevedere <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e<br />

verificarsi dell’esplosione.<br />

Il professor Viegas ritiene altresì<br />

che <strong>il</strong> modello di dispersione del<br />

fumo rappresenti un ulteriore<br />

successo, “<strong>il</strong> fumo è spesso più<br />

dannoso delle fiamme: crea disorientamento<br />

e confonde le persone”,<br />

ha dichiarato <strong>il</strong> Professore.<br />

Questa serie di risultati positivi<br />

dimostra <strong>il</strong> successo ottenuto dal<br />

progetto SPREAD, sebbene <strong>il</strong><br />

team sia attualmente soltanto a<br />

metà del periodo assegnato per lo<br />

svolgimento della ricerca.<br />

Sorprende, quindi, che i ricercatori<br />

abbiano considerato <strong>il</strong> numero<br />

di partner coinvolti nel proget-<br />

NOTIZIE DALL’EUROPA<br />

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